Loading color scheme

Un'arma a portata di mano

Un'arma a portata di mano

by LDL
Visite: 251

01 ottobre 2020
Lettura: Efesini 6:10

(Efesini 6:10) Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza.

È un’applicazione valida anche oggi. Nella nostra vita cristiana, se dovessimo contare sulle nostre forze, sarebbe un’impresa disperata, ma in Gesù abbiamo le risorse necessarie e sufficienti per affrontare con successo tutte le sfide.

(Ebrei 6:25) Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro.

Gesù intercede per noi, ed è in Lui che possiamo trovare forza e potenza per affrontare la lotta spirituale in cui siamo coinvolti come credenti.

(Efesini 6:11-13) Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti. Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere.

Il nostro dovere da compiere, come cristiani, è difficile perché può esserci sempre qualcuno che può ostacolarci. Viviamo in tempi malvagi, ma dobbiamo resistere e stare in piedi per portare a termine il nostro dovere che Cristo ci da svolgere. Per questo è necessario armarci spiritualmente.

(Neemia 4:23) …ognuno teneva le armi a portata di mano.

In questo capitolo possiamo notare come per Neemia è importante avere intelligenza per contrastare ed essere all’altezza del piano del nemico. Allo stesso modo, la Parola di Dio ci esorta a tenere sempre, a portata di mano, la forza di Cristo senza distoglierci.

L’armatura che ci viene presentata nell’epistola agli Efesini ha due funzioni: difensiva e offensiva. L’armatura quindi svolge la funzione sia di protezione e sia di attacco, e non ci si può sottrare dal combattimento. È indispensabile quindi essere ben equipaggiati ed addestrati per usare bene ciò che Dio ci mette a disposizione. Le forze in nostra opposizione sono troppo grandi per poterle affrontare con le nostre risorse umane.

(Geremia 50:25) Il SIGNORE ha aperto la sua armeria, ha tirato fuori le armi della sua indignazione; poiché questa è un'opera che il Signore, DIO degli eserciti, ha da compiere nel paese dei Caldei.

Dobbiamo quindi equipaggiarci di queste armi, imparare ad usarle e avvalercene senza timore. Dobbiamo quindi rivestirci e prendere la completa armatura di Dio. Questo potrebbe spaventarci, ma il Signore ci rassicura.

(Giosuè 1:9) Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai».

Notiamo che nel combattimento non c’è alcuna indicazione riguardo alla possibilità di essere neutrali o di tirarsi fuori dalla mischia. Chi pensa di stare fuori, in realtà, aiuta il nemico. Chi non si oppone al male, gli lascia spazio e libertà di azione.

(Giacomo 4:7) Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.

(Efesini 5:11) Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele;

(Romani 6:13) …e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio;

L’apostolo Paolo afferma che dobbiamo mettere le nostre membra a disposizione della giustizia di Dio e che il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

Spesso, come credenti, si sbaglia il vero nemico da combattere e non si colpisce l’obiettivo giusto. Si ha la tendenza a identificare le persone come “cattive”, ma non è così. L’avversario che dobbiamo neutralizzare è chi sta dietro le loro azioni, il “manipolatore” che giostra le forze spirituali della malvagità.

Come credenti dobbiamo colpire il male a livello spirituale affinché non danneggi gli uomini e anche noi.

(Colossesi 1:13) Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio.

La nostra lotta è contro questo tipo di mondo e tutto ciò che esso rappresenta. Dobbiamo combattere contro la nostra stessa carnalità che ci spinge e peccare e contro le passioni malvagie che ci sono in questo mondo (orgoglio, ambizioni, le usanze malvagie, le opinioni, i piaceri, le superstizioni e le false dottrine).

(Efesini 6: 14-18) State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio; pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi,

La preghiera è l’arma più potente che il credente ha in dotazione e va usata prima, durante e dopo la battaglia. Non vi è arma migliore per combattere il male in tutte le sue manifestazioni. Satana teme il credente che prega. La preghiera può strappare le anime da satana, convertile e portale a servire Dio. Con la preghiera si sconfiggono le forze malvagie, non è un’alternativa all’azione, ma è la parte essenziale dell’azione stessa.

Lo stesso apostolo Paolo si convertì a Cristo quando prima era un persecutore dei cristiani.

(II Cronache 32:21) Il SIGNORE mandò un angelo che sterminò nell'accampamento del re d'Assiria tutti gli uomini forti e valorosi, i prìncipi e i capi. Il re se ne tornò svergognato al suo paese. Come fu entrato nella casa del suo dio, i suoi propri figli lo uccisero là con la spada.

Il re Ezechia si era preparato per combattere i suoi nemici, ma allo stesso tempo era convinto che Dio avrebbe combattuto per il popolo d’Israele.

Qualunque lotta dobbiamo affrontare sarà certamente pure quella di Dio. Ricordiamoci che la preghiera è un’arma straordinaria, di difesa e di attacco che Dio mette a nostra disposizione.

Un credente che non prega è come un soldato scoraggiato che diventa un peso e una minaccia per il suo stesso plotone. È come un organo paralizzato del corpo (la chiesa è il corpo di Cristo).

Eleviamo i nostri cuori e ringraziamoLo per tutto ciò che fa per noi sia spiritualmente che materialmente. Onoriamolo non solo per le Sue benedizioni, ma anche per le prove che possiamo attraversare, ricordandoci, che tutte le cose cooperano al bene di coloro che amano Dio.

Dio mantiene le Sue promesse e nelle sue mani siamo al sicuro.

AdD utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

  I accept cookies from this site.
EU Cookie Directive Module Information