Loading color scheme

Uno stile di vita maturo

Uno stile di vita maturo

by GR
Visite: 262

06 gennaio 2019
Lettura: Filippesi 3

In questo capitolo della lettera di Paolo ai Filippesi troviamo alcune parole chiave: sentimento, maturi, camminare, imitatori, esempio. Cosa vuole insegnarci l’apostolo Paolo?

In primo luogo siamo chiamati ad essere maturi. La radice del termine “maturi” ha la stessa radice greca della parola fede. In altre parole, maturi vuol dire essere fedeli. La vita comunitaria dei credenti maturi è avere lo stesso modo di pensare, stesso amore, medesimo sentimento e medesimo parlare.

Dio vuole che non siamo credenti carnali, ma spirituali. Quando all’interno di una comunità ci sono contese e gelosie, allora vuol dire che ci sono dei credenti carnali e poco spirituali (cfr. I Co 2).

“Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù”. Possiamo tradurre la parola sentimento con la parola servizio. Un credente esprime la sua maturità attraverso il suo servizio cristiano. Siamo chiamati ad essere fedeli, accezione che in questo brano indica lo stile di vita che il credente deve avere.

(v.16) “Soltanto, dal punto a cui siamo arrivati, continuiamo a camminare per la stessa via”. Ognuno di noi decide se essere un credente maturo. Dobbiamo guardare coloro che camminano secondo gli insegnamenti di fedeltà nella Bibbia. Lo stile di vita che il credente è chiamato a vivere dev’essere costante.

L’elemento che caratterizzava la vita della chiesa primitiva era la comunione (At 2). All’interno della chiesa non ci sono più vie, ma soltanto una via (v.20). L’andamento del cammino della fede è caratterizzato dalla determinazione (continuiamo a camminare), dalla velocità e dalla destrezza.

Come spiegare questo verso a dei non credenti? Dobbiamo guardare i buoni esempi all’interno della nostra comunità e non guardare esempi sbagliati. I credenti sono i detentori della trasmissione dei principi cristiani. L’esempio del gioco della staffetta: atleti diversi che si passano il testimone; il testimone rimane sempre lo stesso! Il credente può incontrare nel suo cammino delle avversità: il primo pericolo è la presunzione di essere arrivati (v.12). Siamo chiamati a guardare avanti (esempio della moglie di Lot che si è girata divenendo una statua di sale) e non pensare al nostro passato. “Chi ha l’aratro in mano e guarda indietro non è adatto al regno di Dio”.

Un altro pericolo è rappresentato dalle persecuzioni. Il cammino della fede non è accumulare ricchezze su questa terra, ma completare la corsa così da vedere il nostro Signore. Avere uno stilo di vita da garantire, da mantenere e da mostrare agli altri.

 

AdD utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

  I accept cookies from this site.
EU Cookie Directive Module Information