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Saldo e vivendo in pace

Saldo e vivendo in pace

by G. De Lorenzo
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18 aprile 2019
Lettura: Filippesi 4:1-9

Dio ha bisogno di uomini fermi, saldi e fedeli nella Parola. Se ci sono dei diverbi non si può pretendere di evangelizzare perché manca la pace del Signore. Paolo, con amore, mansuetudine ed umiltà, ha elencato le caratteristiche dell’uomo maturo credente.

(v. 1) Perciò, fratelli miei cari e desideratissimi, allegrezza e corona mia, state in questa maniera saldi nel Signore, o diletti!

Se non si è saldi si rischia di essere sballottati a destra e sinistra. Tanti non capiscono che hanno tre nemici che fanno cadere nel peccato: il primo è satana, il secondo è il mondo e il terzo, il più pericoloso è l’orgoglio. Essere saldi vuol dire essere fermi. Ma su che cosa? Sulla fede in Cristo Gesù nostro Signore. L’apostolo Paolo è un ottimo esempio dal momento in cui ha rifiutato tutto il suo passato reputandolo spazzatura mentre, dal momento in cui si è convertito al Cristianesimo, ha affermato: “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. Non dare quindi spazio al mondo e a satana che è sempre pronto a distogliere i credenti dall’opera del Signore.

Oggi nella chiesa non si sentono più termini come “amatissimi, carissimi,” e questo ci deve far riflettere. Questo non impedisce a Paolo di usare questi termini perché siamo una famiglia. In ogni chiesa deve regnare l’amore di Dio.

(Giovanni 13:34-35) Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri

Essere saldi nell’amore vuol dire anche esserlo nel servizio, quindi partecipazione e comunione con i fratelli e con le sorelle. Chi si assenta alle riunioni infrasettimanali, probabilmente non ha capito profondamente il significato dell’amore.

Allegrezza e corona mia. Perché Paolo parla in questi termini? Tutti i credenti a cui abbiamo parlato del Signore, saranno delle corone. Andate e predicate l’evangelo ad ogni creatura non è un obbligo, ma un insegnamento da parte del Signore.

Essere saldi è necessario per stare fermi su una fede incrollabile.

(Filippesi 1:27) Soltanto, comportatevi in modo degno del vangelo di Cristo, affinché, sia che io venga a vedervi sia che io resti lontano, senta dire di voi che state fermi in uno stesso spirito, combattendo insieme con un medesimo animo per la fede del vangelo.

Ecco la comunione e la partecipazione, stare fermi in un medesimo spirito e combattere insieme con lo stesso animo per la fede del vangelo. Siamo tutti chiamati ad evangelizzare perché siamo tutti un unico spirito, e se voglio essere saldo devo partecipare alle attività della chiesa. Devo mettere degli impegni ad effetto e comportarmi secondo gli insegnamenti di Dio. Stare fermi significa che non dobbiamo lasciarci trascinarci, condizionare e fare compromessi con il mondo. Satana tende a fermarci. Dobbiamo parlare sempre delle cose del Signore.

Dobbiamo essere saldi per non essere trasportati da altre dottrine, perché la nostra fede è fondata su Cristo.

(I Co 15:1) Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi.

Nella chiesa dobbiamo partecipare a tutte alle riunioni. Cosa può succedere altrimenti? A pasquetta capita che facciamo la brace, e quando la brace è pronta si mettono da parte dei tizzoni che poi si spengono. Allo stesso modo, se ci distacchiamo dai nostri fratelli e dalle nostre sorelle, ci spegniamo. Se il tizzone rimane ancorato nella brace, non si spegne e arde bene.

(Filippesi 4:2) Esorto Evodia ed esorto Sintìche a essere concordi nel Signore.

In questo testo ci sono due sorelle che avevano problemi di carattere personale. Il credente maturo dev’essere in armonia con lo stesso sentimento che è stato in Gesù Cristo. Egli è il principe della pace (Isaia 9:5).

(Giovanni 14:27) Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

Se ci sono delle rotture nella chiesa è perché ci sono dei diaspri o contese con altri. Paolo dice chiaramente: vi esorto ad essere concordi nella pace che Dio da’. Non possiamo pretendere di evangelizzare se non abbiamo pace nella nostra vita. È un invito ad avere un medesimo sentimento nel Signore. Bisogna avere prima pace con Dio e poi con i fratelli.

(Romani 14:13-19) Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un'occasione di caduta. Io so e sono persuaso nel Signore Gesù che nulla è impuro in se stesso; però se uno pensa che una cosa è impura, per lui è impura. Ora, se a motivo di un cibo tuo fratello è turbato, tu non cammini più secondo amore. Non perdere, con il tuo cibo, colui per il quale Cristo è morto! Ciò che è bene per voi non sia dunque oggetto di biasimo; perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. Poiché chi serve Cristo in questo, è gradito a Dio e approvato dagli uomini. Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione.

È importante chiarirsi subito con i propri fratelli. I gruppi fanno male alle chiese perché sono il risultato di contese. Tra i doni dello Spirito Santo c’è la pace. Dobbiamo perseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione. Se c’è pace è amore possiamo esortarci e ad avere comunione.

(I Giovanni 4:20) Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto.

Se non amo il mio fratello o la mia sorella sono in contrasto con l’amore di Dio. Senza la pace non possiamo adorare il Signore.

(Matteo 5:23-24) Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì la tua offerta davanti all'altare, e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta.

Prima bisogna riconciliarsi con il fratello e poi si può offrire l’offerta. Dobbiamo vivere nella pace che solo il Signore dona.

(Filippesi 2:2) rendete perfetta la mia gioia, avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico sentimento.

(Filippesi 3:18) Perché molti camminano da nemici della croce di Cristo (ve l'ho detto spesso e ve lo dico anche ora piangendo).

(Filippesi 4:7) E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

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