09 marzo 2023
Lettura: Giovanni 8:31-32

(Giovanni 8:31-32) Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

Ci sono due concetti in questi versetti: libertà e verità. Si è liberi se si conosce la verità. Cos’è la libertà? La libertà è il poter agire non in modo sconsiderato secondo un ordine costituito inteso non come un obbligazione. La frase latina “alterum non laedere” esprime proprio il concetto: non recare danno agli altri.

(Luca 10:27) Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso»

Nell’antico testamento, notiamo di come Dio abbia udito il grido di dolore del suo popolo il quale era oppresso dalla schiavitù in Egitto. Dio ha liberato il popolo mantenendo il patto con Abramo. Il popolo avrebbe dovuto ubbidire diligentemente alla voce del Signore (Deuteronomio 28) per essere benedetto. Essere discepoli di Cristo, significa essere fedeli alla sua parola, ovvero osservare la Sua parola per conoscere la verità che rende liberi.  La verità è un fatto conosciuto, vero. Per godere della libertà, bisogna conoscere la verità. Cristo è la verità.

(Giovanni 14:6) Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

(Giovanni 5: 24) In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

L’eredità promessa ai figli di Dio è il nuovo testamento, parola da osservare per avere la vita eterna. La libertà dell’uomo è il riscatto dal peccato.