Il senso della vera fede
- by FDG
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05 febbraio 2023
Lettura: Galati 5:5-12
I Galati si trovavano di fronte ad una scelta: circoncisione, o Cristo?
(Galati 5:2-3) Ecco, io, Paolo, vi dichiaro che se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà a nulla. Dichiaro di nuovo: ogni uomo che si fa circoncidere è obbligato a osservare tutta la legge.
Chi era circonciso, di fatto era obbligato ad osservare tutta la legge alla perfezione. L’apostolo Paolo dichiara che i circoncisi sono separati da Cristo e scaduti quindi alla grazia. In altre parole, i credenti della Galazia avevano intrapreso una brutta strada. Il patto che Dio fece Abramo, che inizialmente serviva a distinguere il popolo d’Israele dal resto, doveva completarsi.
(Genesi 12:1-2) Il SIGNORE disse ad Abramo: «Va' via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va' nel paese che io ti mostrerò; io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione. Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra»
L’apostolo Paolo quindi, dopo aver confermato la sua posizione, afferma che la salvezza è basata solo sulla persona e sull’opera di Gesù Cristo e testimoniata dalla potenza dello Spirito Santo. Lo Spirito di Dio attesta che noi siamo figli di Dio. Il sano principio è che per fede aspettiamo la salvezza, come è scritto il giusto vivrà per fede.
(Galati 3:10-11) Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica». E che nessuno mediante la legge sia giustificato davanti a Dio è evidente, perché il giusto vivrà per fede.
Paolo ci sta insegnando delle cose semplici basate sulla fede e sullo Spirito. La salvezza che abbiamo ottenuta non è come una polizza assicurativa, ma una benedizione che viene resa viva ed attuata attraverso la fede.
(Galati 5:6) Infatti, in Cristo Gesù non ha valore né la circoncisione né l'incirconcisione; quello che vale è la fede che opera per mezzo dell'amore.
Paolo si aspetta una fede grande che opera attraversa l’amore. La fede risulterà morta quando non si manifesta attraverso l’amore. Due sono i concetti essenziali: 1) in Cristo non ci sono riti; 2) la fede si deve esprimere con l’amore.
Le religioni, la circoncisione e ciò che in generale viene concepito dall’uomo come rito, non serve a niente per avvicinarsi a Dio. C’è un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù. Egli ha dato sulla croce sé stesso per il nostro riscatto. Bisogno credere in Cristo per essere salvati. È il nostro cuore che dev’essere circonciso.
Alcuni potrebbero obiettare: “è comodo affidarsi alla fede senza le opere”! Pensano che chi ha fede non deve preoccuparsi di niente e possono fare ciò che vogliono. Innanzitutto bisogna comprendere il senso della vera fede: pura e genuina. Paolo ci tiene a precisare che la vera fede opera per mezzo dell’amore. Con la vera fede si diventa una nuova creatura, e da questo momento dobbiamo permettere a Dio di dimostrare agli altri l’amore che abbiamo ricevuto. Quando si è salvati, si deve operare manifestando a tutti coloro che ci circondano la nostra vera nuova natura.
(Galati 3:1; 5:7) O Galati insensati, chi vi ha ammaliati, voi, davanti ai cui occhi Gesù Cristo è stato rappresentato crocifisso?... Voi correvate bene; chi vi ha fermati perché non ubbidiate alla verità?
Paolo con questa domanda ricorre ad un’immagine sportiva: gli atleti che corrono. È un’immagine in cui Paolo esprimere il suo pensiero: non si corre per la salvezza (quella già l’abbiamo ottenuta), ma per il premio. Paolo porta a riflettere i Galati che stavano su una strada sbagliata: essi dovevano proseguire il cammino verso il cielo, ma poi c’è stato un qualcosa che gli ha fermati. Ad ogni corridore, viene assegnata una specifica corsia, ma il rischio è che la nostra corsia venga invasa dagli altri provocando un rallentamento e addirittura un arresto della corsa. Questo accade quando tra noi e Cristo si mette qualcosa o qualcuno.
(Ebrei 12:1-2) Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio.
Dobbiamo correre fissando lo sguardo su Gesù. Chiediamoci: stiamo veramente correndo come correvamo all’inizio? Stiamo correndo ancora o abbiamo perso lo slancio del nostro primo amore? Non è una cosa da prendere alla leggera.
(Galati 5:8-9) Una tale persuasione non viene da colui che vi chiama. Un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta.
Paolo vuole ricordare che i problemi nelle chiese della Galazia erano generati dall’interno (Galati 6:1). Erano i Galati che stavano prendendo una corsia sbagliata. Ogni cosa che Dio fa è buona e perfetta. Nel momento in cui s’infiltrano pensieri o idee che creano disagio e incoraggiano orgoglio spirituale, allora le cose non vanno come devono andare.
(I Corinzi 5:6) Il vostro vanto non è una buona cosa. Non sapete che un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta?
Paolo utilizza l’esempio del lievito. Il lievito era il simbolo del male. È un fungo che produce fermentazione. Allo stesso modo sono tutti gli errori: le deviazioni e gli scandali di fornicazione. Anche la perdita dell’umidità, ci fa perdere ogni ragionevolezza e ogni discernimento.
(Galati 5:10) Riguardo a voi, io ho questa fiducia nel Signore, che non la penserete diversamente; ma colui che vi turba ne subirà la condanna, chiunque egli sia.
Paolo ha fiducia che i Galati non avrebbero pensato in modo diverso da lui. Dio conosce le sue pecore, perché esse ascoltano la voce di Dio. C’è un solenne avvertimento: un severo biasimo che andrà fino alla perdita del premio, se pur salvato. Come credenti non ci dobbiamo vergognare di dire la verità. Non dobbiamo farci intimidire da diversi ostacoli. Piuttosto dobbiamo rendere una testimonianza fedele in assorbimento alla chiamata e alla vocazione che ci è stata rivolta.
Abbiamo lo sguardo sempre su Cristo? Stiamo ancora adorando Dio come Egli vorrebbe?