La preghiera non ha limiti
- by PR
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14 febbraio 2019
Lettura: Efesini
Questa lettera è stata scritta per tutti i fedeli in Cristo Gesù. Paolo era a Cesarea, in carcere, e vi rimase per due anni. Cos’è un mistero rivelato? Il mistero è una verità che la ragione non può di per sé attingere né può, se rivelata, comprendere. Il mistero rivelato è che anche gli stranieri, insieme ai giudei, sono un corpo unico nel nostro Signore Gesù Cristo.
(Efesini 1:7-10) Il mistero della volontà di Dio è ora rivelato ovvero che Dio sta raccogliendo da ogni dove e da ogni tempo gente di ogni lingua e ogni nazione come Sua eredità e proprietà di Suoi figli. Anche se intorno a noi c’è caos che ci rattrista, Dio guarda e osserva che tutto procede secondo i Suoi piani. Il piano di Dio in atto non è un piano di emergenza o un piano “b”, ma è da Lui architettato sin dall’eternità. Il popolo di Dio è il popolo di coloro che appartengono a Cristo.
(Efesini 2:9;14;19) Paolo ci parla ancora di questo mistero rivelato del mettere insieme giudei e stranieri, riconciliati con Dio e uniti in Cristo che formano un unico corpo che ha accesso al Padre in un medesimo Spirito.
Quale fu l’impatto dei gentili quando fu svelato tale mistero in cui tutti hanno diritto alla gloria di Dio manifestata?
(Efesini 3:1-14) Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre. Paolo piega le ginocchia non solo pensando alla grazia di Dio, ma contempla anche il quadro completo dell’opera di Dio e della Sua bontà.
La preghiera di Paolo era intensa e motivata e non una semplice ripetizione di frasi. I credenti devono predisporsi con il loro stato d’animo alla preghiera, anche nel giorno della distretta. Dio ascolta sempre le nostre preghiere, ma è fondamentale presentarci dinanzi a Dio mettendoci precisione, cura e saper attendere la risposta di Dio (Salmo 5).
La realtà della presenza di Dio in noi, mediante lo Spirito Santo, deve farci maturare un atteggiamento di umiltà, riverenza e timore nel pregare. Abramo, quando intercedette per Sodoma e Gomorra, ebbe l’atteggiamento di ardire di parlare al Signore, riconoscendo che di fatto non ne avesse alcun diritto. È noi dovremmo avere lo stesso sentimento. Posso pregare Dio solo per i meriti di Cristo Gesù.
Riflettiamo sulla grazia di Dio affinché gli occhi del nostro cuore siano illuminati, e non pregare solo per delle nostre richieste personali, ma per gli altri, con un cuore completamente donato al Signore che realizzi le quattro dimensioni dell’amore e riceva la Sua benedizione.
(Efesini 3:18) fondati nell’amore… …siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo
(Efesini 3:20) Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo.