Sei rivelazioni di Cristo
- by GR
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30 agosto 2020
Lettura: Giovanni 14:1-14
In questo brano, troviamo una serie di rivelazioni che Gesù fa ai suoi apostoli. Gli apostoli di Gesù, nonostante avevano trascorso tanto tempo con Lui, due di loro in particolare, Tommaso e Filippo, fanno delle domande che denotano la scarsa fede che avevano avuto nel loro maestro, ma Gesù tranquillizza i suoi apostoli facendo una serie di rivelazioni importanti.
(Giovanni 14:1) Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!
La fede in Dio e in Cristo, un brano quindi che denota la deità di Cristo, è l’elemento fondamentale della vita cristiana.
(Giovanni 14:2) Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo?
La prima rivelazione è nell’avere la certezza che per mezzo della fede in Cristo vivremo nella casa del Padre, in un luogo che Dio ci ha preparato. La casa di Dio possiede tante dimore!
(Giovanni 14:3) Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via.
Gesù, parlando della sua ascensione, fa una seconda rivelazione: dopo aver preparato il luogo, ritornerà. (Atti 1:11) «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».
La terza rivelazione e che Gesù ci accoglierà in questo luogo in cui vivremo eternamente con Lui. Gesù afferma che di questo luogo voi sapete anche la via. A questo punto Tommaso fa una domanda:
(Giovanni 14:5-6) «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo sapere la via?» Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Quarta rivelazione: Gesù afferma chiaramente che la fede nel sacrificio di Cristo è la via che porta al cielo. Gesù stesso quindi è la via per andare nella casa del Padre Celeste.
(Giovanni 14:7) Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete visto». Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: "Mostraci il Padre"? Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.
La quinta rivelazione che Gesù fa, in risposta alla domanda di Filippo, è che Egli ha fatto conoscere il Padre rivelando la sua deità: Gesù è il Padre sono la stessa cosa.
(Giovanni 14:12-14) In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Sesta rivelazione. I credenti possono fare opere maggiori per l’opera di Dio. È necessario che le nostre richieste siano fatte chiaramente nel nome di Cristo ed Egli le adempirà secondo la Sua volontà.
L’elemento importante che deve caratterizzare la vita del credente è che Cristo deve rappresentare il nostro modus vivendi, e come credenti non dobbiamo essere turbati e preoccupati per la nostra vita (Matteo 6: 25-34).
Dio ha il controllo ed è al di sopra di ogni cosa. Quindi non dobbiamo essere turbati, ma come credenti siamo chiamati ad avere una vita di fede, …il giusto vivrà per fede… e qualunque cosa che chiederemo per mezzo di Cristo, attraverso lo Spirito Santo la otterremo.
Un giorno andremo a vivere nel luogo che Egli ha preparato, ma quando ci troviamo nella distretta in questa vita, dobbiamo essere consapevoli che Dio ha il controllo di ogni cosa.