Soldati
- by DP
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12 ottobre 2023
Lettura: Efesini 6:10-20
La nostra missione è di servire il Signore. È come un giuramento che fa il soldato per far parte di un esercito.
La redenzione è la liberazione da uno stato di prigionia fisica e morale. Prima di convertirci eravamo schiavi del peccato, ma in Cristo siamo stati redenti. Il peccato era un ostacolo che non ci consentiva di rivolgerci a Dio. Dio odia il peccato, ma ama il peccatore, perché Egli è il creatore dell’uomo: siamo fatti a Sua immagine e somiglianza. Siamo l’opera delle sue mani, il suo capolavoro. Siamo degli essere fallaci, ma Dio ha provveduto la propiziazione per il nostro peccato.
(Matteo 9:9-13) Poi Gesù, partito di là, passando, vide un uomo chiamato Matteo, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli, alzatosi, lo seguì. Mentre Gesù era a tavola in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. I farisei, veduto ciò, dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia con i pubblicani e con i peccatori?» Ma Gesù, avendoli uditi, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Ora andate e imparate che cosa significhi: "Voglio misericordia e non sacrificio"; poiché io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori».
È la Parola di Dio che convince di peccato, di giustizia e di giudizio. Ogni soldato ha delle consegne di servizio. Noi abbiamo la legge e gli statuti di Dio. La fede è qualcosa che ci avvicina a Dio. Il soldato ha bisogno delle armi per combattere.
(Efesini 2:8-10) Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.
Un tempo eravamo erranti, ma oggi che facciamo parte della Patria Celeste dobbiamo dare dimostrazione di essere soldati di Cristo. La legge suprema di Dio è l’amore.
(Marco 12:28-34) Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il più importante di tutti i comandamenti?» Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore. Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua". Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi». Lo scriba gli disse: «Bene, Maestro! Tu hai detto secondo verità, che vi è un solo Dio e che all'infuori di lui non ce n'è alcun altro; e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto, con tutta la forza, e amare il prossimo come se stesso, è molto più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno osava più interrogarlo.