Dedicarsi alle buone opere
- by GR
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Data: 17 maggio 2018
Lettura: Tito 2:1-11
Paolo ha dato delle indicazioni ben precise su quello che doveva essere il ministerio di Tito. In questo capitolo vengono spiegate le caratteristiche e le qualità di un anziano, e in questa breve epistola, oltre a parlarci dell’organizzazione della chiesa locale, darà delle indicazioni sull’aspetto pastorale.
Gli insegnamenti, nella progressione in cui sono scritti ci fanno constatare che la chiesa è un’organizzazione ben chiara in cui ci sono anziani riconosciuti e con determinate caratteristiche. All’interno di una chiesa vi dev’essere è una struttura pastorale ben riconosciuta. Gli anziani sono chiamati ad esporre la sana dottrina (Tito 2:1). L’apostolo Paolo incoraggia la chiesa alla sana dottrina.
(v. 11) Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata. La grazia di Dio rappresenta Cristo in noi speranza di gloria, la quale trasforma e rinnova la nostra vita, facendoci rinunciare alle passioni mondane. La trasformazione del credente è per la grazia di Gesù Cristo.
(v. 15) Parla di queste cose, esorta e riprendi con piena autorità. Nessuno ti disprezzi. Paolo invita Tito a parlare, esortare e riprendere con autorità.
Il parlare, esortare e riprendere è una progressione che ci spinge ad avere un determinato atteggiamento: parlare con autorità condannando chi è nel peccato, avere un atteggiamento gentile e mite verso tutto gli uomini. Tale atteggiamento ci fa conquistare le persone a cui ci stiamo rivolgendo.
Cristo è stato misericordioso nei confronti degli uomini, e di conseguenza dobbiamo esserlo anche noi.
(Tito 3:8) Certa è quest'affermazione, e voglio che tu insista con forza su queste cose, perché quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di dedicarsi a opere buone. Queste cose sono buone e utili agli uomini.
Dobbiamo essere miti e misericordiosi nei confronti degli altri e dedicarci alle buone opere.