Chi è il tuo pastore?
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14 aprile 2019
Lettura: Salmo 23
Tratto da traduzione portoghese via: Jafer Fonseca
Devo ammettere che mi sono sempre chiesto cosa significasse questa parte del Salmo 23. Pensavo che "Unge la mia testa con l'olio" era un linguaggio figurativo in cui Dio mantiene sano il salmista. Ma non ho mai conosciuto il prossimo parallelo.
Ungi la mia testa con Olio
"Ci sono cespugli che si aggrovigliano nelle teste delle pecore e questi vogliono liberarsi da loro fino alla morte. Ci sono orribili mosche che tormentano le pecore mettendo le uova nel loro naso che si trasformano in larve e portano le pecore a colpire la testa contro le rocce cercando di liberarsene, il che spesso li porta a morire. Le loro orecchie e gli occhi sono anche suscettibili agli insetti che li tormentano. Ecco perché il pastore unge la sua intera testa con olio. E così hanno pace. Quell'olio forma una barriera di protezione contro il male che cerca di distruggere le pecore.
Hai momenti di tormento mentale? I pensieri preoccupati invadono la tua mente sempre di più? Colpisci la testa contro il muro cercando di fermarli? Hai già chiesto a Dio di ungerti la testa con l'olio? Ha una scorta infinita! Il suo olio protegge e rende il tuo cuore, gli occhi e la mente guariti oggi e per sempre! C'è pace nella valle, che il nostro buon padre ti unge la testa oggi con olio, così che il tuo calice trabocchi di benedizioni, Egli è sempre buono!
In questo salmo c’è tutto di quello che abbiamo bisogno per il nostro vivere. Davide, nell’utilizzare l’immagine del pastore, conosce esattamente di cosa sta parlando perché egli stesso è stato pastore. Inoltre, il popolo d’Israele era dedito alla pastorizia. Uomini come Abramo, Mosè e tanti altri sono stati pastori. Gesù riprende fortemente quest’immagine, infatti afferma ch’Egli è il buon pastore che mette la sua vita per il suo gregge e dirà (Giovanni 10:11): Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore.
Il Signore è il mio pastore è la prima affermazione di questo salmo che tutti conosciamo. È un’affermazione che ci parla di una relazione personale e, in altri termini vuol dire che io e il Signore ci conosciamo. Se manca questa relazione, tutto il resto del salmo decade. Chi è il tuo pastore? Potremmo avere tanti pastori (piacere, droga, pornografia, successo), ma se non c’è questa stessa affermazione nella tua vita, che il Signore è il tuo pastore, è tempo che ti decidi. A questa decisione ci sono tutte le successive benedizioni connesse.
Le pecore sono un’immagine dell’umanità (Salmo 49: 14) Sono cacciati come pecore nel soggiorno dei morti; la morte è il loro pastore.
Nulla manca oggi. Potremmo dire che ci mancano un sacco di cose, o affermare di avere tanti di problemi. Quando Davide ha scritto questo salmo si trovava sotto gli occhi dei suoi nemici, infatti afferma (v. 5) Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo.
Davide Forse si nascondeva da Saul e si rifugiava in una caverna quando era perseguitato eppure afferma: nulla mi manca! Dio provvederà. Se per noi il “nulla mi manca” significa “che ci vadano tutte le cose bene”, non siamo differenti da quelli del mondo. Un Cristiano può dire “nulla mi manca” anche quando le cose non vanno tanto bene perché il Signore è il suo pastore. È una potente promessa. Possiamo perdere la salute, ma nulla mi manca è una dichiarazione di fede! L’apostolo Paolo ha dichiarato (II Co. 4:17) che …la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria.
(Salmo 37:25) Io sono stato fanciullo ed ora sono divenuto vecchio, ma non ho mai visto il giusto abbandonato, né la sua progenie mendicare il pane.
(Proverbi 14:32) L'empio è travolto dalla sua stessa malvagità, ma il giusto ha speranza nella sua stessa morte.
Abramo, quando ebbe la prova di sacrificare suo figlio Isacco (dimostrazione di fede), Dio lo ferma e gli provvede il sacrificio (montone). Abramo chiamerà quel luogo YAWHE IRE’ che significa Dio vede e provvede.
