Sei strumenti per edificare
- by FDG
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28 giugno 2020
Lettura: Romani 14
In questo capitolo troviamo un’esortazione alla tolleranza. La tolleranza consiste nell’avere una comprensione per chi ha delle idee o atteggiamenti diversi dai propri, ed è un requisito che i credenti devono avere. In questo contesto, pur se si parla di cibo, faremo delle applicazioni nella nostra vita cristiana.
(v. 19) Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione.
Siamo chiamati ad edificare. Il significato di edificare è costruire. Ci sono persone che costruiscono e altre che demoliscono. Ci vuole uno sforzo minimo e poca intelligenza per demolire un fabbricato, ma tanta intelligenza e tanta fatica per poterlo edificare.
L’intelligenza è tanta fatica, ma per demolire ci vuole poca intelligenza. Dio vuole che ci edifichiamo gli uni gli altri. Questa è la Sua volontà, e quindi dobbiamo rispettare questo principio.
(v. 1) Accogliete colui che è debole nella fede, ma non per sentenziare sui suoi scrupoli.
(Romani 15:7) Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio.
Il primo strumento per edificare è il nostro esempio. Io che sono un Cristiano forte devo incoraggiare a crescere chi è debole nella fede (v.1). Spesso, invece, imponiamo la nostra maturità spirituale su chi è debole. Non si può costringere un bambino alla crescita, ma portarlo alla maturità richiede pazienza, amore, gentilezza e dei tempi stabiliti. Non facciamo della libertà in Cristo Gesù un’occasione al peccato perché se usiamo la libertà egoisticamente, noi distruggeremo chi ci sta vicino. Ad esempio si possono frequentare dei luoghi che non danneggiano la mia fede forte, ma indirettamente possono danneggiare qualcun altro. Oppure posso occuparmi di attività nell’arco delle mie giornate che nella mia crescita cristiana non producono alcun male, ma possono far male a qualcun altro che mi è vicino. Che esempio diamo nella nostra vita Cristiana? Demoliamo o edifichiamo? (v. 20) non distruggere per un cibo l’opera di Dio. (v. 19) Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione.
Il secondo strumento per edificare è il modo di parlare.
(Efesini 4:29) Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l'ascolta.
Tante volte parliamo tra di noi. Ci edifichiamo? Le parole non si vedono, ma si sentono e contengono un certo potere. Possono edificare o distruggere. Hai mai fatto l’esperienza di una giornata deprimente in cui viene qualcuno con parole d’incoraggiamento? In quel momento di buio nasce il sole. Può succedere anche che stai bene, sereno e hai la pace in Dio, ma viene qualcuno a criticarti. Il sole della tua giornata scompare e viene la tempesta.
(Efesini 4:15) ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.
Quando dichiariamo la verità con amore, possiamo edificare le persone che ci circondano e che sono nel buio. L’amore senza verità è ipocrisia e la verità senza dell’amore è brutalità. Non dobbiamo praticare né l’ipocrisia, né la brutalità. La verità conferisce grazia a chi lo ascolta. Ci dovrebbe essere una grande cortesia nel nostro modo di parlare proveniente da un cuore pieno d’amore.
(Colossesi 4:6) Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno.
Il terzo strumento per edificare sono i nostri doni spirituali.
(I Corinzi 14:12) Così anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate di abbondarne per l'edificazione della chiesa.
I credenti della chiesa di Corinti erano in competizione per i loro doni spirituali. Nella chiea di Corinti vi erano tanti doni spirituali, ma i credenti li usavano come dei giocattoli o come armi per combattersi l’uno con l’altro. I doni spirituali che Dio elargisce, vanno usati per l’edificazione della chiesa. I credenti di Corinti si compiacevano di se stessi. I doni non servono per mettersi in mostra, me per essere messi al servizio del Signore. Non servono all’edificazione del nostro “io”, ma per edificarci gli uni gli altri. È un’incresciosa verità vedere quando i figli di Dio s’incontrano tra di loro e vi sono rivalità, bisticci e competizione invece di mettere in pratica l’umiltà.
(I Corinzi 11:17) Nel darvi queste istruzioni non vi lodo del fatto che vi radunate, non per il meglio, ma per il peggio.
Che cosa posso offrire a Dio quando vado in chiesa? Come posso aiutare alla crescita della mia chiesa? La parola d’incoraggiamento, nel tempo adatto, potrebbe significare tanto e salvare chi si trova nella sua debole fede.
Il quarto strumento per edificare è l’amore.
(I Corinzi 8:1) … La conoscenza gonfia, ma l'amore edifica.
Ci sono persone che hanno una notevole conoscenza della Parola di Dio, ma non edificano. La conoscenza è un bene, ma gonfia e riempie d’orgoglio. Non siamo chiamati a scegliere tra amore e conoscenza, ma l’apostolo Paolo sta dicendo che dobbiamo usare la nostra conoscenza con amore per edificare. Dio vuole che seguitiamo la verità (o conoscenza) in carità, devo quindi avere l’amore di Dio nel mio cuore. È impossibile edificare con l’odio, con la critica, con la discordia, con la calunnia, con la maldicenza, ma quello che ci vuole è l’amore che si esprime con gentilezza, pazienza e cortesia (I Corinzi 13).
(Giovanni 13:34) Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri.
(Efesini 4:15) …ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.
Il quinto strumento per edificare è la preghiera.
(Colossesi 4:12) Epafra, che è dei vostri ed è servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere perché stiate saldi, come uomini compiuti, completamente disposti a fare la volontà di Dio.
Quando noi preghiamo gli uni per gli altri, chiediamo a Dio è di poter operare per chi è nel bisogno per la sua crescita e edificazione. La preghiera può essere generica, ma siamo chiamati a pregare con dei soggetti specifici.
Il sesto strumento per edificare è la Parola di Dio. La Parola di Dio è stabile nei cieli (Salmo 119:89). La Parola di Dio è stabilita nei nostri cuori, ci edifica, ed è il nostro riferimento.
(Atti 20:32) E ora, vi affido a Dio e alla Parola della sua grazia, la quale può edificarvi e darvi l'eredità di tutti i santificati.
Ad esempio, quando ci sono problemi o lamentele vanno risolti alla luce della Parola di Dio e non dobbiamo far valere la nostra ragione. Bisogna menzionare la Parola di Dio nella conversazione per edificare (Salmo 133:1).
Non dobbiamo citare la Parola di Dio a sproposito, ma usarla con tatto. Un tempo Satana padroneggiava sulle nostre vite, ma siamo chiamati a non fargli posto, perché se gli si permette di occupare un piccolo angolo del nostro cuore, lui degraderà la nostra vita spirituale e la nostra testimonianza. Dio ha vinto satana o noi l’abbiamo vinto con Lui.
Siamo chiamati ad avere una vita spirituale esuberante, un cammino degno e testimoniare efficacemente nel mondo per essere sale e luce su questa terra. Siamo chiamati ad esaltare, glorificare e magnificare il nostro Signore Gesù Cristo. A Lui siano l’onore, la gloria e la magnificenza.