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Dio risponde sempre

Dio risponde sempre

by FT
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12 novembre 2020
Lettura: Luca 1:5-13

In questo brano si parla di una famiglia modello, una famiglia irreprensibile e che non aveva figli. Quante volte avranno pregato il Signore per avere dei figli, e l’angelo che appare a Zaccaria gli dice:

(Luca 1:13) Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni.

Anche Abramo ebbe il primo figlio, Isacco, quando aveva 130 anni. Isacco successivamente si sposò con Rebecca da cui ebbe dei figli in tarda età. Le preghiere possono essere esaudite, ma a volte non lo sono. Ad esempio la preghiera di Gesù (Luca 22:42) non è stata esaudita. Anche la preghiera di Paolo (II Corinzi 12:7), in cui pregava per la sua stessa guarigione, non venne esaudita, eppure Paolo risuscito il giovane Eutico (Atti 20:10).

Non vuol dire necessariamente che una preghiera non è esaudita non è fatta secondo la volontà di Dio. In realtà non ne conosciamo il motivo.

Zaccaria era un discendete della tribù di Levi ed era quindi un sacerdote. Vi era un ordine ben preciso nel servizio della casa del Signore. Prima che venne edificato il tempio, c’era il tabernacolo che era suddiviso in tre luoghi: il cortile, il luogo santo e il luogo santissimo. Nel cortile vi erano la conca di rame e l’altare degli olocausti, nel luogo santissimo vi erano il candelabro, l’altare dei profumi e la tavola dei pani di presentazione. Infine nel luogo santissimo c’era l’arca dell’alleanza e vi poteva accedere il solo sommo sacerdote una volta all’anno. Il tempio riprendeva la stessa suddivisione del tabernacolo.

Siamo al tempo del re Erode. Zaccaria esercitava il proprio ministerio nel luogo santo dove veniva fatta l’offerta dei profumi. Anche nei nostri incontri sappiamo che Gesù è in mezzo a noi, e il nostro profumo che offriamo è l’adorazione, ovvero il ringraziamento, la lode e l’offerta. Quando ci presentiamo davanti a Dio, dobbiamo farlo con dei legami, con delle offerte, con il proprio ministerio. Le offerte, nell’antico testamento, servivano come sostegno al ministerio dei Leviti.

Anche noi siamo dei sacerdoti, e questo nessuno lo può negare. Questo permesso c’è stato dato dalla morte di Cristo sulla croce, che ha tolto la cortina del tempio che separava il luogo santo da quello santissimo. In Cristo abbiamo la libertà di entrare nel luogo santissimo (Ebrei 10:19).

Mentre Zaccaria stava esercitando il suo ministerio, avviene qualcosa di straordinario. Dio non dimentica nessuno, non dimentica la Sua parola che ha dato e che ha detto, perché tornerà sempre a Lui con dei benefici. Zaccaria e sua moglie Elisabetta…

(Luca 1:6) Erano entrambi giusti davanti a Dio e osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore.

Siamo giusti perché siamo stati giustificati per fede mediante l’opera della croce.

(Romani 5:1) Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.

Noi siamo dei giusti non perché lo meritiamo, ma perché è stato pagato un prezzo e dobbiamo ricordarcelo. Gesù ha pagato un prezzo per noi. E noi cosa diamo? Dobbiamo glorificare Dio con tutto il nostro corpo e con tutto il nostro essere. Tutto quello che abbiamo viene dal Lui. Tutto è di Dio.

Gesù, prima di andare al Golgota, nel tempio, si era seduto davanti alla cassa delle offerte e osservava tutte le persone che mettevano il denaro. In quella circostanza vide una povera vedova che mise due spiccioli, ma che erano tutto il suo sostegno (Marco 12:41-44).

Questo deve farci riflettere! Chi poco semina, poco raccoglie (II Corinzi 9:6).

(Malachia 3:10) Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché ci sia cibo nella mia casa; poi mettetemi alla prova in questo», dice il SIGNORE degli eserciti; «vedrete se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla.

Pensiamo a queste promesse che Gesù ci dice. Il Signore sta per tornare. Tutto quello che prepariamo e mettiamo da parte a chi andrà a finire? Una volta che siamo andati via da questo mondo non ritorneremo più perché saremo nella gloria, rivestiremo un corpo incorruttibile e staremo sempre con il Signore. La giustizia del credente lo porta al cospetto di Dio.

Anche Noè, come Zaccaria ed Elisabetta, era un uomo giusto davanti a Dio.

(Genesi 7:1) Il SIGNORE disse a Noè: «Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia, perché ho visto che sei giusto davanti a me, in questa generazione.

Noè entrò nell’arca perché fu trovato giusto ai suoi tempi. Anche i tempi di Noè erano molto difficili.

(Genesi 17:1) Quando Abramo ebbe novantanove anni, il SIGNORE gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza e sii integro;

Abramo camminò alla presenza di Dio e fu un uomo integro.

(Giobbe 1:1) C'era nel paese di Uz un uomo che si chiamava Giobbe. Quest'uomo era integro e retto; temeva Dio e fuggiva il male.

Giobbe fu un uomo integro e retto. Camminava con la giustizia e il timore di Dio. Senza il timore di Dio possiamo commettere qualsiasi opera che a Dio non è gradita.

Siamo chiamati a santità, e ad ubbidire. Essere santi significa essere separati (I Pietro 1:15). L’apostolo Paolo ci esorta a consacrarci.

(Romani 12:1) Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale.

Il sacrificio vivente comporta tutto il nostro essere. Dobbiamo avere i comandamenti di Dio davanti ai nostri occhi e fuggire il male.  Dev’esserci sempre una netta separazione tra i giusti e i non credenti.

Solo quando il credente cammina con semplicità di cuore, il Signore risponde ad ogni suo desiderio che rivolge a Dio in preghiera. Dio risponde sempre.

Con acclamazione di conforto, troviamo spesso questo nella bibbia: non temere. A tutti i santi, sia del vecchio che del nuovo testamento, viene rivolta questa acclamazione di conforto: non temere.

(Luca 1:13) Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita; tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni.

In questa affermazione di “non temere” che l’angelo rivolge, notiamo che cita i nomi delle persone e che la preghiera di Zaccaria è stata esaudita. Dio risponde sempre alle nostre preghiere.

(Ecclesiaste 11:1) Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo lo ritroverai.

(Proverbi 16:9) Il cuore dell'uomo medita la sua via, ma il SIGNORE dirige i suoi passi

Tante volte Gesù ci insegna come pregare. Tutto dev’esser fatto nel suo Nome. Ogni nostra preghiera deve portare la firma Gesù.

Ascoltando si diventa giusti perché impariamo a conoscere la vita di Gesù. La riposta alla preghiera di Zaccaria è precisa: tua moglie Elisabetta ti partorirà un figlio, e gli porrai nome Giovanni.

Una risposta con un’indicazione precisa. Ogni direttiva ci viene dalla Parola di Dio. Camminiamo in santità di vita, separiamoci dal mondo. Usciamo fuori dalla Babilonia.

(Apocalisse 18:4) Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi;

 

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