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Dio ci ha cercati

Dio ci ha cercati

by MG
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09 febbraio 2023
Lettura: I Samuele 9:1-13

Mefiboset era storpio ad ambedue i piedi ed era della discendenza di Saul. Davide ebbe problemi con Saul il quale aveva cercato di uccidere Davide, ma Davide usò bontà verso la sua casa.

(II Samuele 9:2) C'è ancora qualcuno della casa di Saul, al quale possa fare del bene per amore di Gionatan?

Anche in noi non c’era niente di buono, ma Dio, per amore, ha usato bontà verso di noi. Il servo di Mefiboset, Machir, fu da tramite e si ricordò di Mefiboset affinché Davide potesse usare bontà e misericordia. Così Davide lo mandò a chiamare. Fu Davide che s’interessò per la casa di Saul. Questo ci parla del primo passo che Dio ha fatto verso di noi: Egli ci ha cercato.

Davide lo mandò a prendere. Davide non rimase insensibile alla storia di Mefiboset, il quale andò da Davide e si prostrò. Mefiboset si presenta davanti a Davide e riconosce l’autorità del re, si prostra davanti a Davide e gli dice: ecco il tuo servo. Anche noi, quando abbiamo compreso il nostro stato di peccato, ci siamo prostrati e abbiamo chiesto misericordia nei nostri confronti.

(II Samuele 9:7) Davide gli disse: «Non temere, perché io non mancherò di trattarti con bontà per amore di Gionatan tuo padre, ti restituirò tutte le terre di Saul tuo nonno e tu mangerai sempre alla mia mensa».

In senso spirituale, Dio non ci ha trattati secondo ciò che meritavamo. A causa del peccato, noi abbiamo perso tutte le benedizioni che Egli voleva elargire per noi. Adamo è stato cacciato dal giardino dell’eden. Davide ha restituito tutti i beni appartenenti alla casa di Saul e ha permesso che Mefiboset mangiasse alla sua mensa.

Noi abbiamo ricevuto questa grande opportunità: il muro di separazione che c’era tra noi e Dio è stato abbattuto. Abbiamo libero accesso dinanzi al trono della grazia.

(II Samuele 9:10) Tu dunque, con i tuoi figli e con i tuoi servi, coltiverai per lui le terre e gli porterai il raccolto, perché il figlio del tuo signore abbia pane da mangiare; Mefiboset, figlio del tuo signore, mangerà sempre alla mia mensa». Siba aveva quindici figli e venti servi.

I servi di Mefiboset avrebbero lavorato per lui. Dobbiamo ricordarci che non siamo soli a combattere il nostro combattimento, ma c’è un esercito di angeli che collabora con noi affinché possiamo camminare nelle vie di Dio e onorarLo.

Il mangiare non ci riporta solo alla comunione, ma anche alle nozze dell’agnello, dove Gesù stesso ci onorerà per come lo abbiamo servito. Siamo parte e famiglia del popolo di Dio.

Mefiboset risiedeva a Gerusalemme e fu quindi ristabilito nella sua posizione iniziale. Allo stesso modo la nostra cittadinanza è nel regno dei cieli. Avevamo perso tutto, ma in Cristo tutto è cambiato. Per l’opera di Cristo siamo stati ristabiliti e vivremo in una nuova creazione, con un nuovo corpo e sempre alla sua presenza.

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