Saldi per non cadere
- by AR
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07 maggio 2023 (chiusura studio Giovani)
Lettura: Giuda 24-25
(Salmo 145:4) Un'età dirà all'altra le lodi delle tue opere, e farà conoscere i tuoi prodigi.
Abbiamo iniziato lo studio dei giovani nel mese di gennaio. Stiamo esaminando il libro di Giuda con il metodo induttivo che consta di tre componenti: 1) osservare bene il testo, 2) interpretare, 3) applicare. Lo studio dei giovani è impegnativo e mi sono posto delle domande: cosa posso insegnare? Che differenze ci sono tra la mia generazione e quella di oggi? (O per dirla in termini moderni, tra la generazione X (locuzione occidentale 1956 -1980) e la generazione Z (1997-2012)?
Ci sono delle differenze sostanziali se pensiamo a tutti quelli eventi che caratterizzano un determinato periodo storico, ma non voglio soffermarmi su questo, ma sul fatto che sin dalle prime pagine della genesi, il concetto di generazione è fondamentale.
(Genesi 2:1) Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro.
In altre parole, l’intera storia umana è iniziata con la creazione dell’universo. Si parla della discendenza di Adamo (Genesi 5:1), della generazione successiva di Noè con tutte le civiltà che vennero dopo. Si parla della discendenza di Sem che segna la generazione dei semiti (Genesi 11:10). Quindi Terah che lasciò Ur con suo figlio Abramo (Genesi 11:27) e, in seguito, Ismaele (Genesi 25:12) ed Isacco (Genesi 25:19) furono la fonte di nuove generazioni. In ogni caso, gli uomini sperimentarono o causarono un evento significativo che cambiò il corso della loro intera discendenza. Essi generarono un evento che cambiò la cultura.
Il punto fondamentale è che le generazioni sono segnate da eventi e da persone significative. Pensiamo a Lutero, considerato il padre della riforma protestante contro la pratica corrotta delle indulgenze, in cui vi erano comportamenti scorretti da parte dei religiosi che utilizzavano il proprio potere per perseguire unicamente i propri guadagni. Sui titoli di coda dell’omonimo film c’è scritto: “ciò che accadde Augsburg aprì le porte alla liberta di culto (i principi tedeschi non si rifiutarono di “piegarsi” al papato)… Lutero fu importante per economia, politica, istruzione e musica”,
Eppure, già nella chiesa primitiva c’erano gli infiltrati che si erano incamminati per la via di Caino, e per amor di lucro si erano gettati nei traviamenti di Balaam, e periti per la ribellione di Core.
Come allora, resta il fatto che, come credenti, dobbiamo essere irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo perché viviamo in mezzo a una generazione storta e perversa, e come credenti dobbiamo risplendete come astri nel mondo tenendo alta la parola di vita.
Il titolo che abbiamo scelto al libro di Giuda è “saldi per non cadere”. Perché? Perché abbiamo compreso che l’unico modo per non cadere è quello di restare saldi, ovvero stabili nella fede, nella parola di Dio, stabili nell’edificazione. Siamo esortati a conservarci nell’amore di Dio. Siamo chiamati a combattere strenuamente per la fede. Le parole conclusive dell’epistola di Giuda sono una preghiera che lo stesso Giuda rivolge alla generazione dei chiamati.
(Gioda 24-25 NR) A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria, al Dio unico, nostro Salvatore per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, siano gloria, maestà, forza e potere prima di tutti i tempi, ora e per tutti i secoli. Amen.
(Gioda 24-25 ND) Or a colui che può salvaguardarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria irreprensibili e con grande gioia, all'unico Dio sapiente, il nostro Salvatore, sia gloria, grandezza, dominio e potestà, da ora e per tutte le età. Amen.
Salvaguardari è difendere un diritto acquisito o un interesse personale contro eventuali rivendicazioni o usurpazioni da parte di terzi. Ora lo Spirito orienta i nostri sguardi verso la risorsa suprema. Questa breve Lettera ci ha descritto dei tempi penosi, in cui il male predomina ed è difficile non inciampare; ma Dio ci dice: contate su di me! Vi amo abbastanza non solo per darvi la salvezza delle vostre anime, ma anche per farvi comparire con gioia alla mia presenza.
Viviamo in uno scenario di afflizione, di difficoltà e di pericoli, ma possiamo testimoniare di Dio e “combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre” (v. 3). Non c’è in noi alcuna forza che ci premetta di preservarci da soli. Ma Dio, il solo Dio nostro Salvatore, possiede questa potenza che è l’unica in grado di custodirci, malgrado tutte le difficoltà che incontriamo attorno a noi o le inclinazioni malvagie che troviamo in noi.
Dio ha il potere di preservarci da ogni caduta, di fare in modo che non inciampiamo, che non cediamo alle lusinghe del peccato. La grande questione per noi è dunque di confidare in Dio e non in noi stessi, ricordiamoci di queste parole di Piero: “Siete custoditi dalla potenza di Dio mediante la fede” (1 Pietro 1:5). È Dio che custodisce, ma bisogna che la fede sia attiva. Mediante la fede noi traiamo profitto dalla potenza di Dio. Abbiamo bisogno di pregare, di vigilare, di odiare il male con il cuore rivolto a Dio. È un esercizio che deve essere mantenuto attivo quotidianamente. Una delle più ardenti richieste nelle nostre preghiere dovrebbe essere che Dio ci aiuti a vedere le cose chiaramente, che i nostri giorni siano pieni della Sua luce, per non camminare sotto l’impulso dei nostri pensieri e delle nostre emozioni, né sotto l’influenza del mondo. Il pensiero che presto saremo nella gloria, ci porta alla lode.