Sorveglianti e puri
- by FT
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14 marzo 2019
Lettura: Romani 13:11-14
(Romani 13: 11-14) E questo dobbiamo fare, consci del momento cruciale: è ora ormai che vi svegliate dal sonno; perché adesso la salvezza ci è più vicina di quando credemmo. La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno, senza gozzoviglie e ubriachezze; senza immoralità e dissolutezza; senza contese e gelosie; ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri.
Questi quattro versetti li possiamo suddividere in due punti: sorveglianza e purità.
Consci del momento cruciale. Cosa vuol dirci lo Spirito Santo questa sera? In quale momento ci troviamo? Siamo nel 2019 e oggi è 14 marzo, ma qui si va ancora in profondità. Profeticamente siamo nella sessantanovesima settimana di Daniele, ma seguirà la settantesima settimana. Quello che stiamo vivendo è un momento critico, perché assistiamo a tanti eventi che ci fanno presagire che il dominio dell’anticristo è alle porte. Consci di questo tempo significa quindi che dobbiamo svegliarci dal sonno. Questo è un tempo molto significativo: la notte è avanzata e sta per sorgere un’alba nuova! È una notte lunga, e dobbiamo essere vigili.
(Luca 12:35) …I vostri fianchi siano cinti, e le vostre lampade accese…
Com’è la mia lampada? È sempre accesa? Nella parabola delle dieci vergini, osserviamo che tutte dormivano (cfr. Matteo 25:10), quindi non possiamo giudicare chi è un salvato e chi no. La chiesa, per vivere una vita di santificazione, deve uscire fuori dal mondo conoscendo proprio il tempo in cui si trova.
(Filippesi 4:8) Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.
Il nostro vestito dev’essere quello di Cristo affinché il mondo possa affermare che apparteniamo a Dio. Siamo figli di luce perché Cristo, sulla croce, ha dato tutto sé stesso ed ha affermato “tutto è compiuto”. Anche noi dobbiamo dare tutto senza riserve. Noi siamo il tempio dello Spirito Santo e quindi dobbiamo essere condotti dallo Spirito Santo per non adempiere i desideri della carne.