Il vero cristiano
- by FDG
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20 agosto 2023
Lettura: I Giovanni
Il mondo è pieno di persone che si dichiarano cristiane senza voler tener conto di come operano. I credenti di Corinti erano carnali: avevano professato la fede, ma il loro cammino non era cambiato.
(I Corinzi 13:5) Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova. Non riconoscete che Gesù Cristo è in voi? A meno che l'esito della prova sia negativo.
Dobbiamo esaminarci attraverso la Parola di Dio per vedere se siamo nella fede. Non possiamo confidare sul nostro cuore. Siamo veramente nella fede? Siamo realmente credenti? La vita eterna è per chi crede in Cristo come figlio di Dio.
(I Giovanni 5:13) Vi ho scritto queste cose perché sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.
(I Giovanni 1:5-6) Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre. Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità.
Giovanni afferma che in Dio non c’è nessuna macchia di immoralità e nessun peccato. Tanti si professano cristiani, ma credono in un dio di “comodo”. Chi cammina nella luce può esaminare la sua vita. Camminare nelle tenebre, invece, significa adottare uno stile di vita nel peccato e nell’incredulità, significa scegliere la comunione col mondo invece quella con Cristo
(i Giovanni 1:8-10) Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.
In passato s’insegnava che chi accettava Cristo, allora il peccato non era più in lui. Non c’è insegnamento più sbagliato. Fin quando vivremo in questo corpo di carne, siamo soggetti al peccato. Il giusto cade sette volte al giorno e poi si rialza. Il concetto espresso in questi versi è che i figli di Dio devono essere sensibili al peccato, ovvero evitarlo e confessarlo.
(Proverbi 28:13) Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia.
Tremiamo davanti alla Parola di Dio per vedere se siamo nella fede o meno? Il peccato va confessato
(I Giovanni 2:3-4) Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui.
Siamo chiamati all’ubbidienza della Parola di Dio che è la conseguenza della fede in Cristo. Se così non fosse, la fede non è operante, ma morta. A tutti quelli che autocertificano la propria fede, ma non osserva i suoi comandamenti è bugiardo.
(I Giovanni 2:6) chi dice di rimanere in lui, deve camminare com'egli camminò.
I figlio di Dio devono camminare come Cristo. È un cammino difficile, ma siamo chiamati ad imitare Cristo nell’amore, nell’ubbidienza, nella pazienza e nella fedeltà.
In questa vita mai raggiungeremo la perfezione, ma dobbiamo impegnarci a conoscere sempre di più la volontà di Dio. Siamo stati trasportati nel regno amato del suo figliuolo e siamo presentati a Dio senza macchia, senza peccato e perfetti. La nostra perfezione è in Cristo. Siamo chiamati a seguire Cristo.
(I Giovanni 2:9-11) Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello rimane nella luce e non c'è nulla in lui che lo faccia inciampare. Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.
(I Giovanni 3:16) Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli.
Amiamo i nostri fratelli? Siamo nella fede? Quanto? Come? Tante volte ci dichiariamo credenti, ma amiamo più stare con quelli del mondo. Se il nostro amore non è rivolto verso la chiesa del Signore, la nostra professione di fede è falsa. Annullare l’amore per i fratelli significa non camminare secondo la giustizia di Dio e siamo ancora nelle tenebre.
(I Giovanni 2:15) Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui.
Si può contemporaneamente amare Dio e essere amico di chi odia Dio? No. Bisogna non partecipare alle opere malvagie del mondo.
(Giovanni 2:29) i Se sapete che egli è giusto, sappiate che anche tutti quelli che praticano la giustizia sono nati da lui.
Chi si dichiara figlio di Dio deve avere un cammino nella giustizia divina. Si può avere un rapporto personale con Dio, ma non averlo con la Sua Parola, perché non leggono la bibbia.
(I Giovanni 3:1-3) i Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand'egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com'egli è. E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com'egli è puro.
Da questi versi capiamo che davanti a Dio nessuno è puro. Il credente in questa vita lotterà sempre contro il peccato. Come credenti dobbiamo desiderare con tutto il nostro cuore di allontanarci e di non farci sporcare la nostra vita cristiana.
(I Giovanni 2:3-5) Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui: chi dice di rimanere in lui, deve camminare com'egli camminò.
Questa meditazione potrebbe portarci a dubitare della salvezza, ma la Parola di Dio c’insegna che i credenti possono manifestare la loro infedeltà a Dio, ma questo non significa non essere salvati. Ci sono dei caratteri distintivi che costituiscono uno stilo di vita che comporta la lotta contro il peccato. Dio conosce ogni cosa. Esaminiamoci.