Ubbidienti alla Parola di Dio
- by FDG
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10 settembre 2023
Lettura: Matteo 5:17
Il ministerio pubblico di Gesù era considerato dai Farisei sovversivo. Gesù si scontrava spesso con i Farisei.
(Salmo 40:7-8) Allora ho detto: «Ecco, io vengo! Sta scritto di me nel rotolo del libro. Dio mio, desidero fare la tua volontà, la tua legge è dentro il mio cuore».
Gesù voleva annunciare che era Lui la vittima per i peccati di tutta l’umanità. Cristo è venuto per adempiere la volontà del Padre.
(Romani 8:4) Poiché siamo stati salvati in speranza. Or la speranza di ciò che si vede non è speranza; difatti, quello che uno vede perché lo spererebbe ancora?
(Matteo 5:17-18) Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento. Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto.
La parola di Dio è intangibile. Tutto ha la sua importanza anche nei minimi dettagli. Gesù ci ricorda che sarà portato tutto a compimento. La parola di Dio è sicura e di conseguenza dobbiamo metterla in pratica. Con la Parola di Dio non si può essere superficiali.
(II Corinzi 2:17) Noi non siamo infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo.
(Matteo 5:19) Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli.
Siamo chiamati ad ubbidire alla Parola di Dio perché di questo ne daremo conto. Gesù parla della possibilità di essere considerati minimi o grandi nel regno dei cieli: il nostro modo di comportarci sarà valutato attentamente.
(I Corinzi 3:13-14) l'opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno. Se l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.
(II Corinzi 5:10) Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.
È indispensabile ascoltare e comprendere la Parola di Dio attraverso la potenza dello Spirito Santo. La rivelazione è una comunicazione che proviene da Dio perfetta in tutta le parti.
(Romani 7:7-8) Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». Ma il peccato, còlta l'occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto.
La legge di Dio è ancora in atto ed è molto importante. Questo significa che come credenti non possiamo ignorare la legge.
(Matteo 5:20) Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.
L’insufficienza dell’ubbidienza non è consentita. I farisei erano insufficienti nell’ubbidienza. Abbiamo bisogno della giustizia di Dio mediante la fede.
(Matteo 23:23-24) Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello.
È sbagliato pensare che i precetti divini siano una forma di vessazione. Siamo stati liberati, ma essi sono un parapetto per non cadere nel baratro del peccato.
(Galati 4:4-5) ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione.