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Fare ciò che Dio dice

Fare ciò che Dio dice

by GR
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24 febbraio 2019 - Fare ciò che Dio dice
Lettura: Deuteronomio 1

L’autore agli Ebrei scrive (11:1) Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono. (v. 6) Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano.

La fede rappresenta un elemento importante nella vita del credente. Deuteronomio significa ripetizione della legge. Mosè ripete una serie di prescrizioni che Dio aveva dato il suo popolo ritenendo l’importanza di questa ripetizione. Mosè ricorda al popolo le loro sconfitte, le loro vittorie, e l’ingratitudine nei confronti di Dio (mormorii, iniziative contrarie) con le conseguenti sconfitte.

Perché è importante che Mosè ripete? Perché erano trascorsi 40 anni e c’era una generazione nuova che doveva entrare nella terra promessa. Era quindi indispensabile ricordare al popolo d’Israele chi erano, da dove venivano e la loro identità. Anche noi viviamo in un pellegrinaggio terreno in attesa di entrare nella terra promessa.

Nel primo capitolo del Deuteronomio, Mosè rievoca le parole di Dio in Oreb.

(Deuteronomio 1:3) Il quarantesimo anno, l'undicesimo mese, il primo giorno del mese, Mosè parlò ai figli d'Israele, e disse tutto quello che il SIGNORE gli aveva ordinato di dire loro. (v.18) Così, in quel tempo, io vi ordinai tutte le cose che dovevate fare. Dio ha dato degli ordini ben precisi al popolo d’Israele da seguire fedelmente.

Il popolo doveva fare semplicemente quello che Dio aveva comandato. Anche noi come credenti siamo chiamati a seguire esattamente ciò che Dio dice nella Sua Parola e adempiere fedelmente il servizio. Dio, per mezzo della Sua Parola, indica all’uomo quali sono le condizioni per avere accesso alla vita Eterna.

(v. 19) Poi partimmo da Oreb e attraversammo tutto quel grande e spaventevole deserto che avete visto, dirigendoci verso la regione montuosa degli Amorei, come il SIGNORE, il nostro Dio, ci aveva ordinato di fare, e giungemmo a Cades-Barnea.

(v. 25-27) Presero con le loro mani dei frutti del paese, ce li portarono e ci fecero la loro relazione dicendo: «Quello che il SIGNORE, il nostro Dio, ci dà, è un paese buono». Ma voi non voleste andare e vi ribellaste all'ordine del SIGNORE, del vostro Dio; mormoraste nelle vostre tende e diceste: «Il SIGNORE ci odia; per questo ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto per darci in mano agli Amorei e per distruggerci.

Il popolo si era già spaventato non avendo neanche visto a quale situazione andava incontro, e Mosè ricordò al popolo quello che già aveva operato Dio per loro. Nonostante ciò, il popolo non ebbe fiducia in Dio. La conseguenza di questa mancanza di fiducia fu la sconfitta e così quella generazione non entrò nella terra promessa. Il popolo mormorò e dimostrò di essere presuntuoso.

Se siamo presuntuosi Dio non ascolta le nostre preghiere. Nella nostra vita ci troviamo ad affrontare le prove (Beato l’uomo che sostiene la prova), ma Dio permette la prova della nostra fede per fortificarci.

I momenti di sconfitta sono la conseguenza di un atteggiamento sbagliato nei confronti di Dio. Dobbiamo fare quello che Dio ci dice. Dobbiamo sempre rispettare le indicazioni e le condizioni che Dio ci pone dinanzi.

Cap. 3 e 4 – siamo di fronte ad una nuova generazione. Mosè esorta i giovani che non avevano vissuto tutte le esperienze dei loro genitori. Ascoltate le prescrizioni che io vi insegno (lasciare il segno). Chi insegna deve possedere e mostrare ciò che insegna. Dio ci da delle prescrizioni per metterle in pratica.

(Deuteronomio 4:2) Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla, ma osserverete i comandamenti del SIGNORE vostro Dio, che io vi prescrivo… …Ecco, io vi ho insegnato leggi e prescrizioni, come il SIGNORE, il mio Dio, mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nel paese nel quale vi accingete a entrare per prenderne possesso.

L’elemento che identifica una nazione è la presenza di un ordinamento giuridico. Anche noi siamo appartenenti al popolo di Dio e siamo chiamati a rispettare gli ordinamenti.

La nuova generazione del popolo d’Israele doveva seguire e non dimenticare (v.9). Per non dimenticare è necessario conoscere la Parola…. …ho posto nel mio cuore per non peccare contro di te. Il popolo non doveva dimenticare e tutti dovevano ascoltare la Parola di Dio.

Il popolo d’Israele doveva farlo prima di entrare nella terra promessa. (v. 35) Tu sei stato fatto testimone di queste cose affinché tu riconosca che il SIGNORE è Dio, e che oltre a lui non ve n'è nessun altro.

Dio comanda al suo popolo di avere un ruolo esemplare: si doveva comportare come il popolo Dio perché Egli è l’unico e vero Dio. Il popolo doveva manifestare alcune caratteristiche di Dio.

Quindi

  • Ricordiamoci chi siamo;
  • Da dove veniamo;
  • Che la nostra vita terrena è nomade ed è fatta di battaglie;
  • Viviamo nell’attesa di incontrare il nostro Signore e Salvatore.

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