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Stai tranquillo

Stai tranquillo

by GR
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29 novembre 2020
Lettura: I Corinzi 10:1-7

In questo brano, l’apostolo Paolo, prende come esempio il comportamento del popolo d’Israele nel deserto. Conosciamo bene quali sono state le necessitudini del popolo sin dalla sua liberazione. Il popolo fu liberato con mano potente di Dio dalla schiavitù d’Egittom e Dio lo accompagnò durante il pellegrinaggio durato 40 anni nel deserto con due elementi: la nuvola di giorno e il fuoco durante la notte.

Durante questo pellegrinaggio, il popolo spesso si è ribellato e Dio ha punito questa sua disubbidienza (mormorii). Nonostante ciò, Dio per mezzo della sua potenza compì una serie di miracoli dando al popolo quello che necessitava attraverso delle figure importanti rappresentate da elementi naturali quali la roccia, il bastone, l’acqua e il fuoco.

Questi elementi naturali, hanno un significato fondamentale nella scrittura sia per il popolo d’Israele, e sia per noi che siamo nel nuovo patto.

L’apostolo Paolo ricorda in modo preciso e chiaro tutte queste cose.

(I Corinzi 10:1-5) Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola, passarono tutti attraverso il mare, furono tutti battezzati nella nuvola e nel mare, per essere di Mosè; mangiarono tutti lo stesso cibo spirituale, bevvero tutti la stessa bevanda spirituale, perché bevevano alla roccia spirituale che li seguiva; e questa roccia era Cristo. Ma della maggior parte di loro Dio non si compiacque: infatti furono abbattuti nel deserto.

Il fatto che "i nostri padri furono guidati sotto la nuvola" è un insegnamento importante il cui significato è che tutti noi siamo guidati da Dio durante questo pellegrinaggio terreno. Abbiamo una nuvola a cui guardare che veglia su di noi ed è il nostro Signore.

Il popolo d’Israele passò attraverso il mare. Questo deve farci riflettere e pensare a quante difficoltà imponenti incontriamo nella nostra vita. Dio divise le acque del maro rosso e il popolo lo attraversò. Il popolo venne battezzato nella nuvola e nel mare per essere di Mosè.

Il popolo d’Israele si nutriva della manna che Dio provvedeva in modo costante e preciso e Dio provvedeva anche dell’acqua da bere. Infatti Dio diede a Mosè un bastone con quale percosse la roccia da cui fuoriuscì dell’acqua (acque di Meriba). Il popolo beveva alla roccia spirituale che è Cristo. Quindi era Cristo che seguiva il popolo in ogni momento e provvedeva ad ogni bisogno del popolo.

Analogamente, anche noi siamo stati liberati e abbiamo Cristo che ci dona la sua acqua e provvede ad ogni nostro bisogno, ma a volte chiediamo delle cose che non sono secondo la Sua volontà, e delle volte cadiamo.

(I Corinzi 10:6-7) Or queste cose avvennero per servire da esempio a noi, affinché non siamo bramosi di cose cattive, come lo furono costoro, e perché non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto è scritto: «Il popolo si sedette per mangiare e bere, poi si alzò per divertirsi».

Ecco perché Paolo afferma che l’esperienza del popolo d’Israele ci serve come esempio. Possiamo essere bramosi di cose cattive, ovvero che non sono nella volontà di Dio e diventare degli idolatri. Attenzione a non farci degli idoli nella nostra vita. Un idolo può essere qualcosa che ha un’importanza maggiore di quello che il Signore è nella nostra vita.

La nostra vita dev’essere fondata sulla roccia. Cristo è la nostra roccia. Siamo pietre viventi per formare un edificio spirituale la cui roccia è Cristo Gesù.

(Esodo 17:1-6) Poi tutta la comunità dei figli d'Israele partì dal deserto di Sin, marciando a tappe secondo gli ordini del SIGNORE. Si accampò a Refidim, ma non c'era acqua da bere per il popolo. Allora il popolo protestò contro Mosè e disse: «Dacci dell'acqua da bere». Mosè rispose loro: «Perché protestate contro di me? Perché tentate il SIGNORE?» Là il popolo patì la sete e mormorò contro Mosè, dicendo: «Perché ci hai fatto uscire dall'Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?» Mosè gridò al SIGNORE, dicendo: «Che cosa devo fare per questo popolo? Ancora un po', e mi lapideranno». Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Mettiti di fronte al popolo e prendi con te alcuni degli anziani d'Israele; prendi anche in mano il bastone col quale hai percosso il Fiume e va'. Ecco io starò là davanti a te, sulla roccia che è in Oreb; tu colpirai la roccia: ne scaturirà dell'acqua e il popolo berrà». Mosè fece così in presenza degli anziani d'Israele.

Siamo stati salvati per grazia mediante la fede e siamo chiamati a camminare seguendo gli insegnamenti di Dio. Nei momenti di difficoltà abbiamo la roccia, che è Cristo, da cui scaturiscono le risposte per la nostra vita.

Possiamo avere una vita vittoriosa perché è Dio che combatte per noi. Non ci scoraggiamo.

Nei versi successivi Israele combatte contro Amalec. Giosuè fece come Mosè gli disse di fare e il popolo d’Israele vince la battaglia contro gli Amalechiti.

(Esodo 14:14) Il SIGNORE combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli.

Dio combatte per noi e quindi possiamo stare tranquilli.

Abbiamo la roccia, la nuvola, l’acqua da bere che è la Parola di Dio, ma dobbiamo impegnarci a fare una cosa importante: seguire gli ordini e i comandamenti di Dio. Per vincere dobbiamo essere ubbidire alla Parola di Dio.

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