Se Dio è il mio pastore, posso affermare che non mi farà mai mancare nulla. Consideriamo che, anche ancora oggi ci sono tanti credenti a cui, materialmente parlando, manca davvero tutto (libertà, cibo), ma affermano che Dio è il loro pastore.
Il Signore mi fa riposare. Ciò che produce in noi la fede in Dio è proprio questo: fuori c’è guerra, ma dentro ci sono verdeggianti pascoli. Egli mi fa giacere in pascoli di tenera erba è un’immagine in cui non c’è ansia.
Ristoro è una parola che ci parla di restauro: l’artista che inizia un’opera, la sospende e poi la riprende. Se la nostra anima è attaccata a Dio, possiamo sperimentare questa benedizione di Dio: il ristoro dell’anima nel bel mezzo di una tempesta. A volte, invece di essere “pecore”, ci comportiamo come delle “capre”. La capra, a differenza della pecora, è più indipendente. La pecora invece tende a rimanere con il gregge.
Il Signore mi guida lungo acque riposanti. Abbiamo bisogno della guida del buon pastore in questo mondo così complicato. A volte c’infiliamo in sentieri sbagliati perché siamo caparbi, ma il Signore è così amorevole che ci conduce e lo fa per amore del Suo Nome. Ci riporta nei sentieri di giustizia per amore del suo Nome senza che neanche ce ne accorgiamo. Noi siamo Sua opera e Dio non rinnega la sua opera. Siamo come un quadro in cui Gesù ha messo la sua firma.
Il Signore mi dà coraggio. Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il Signore ci fa diventare delle persone coraggiose. Tu sei il mio buon pastore e quindi Tu sei con me. Non temerò alcun male. Un esercito armato fino ai denti voleva uccidere Davide, ma egli fa questa affermazione: Tu sei con me! In qualche salmo successivo Davide fa ancora questa affermazione:
(Salmo 27:1) L'Eterno è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò? L'Eterno è la roccaforte della mia vita; di chi avrò paura? Quando i malvagi, miei nemici ed avversari, mi hanno assalito per divorare la mia carne, essi stessi hanno vacillato e sono caduti. Anche se si accampasse un esercito contro di me, il mio cuore non avrebbe paura; anche se scoppiasse una guerra contro di me, anche allora avrei fiducia.
Qual è la tua paura? Ci sono tanto paure e il diavolo ha il campionario delle nostre paure, ma Cristo è venuto (Ebrei 2:14-15) …per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita.
Tu sei con me è un’affermazione che esprime fiducia e vittoria.
(2 Corinzi 5:6-8) Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore (poiché camminiamo per fede e non per visione); ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore.
Dio è la mia sicurezza…. …il tuo bastone e la tua verga sono quelli che mi consolano. Il bastone era uno strumento utilizzato per la difesa del gregge mentre, la verga, serviva per correggerle. La verga serve per correggerci e a volte l’afflizione è il risultato del nostro allontanamento. Qualche vergata ci fa male, ma ci corregge. Apprezza la correzione del Signore.
(Salmo 141:5) Mi percuota pure il giusto, sarà una cortesia; mi riprenda pure, sarà come olio sul capo; il mio capo non lo rifiuterà.
(Ebrei 12:6) il Signore corregge chi ama
(Salmo 119:67 e 71) Prima di essere afflitto, andavo errando, ma ora osservo la tua parola… …è stata un bene per me l'afflizione subita, perché imparassi i tuoi statuti.
Dio mi tratta con riguardo. Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca. La coppa che trabocca è la figura di un ospite trattato con riguardo in cui gli versavano la coppa del vino fino a che questa traboccasse. Il Signore ci tratta così, con riguardo.
Dio è la mia Speranza per il cielo e per la terra Certo, beni e bontà m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del SIGNORE per lunghi giorni. Come pecore possiamo stare tranquilli. Il Signore non è con noi a giorni alterni o solo il fine settimana, ma tutti i giorni della vita. Davide parla anche dell’eternità: io abiterò nella casa del Signore per lunghi giorni.
Gesù ci ha detto (Mt 28:20) Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente.