23 maggio 2019
Lettura: Giacomo 1:1-4

A volte le cose nella vita non ci vanno bene. Anche con delle belle giornate, possono esserci situazioni che ci turbano e non siamo in grado di trovare una soluzione al problema e pensiamo di non potercela fare. Nella Parola di Dio, la prova è importante nella nostra esperienza cristiana. Se il credente non è provato da Dio, vuol dire, probabilmente, che non lo è.

(I Pietro 1:6-7) Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell'oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.

L’apostolo Pietro afferma che la prova è più preziosa dell’oro che perisce e, quando la nostra fede è provata, allora sperimentiamo la vicinanza del nostro Signore. La prova non significa solo malattia, ma possono essere svariate, ad esempio una dipartita, una persecuzione, una situazione economica difficile.

(Ebrei 12:7-11) Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga? Ma se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli. Inoltre abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo forse molto di più al Padre degli spiriti per avere la vita? Essi infatti ci correggevano per pochi giorni come sembrava loro opportuno; ma egli lo fa per il nostro bene, affinché siamo partecipi della sua santità. È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recare gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.

Nell’epistola agli Ebrei, vediamo che la prova è utile per la nostra correzione. Dio ci corregge affinché possiamo raggiungere la perfetta statura di Cristo per andare avanti e crescere spiritualmente. Dio corregge quelli che Egli ama.

(Giacomo 1:2-4) Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.

In questi brani notiamo l’atteggiamento che deve avere il credente quando è nella prova: deve rallegrarsi perché Dio vuole correggere e forgiare la sua fede. L’apostolo Giacomo afferma che la prova produce costanza, la quale compie un’opera di perfezionamento in noi. Se non siamo provati, non possiamo pretendere di arrivare alla perfezione. Solo quando apprezziamo il valore della prova, viene prodotta la costanza. Abbiamo bisogno quindi di costanza

(Ebrei 10:36) Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso.

Le prove durano per un tempo (nel nostro cammino di pellegrinaggio), ma poi ci aspetta la gloria futura.

La costanza è necessaria per superare le difficoltà e i problemi, e adempiere la volontà di Dio. La costanza è quella qualità che ci permette di compiere la volontà di Dio e ottenere quello che ci è stato promesso.

Alcuni, di fronte alle prove, si tirano indietro. Probabilmente dimostrano di non essere dei credenti autentici e tanti si sono allontanati da Dio perdendo la strada maestra, accettando compromessi e rifiutando di stare fermi nei principi fondamentali della parola di Dio.

(Ebrei 6:4) Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo.

Dobbiamo stare molto attenti e non prendere le cose alla leggera. La vita di tutti i giorni è un banco di prova in cui siamo chiamati a fare delle scelte precise: o perseveriamo nella volontà di Dio o andiamo dietro ai nostri interessi e sentimenti. Siamo suoi discepoli se perseveriamo nella Sua Parola. Dobbiamo applicare con determinazione tutto quello che la Parola di Dio afferma.

(Ebrei 10:32) Ma ricordatevi di quei primi giorni, in cui, dopo essere stati illuminati, voi avete dovuto sostenere una lotta lunga e dolorosa.

Un invito rivolto a tutti è quello di essere costanti nella nostra vita perché ciò ci consente di chiedere a Dio, in preghiera, delle nuove forze per superare la prova.

(Geremia 6:16) Fermatevi sulle vie e guardate, domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa; voi troverete riposo alle anime vostre!

(Romani 8:18) Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev'essere manifestata a nostro riguardo

(Romani 8:28) Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.