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Frena la follia

Frena la follia

by FDG
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02 giugno 2019
Lettura: Ecclesiaste 10:1-13

(Ecclesiaste 10:12-13) Le parole della bocca del saggio sono piene di grazia; ma le labbra dello stolto sono causa della sua rovina. Il principio delle parole della sua bocca è stoltezza e la fine del suo dire è malvagia pazzia.

Bisogna mettere in pratica la parola di Dio per essere alla piena statura di Cristo. In questo brano proverbiale dell’Ecclesiaste, si mettono a confronto la stoltezza e la saggezza.

(Ecclesiaste 9:18) La saggezza vale più degli strumenti di guerra; ma un solo peccatore distrugge un gran bene.

Salomone, dopo aver enfatizzato l’importanza della saggezza, mette in risalto che un piccolo elemento negativo, anche insignificante, rovina tutto. Nei versi da 1 a 4, l’autore parla di una follia morale che purtroppo è legata al nostro cuore e ci mostra ciò che veramente siamo, ed è un tipo di follia che esprimiamo quando ascoltiamo noi stessi invece di ascoltare la voce del Signore. La stoltezza è paragonata alla puzza delle mosche morte! Anche l’apostolo Paolo afferma che un po’ di lievito guasta tutta la pasta. Questo significa, ad esempio, che anche le “piccole” bugie possono provocare danni rilevanti. E come mettere una mela marcia in un cesto di mele sane: le mele sane diventano marce e non succede il contrario.

(Ecclesiaste 10:2) Il saggio ha il cuore alla sua destra, ma lo stolto l'ha alla sua sinistra.

(Proverbi 4:23) Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita.

Salomone ci ricorda la necessità di vigilare sul nostro cuore che è la sede dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni. Avere “Il cuore alla destra” significa proteggerlo.

La stoltezza è un sentimento incontrollabile. L’uomo, prima della conversione, è ribelle, schiavo di ogni passione e di ogni piacere. In altre parole è uno stolto (v.3). Inoltre, la follia umana arriva al punto di prevaricare fino a infliggere violenza sull’altro.

(Ecclesiaste 10:5-6) C'è un male che ho visto sotto il sole, un errore che proviene da chi governa: che, cioè, la stoltezza occupa posti altissimi e i ricchi seggono in luoghi bassi.

Anche chi governa può essere ingiusto, ma di questo ne renderà conto (Ecclesiaste 5:8).

I proverbi possiamo dividerli in tre categorie:

1) i proverbi che hanno una conseguenza sulle nostre azioni.

(Luca 14:28) Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire?  

2) i proverbi che mostrano come essere saggi.

(Proverbi 16:16) L'acquisto della saggezza è migliore di quello dell'oro, l'acquisto dell'intelligenza preferibile a quello dell'argento!

(Proverbi 12:18) C'è chi, parlando senza riflettere, trafigge come spada, ma la lingua dei saggi procura guarigione.

(Ecclesiaste 12:13) Le parole dei saggi sono come degli stimoli, e le collezioni delle sentenze sono come chiodi ben piantati; esse sono date da un solo pastore.

3) i proverbi che mostrano come essere stolti.

Lo stolto parla senza sapere, moltiplica le parole, non è capace di creare cose positive nella propria vita o di fare cose semplici. Al contrario, il saggio, è come un albero che cresce lungo i rivi d’acqua, stabile e sempre verdeggiante.

Un'applicazione pratica di questo brano è questa: un po’ di follia ha delle brutte conseguenze sulla testimonianza.

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