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L'amore è fatica

L'amore è fatica

by GR
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22 gennario 2023
Lettura: Colossesi 1

Un brano forse tra i più importanti per quanto riguarda la persona e l’opera di Cristo. Paolo si trova in carcere, e si rende conto della situazione che, le comunità da lui fondate, avevano riguardo ai falsi dottori che si erano introdotti. Paolo indirizza questa lettera ai santi e fedeli in Cristo. La santità riguarda la separazione dal mondo e dai suoi interessi, coloro che vivono la loro vita per fede.

Possiamo osservare tre caratteristiche dei credenti di Colosse: 1) la loro fede era divulgata; 2) l’amore che avevano per tutti i santi; 3) a causa della speranza che era riservata in cielo per loro;

(I Tessalonicesi 1:2-3) Noi ringraziamo sempre Dio per voi tutti, nominandovi nelle nostre preghiere, ricordandoci continuamente, davanti al nostro Dio e Padre, dell'opera della vostra fede, delle fatiche del vostro amore e della costanza della vostra speranza nel nostro Signore Gesù Cristo

Dall’amore di Dio per l’uomo, deriva la fede e la speranza. Anche nell’epistola ai Tessalonicesi, Paolo ci fa vedere come il credente esprime la fede, la speranza e l’amore. L’amore è fatica (amare il nemico o dare qualcosa senza nulla in cambio).

(Colossesi 1:8-10) Egli ci ha anche fatto conoscere il vostro amore nello Spirito. Perciò anche noi, dal giorno che abbiamo saputo questo, non cessiamo di pregare per voi e di domandare che siate ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio

Ricolmi della profonda conoscenza di Dio. Cosa significa? Il credente deve avere una conoscenza di Dio ottimale, cioè avere una buona conoscenza della volontà di Dio per camminare in modo degno del Signore. Il nostro cammino dev’essere condizionato dal conoscere la volontà di Dio.

L’essere ricolmi della profonda conoscenza di Dio è la base per portare frutto, nel crescere nella conoscenza. Solo così possiamo piacere a Dio. Come facciamo a piacere a Dio? Conoscere Dio. Possiamo conoscere Dio attraverso la Bibbia. Il mondo ha conosciuto Dio mediante la venuta di Cristo. Dobbiamo avere una profonda conoscenza della volontà di Dio con ogni sapienza e intelligenza spirituale, crescendo nella conoscenza di Dio. La conoscenza non è istantanea. Alla base di una buona conoscenza, vi è una determinata esperienza. Si diventa “esperti”! La volontà di Dio non sbaglia.

(Colossesi 1:11) fortificati in ogni cosa dalla sua gloriosa potenza, per essere sempre pazienti e perseveranti.

L’assioma per crescere come credenti è piacere a Dio: essere ricolmi della conoscenza di Dio, per portare frutto che determina nel credente una fortificazione.

Alcuni affermavano che Gesù non era il capo della chiesa, ma Paolo ribadisce alcuni principi importanti: chi è Cristo e qual è il suo ruolo?

In Cristo abbiamo la redenzione e il perdono dei peccati. Cristo ci ha liberati e ci ha trasportati nel regno del suo amato figlio, Egli ci ha liberati dalla schiavitù del peccato e siamo in cielo per fede.

Egli è l’immagine dell’Iddio invisibile.  Cristo ci ha fatto vedere Dio.

Cristo è il primogenito di ogni creatura. Primogenito o unigenito significa unico nella sua essenza. Come Cristo non ce ne sono altri, perché Egli esisteva con Dio e con lo spirito Santo.

Cristo è il creatore di tutte le cose. Qui si afferma implicitamente la deità di Cristo: Gesù e Dio sono la stessa persona.

Cristo è il capo del corpo e della chiesa.

Cristo è il primogenito dai morti. Vuol dire che Cristo è risorto.

Il credente comprende la portata e il significato dell’affermazione che Cristo è risorto e noi, come credenti, risorgeremo.

L’opera dello Spirito Santo inizia fino alla maturità del credente. Il suo compito è formare credenti forti e robusti, che quando ci sono tempeste, non crollano, ma restano saldi è immobili. Perché Paolo si preoccupava di loro? Perché nella chiesa stavano entrando false dottrine… Cristo è la vetta più alta. Il nome al di sopra di ogni altro nome. In lui abita tutta la pienezza della deità. Dobbiamo stare attenti ad essere smossi dalla speranza del vangelo. Disposti ad attenersi alla speranza del vangelo.

(Colossesi 1:23) se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi e senza lasciarvi smuovere dalla speranza del vangelo che avete ascoltato, il quale è stato predicato a ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato servitore.

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