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Una dotazione completa

Una dotazione completa

by FDG
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30 aprile 2023
Lettura: I Corinzi 1:4-8

Paolo usa delle parole di ringraziamento e non sono una pia abitudine, ma lo faceva con tutto il cuore. L’amore per la chiesa comincia prima di tutto dal riconoscimento di Cristo e del suo amore.

Non tutti i credenti sono pronti ad amarsi gli uni gli altri, ma bisogna superare qualunque problematica e difficoltà. Paolo pregava anche per chi lo contestava. Dove saremmo noi se non fosse stato per la grazia di Dio che abbiamo ricevuto in Cristo Gesù. Paolo si rendeva conto che non fosse stato per la grazia di Dio, non ci troveremmo in una situazione di depravazione totale, da cui Dio ci ha tirato fuori.  Paolo non guardava i difetti dei credenti, ma si concentrava esclusivamente sull’opera del nostro Signore Gesù Cristo. Paolo presenta tre aspetti riguardo al Signore Gesù: uno sguardo al passato, al presente e al futuro.

(I Corinzi 1:4-6) Io ringrazio sempre il mio Dio per voi, per la grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù; perché in lui siete stati arricchiti di ogni cosa, di ogni dono di parola e di ogni conoscenza, 6 essendo stata confermata tra di voi la testimonianza di Cristo;

In Cristo siamo stati arricchiti in ogni cosa e abbiamo ricevuto la conoscenza di Cristo. La chiesa di Corinto era una chiesa orgogliosa, ma il dono della conoscenza, Paolo ricorda loro, l’avevano ricevuto da Dio.

(Salmo 119:104) Mediante i tuoi precetti io divento intelligente; perciò detesto ogni doppiezza.

La predicazione del vangelo ci trasmette i misteri di Dio, l’intelligenza di Dio e non ci fa vivere nell’ignoranza.

(II Corinzi 8:9) Infatti voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventare ricchi.

Dio ci ha arricchiti di doni spirituali. Siamo pronti a servirlo? La grazia di Dio non è un discorso congeniato, ma è la salvezza di Dio per chiunque crede. In ogni momento dobbiamo ciò che Dio ci ha donato.

(I Corinzi 1:7) in modo che non mancate di alcun dono, mentre aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo.

I Corinti non mancano di nessun dono. È una dichiarazione che vale per tutte le chiese. Lo Spirito Santo ha elargito a tutti almeno un dono. Il dono va messo in pratica per glorificare Dio.

(I Corinzi 12:10-11) a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l'interpretazione delle lingue; ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.

Dio ci guarda e ci benedice grandemente. Ci fornisce un completo bagaglio per poter andare avanti nella nostra vita cristiana. Lo Spirito Santo è il consolatore, che vive nei nostri cuori e attraverso del quale noi possiamo servire Cristo. Il credente ha una dotazione completa, ma ci sono credenti insoddisfatti. Se vogliamo allargare l’orizzonte spirituale dobbiamo riconoscere che abbiamo ricevuto tutto pienamente in Cristo.

(I Corinzi 1:8-9) Egli vi renderà saldi sino alla fine, perché siate irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, nostro Signore.

I doni che abbiamo oggi, sono temporanei perché aspettiamo il ritorno di Cristo.

(II Corinzi 11:2) Infatti sono geloso di voi della gelosia di Dio, perché vi ho fidanzati a un unico sposo, per presentarvi come una casta vergine a Cristo

(I Corinzi 15:51-52) Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati.

Saremo trasformati perché il nostro corpo è corruttibile. Quando il Signore tornerà, ci trasformerà. Nel giorno del rapimento, avremo la possibilità di vedere Cristo e il Padre. La sposa comparirà gloriosa, senza macchia, senza ruga… (Efesini)

In Cristo siamo santi, immacolati, senza peccato. La grazia di Dio è la realtà che ci permette di avere un’assicurazione totale fondata sull’opera di Cristo. Il più alto premio pagato nella storia è stato il sacrificio di Cristo. L’apostolo Paolo afferma che non c’è nulla di paragonabile all’opera di Dio. Quello che Dio ha cominciato in noi, lo porterà a compimento. Il punto fondamentale è conoscere Cristo e diventare figlio di Dio.

Paolo era scoraggiato per la chiesa di Corinto, ma sa che Dio è fedele perché la sua fiducia era in Dio. Le situazioni tante volte sono disastrose e disperate. Ci dobbiamo fidare di Dio e fare una vita basata sulle promesse di Cristo.

(II Corinzi 1:18-20) Or come è vero che Dio è fedele, la parola che vi abbiamo rivolta non è «sì» e «no». Perché il Figlio di Dio, Cristo Gesù, che è stato da noi predicato fra voi, cioè da me, da Silvano e da Timoteo, non è stato «sì» e «no»; ma è sempre stato «sì» in lui. Infatti tutte le promesse di Dio hanno il loro «sì» in lui; perciò pure per mezzo di lui noi pronunciamo l'Amen alla gloria di Dio.

Dio può fare ogni cosa e cambiare ogni cosa nella nostra vita.  Dio ci ha chiamati alla comunione con suo figlio. È un’affermazione sbalorditiva. Siamo chiamati a partecipare alle sue ricchezze, alla sua gloria, al suo splendore, alla sua eredità e benedetti di ogni benedizione spirituale.

(Matteo 6:19-20) Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano.

Dobbiamo ricercare sempre di più le ricchezze della sua grazia.

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