Strumenti per grandi cose di Dio
- by PR
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11 aprile 2019
Lettura:testi vari
Nel libro biografia di William Carey (1761-1834), missionario dell’India, vengono messe in enfasi due parole: aspettare e compiere. William aspettò la mano di Dio sulla sua vita affinché, le chiese dei dintorni in cui viveva, riconoscessero e sostenessero il suo desiderio di andare come missionario in India.
William tradusse la Parola di Dio in diverse lingue e fondò diverse scuole evangeliche. Senza idolatrare la vita di quest’uomo, queste due parole le ritroviamo in una frase di un suo messaggio: aspettati grandi cose da Dio, ricevi grandi cose da Dio.
Tutti aspettano qualcosa, un figlio, un lavoro, il matrimonio… …la vita è tutta un’attesa. Non possiamo prevedere cosa ci preserva il futuro, ma da Dio possiamo aspettarci solo grandi cose, perch’Egli è il Dio grande, e potremo esclamare come Maria:
(Luca 1:46-50): «L'anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, perché grandi cose mi ha fatte il Potente. Santo è il suo nome; e la sua misericordia si estende di generazione in generazione su quelli che lo temono.
(Salmo 19:1) i cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l'opera delle sue mani. Un giorno rivolge parole all'altro, una notte comunica conoscenza all'altra. Non hanno favella, né parole; la loro voce non s'ode, ma il loro suono si diffonde per tutta la terra, i loro accenti giungono fino all'estremità del mondo.
I cieli ci narrano la grandezza di Dio: un incessante continuità dove un giorno si racconta al successivo. Noi possiamo percepire questo racconto della grandezza di Dio senza parole. Basterebbe solo guardare i cieli per rendersi conto della grandezza di Dio ed essere condotti a adorarLo.
(Numeri 22:28) Allora il SIGNORE aprì la bocca dell'asina, che disse a Balaam: «Che cosa ti ho fatto perché tu mi percuota già per la terza volta?»
Balaam fu ostinato fino al punto in cui Dio aperse la bocca dell’asina. Dio per portare a compimento la Sua volontà ha fatto parlare anche un’asina.
(Esodo 4:17) Ora prendi in mano questo bastone con il quale farai i prodigi».
La grandezza dell’Egitto venne piegata dalle piaghe al punto che anche gli egiziani riconobbero il vero Dio.
(Giovanni 3:16) Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
La più grande opera che Dio ha fatto per noi è dare sé stesso per ciascuno di noi.
Cosa c’è nel mondo? Perché gli uomini non cercano in Dio? Il mondo non cerca Dio, perché Lo ha rinnegato. Tante volte sentiamo bestemmiare il nome di Dio e per tanti uomini il sacrificio di Cristo è solo una favola, ma Dio vuole compiere grandi cose nella vita degli uomini che si convertono ed essere suoi strumenti per la Sua opera.
C’è bisogno di abbandonarsi totalmente a Dio. La santificazione è un percorso in salita in cui non ci si può fermare. Dobbiamo essere strumenti efficaci e non cembali risonanti.
(I Tm 4:15) Òccupati di queste cose e dèdicati interamente ad esse perché il tuo progresso sia manifesto a tutti.
Dio pone dei vincoli. In questo brano troviamo due imperativi: occupati e dedicati. L’azione pratica manifesta un progresso. Devo quindi fare delle cose per Dio che, anche a me possono sembrare piccole, per Dio sono grandi.
Progresso significa avanzare con forza anche se la lotta è dura. Devo compiere grandi cose per Dio affinché Dio possa portare a compimento la Sua grande opera.
Debora nel suo cantico, (Giudici 5) ha potuto affermare: Anima mia, avanti, con forza!
Progresso significa anche migliorare.
(II Corinzi 4:16) Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno.
Lo Spirito Santo ci rende capaci di essere vincitori verso il maligno. Se confidiamo in Dio, Egli ci farà uscire vincitori. C’è un’azione di deterioramento (tentazione di satana), ma allo stesso modo dobbiamo impegnarci costantemente in modo progressivo e crescente per migliorarci attraverso l’azione dello Spirito Santo.
(Filippesi 1:12) Desidero che voi sappiate, fratelli, che quanto mi è accaduto ha piuttosto contribuito al progresso del vangelo;
Nella nostra vita ci possono essere dei periodi di attesa, ma mettiamo i nostri pesi e i nostri problemi dinanzi a Dio per comprendere cosa posso fare per Dio. Iabez pregava Dio di “allargare i miei confini”. Ci troviamo in un periodo di grande benedizione in abbiamo la possibilità di evangelizzare, ma molto dipende da ciascuno di noi. Che possiamo prendere esempio da quest’uomo di Dio. L’incoraggiamento è quello di abbandonarci completamente a Dio.