La vendetta appartiene a Dio
- by PR
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30 gennaio 2020
Lettura: I Samuele 25
Nella vita, a volte si ricevono dei "colpi bassi", come ad esempio nello sport. Questi "colpi bassi", può essere, che si ricevono dalle persone a cui teniamo di più, e questo ci porta ad avere delle reazioni incontrollate.
Saul divenne geloso di Davide a tal punto che voleva ucciderlo. Fu Davide, invece, che ebbe l’occasione di poter uccidere Saul, ma non lo fece, perché Saul era l’unto del Signore. Davide, in tale circostanza dimostrò una grande lezione a Saul, ma in questo capitolo siamo di fronte ad un Davide che voleva vendicarsi e rischiò di andare incontro alla rovina.
In questo testo incontriamo Nabal (tradotto stupido). Tutti gli uomini nascono con la “stupidità” di non conoscere Dio. Nabal era un uomo ricco, ma gli mancavano la virtù nonostante fosse un discendente di Caleb (l’uomo che insieme a Giosuè dimostrò di essere virtuoso). La moglie di Nabal era Abigail (tradotto gioia di suo Padre), ma quale gioia fu per il padre aver dato la propria moglie ad un uomo come Nabal pensando solo alla sua ricchezza?
Sembra che Davide, in questa storia, vada a chiedere “la tangente” a Nabal, con i suoi 600 soldati nel deserto. Davide aveva bisogno di mendicare il pane perché ne aveva bisogno e si presenta a Nabal in un momento di abbondanza. Davide non andò da Nabal con arroganza, ma lo chiama “padre”, con tutta la gentilezza possibile e tra l’altro gli aveva fatto del bene in precedenze e, di conseguenza, si aspettava il contraccambio. La risposta di Nabal fu (v.10): «Chi è Davide? E chi è il figlio d'Isai? Sono molti, oggi, i servi che scappano dai loro padroni! Io dovrei prendere il mio pane, la mia acqua e la carne che ho macellata per i miei tosatori, per darli a gente che non so da dove venga?». Nabal perde le staffe. Davide quindi voleva distruggerlo. Anche noi, a volte, vogliamo vendicarci. (Deuteronomio 32:25) La vendetta appartiene a Dio e noi non dobbiamo prendere il posto di Dio. (Romani 12:19 - Ebrei 10:30).
La vendetta ha a che fare con la punizione, e come uomini non possiamo punire nessuno. Se esercitiamo giudizio nei confronti degli altri, allora siamo degli ipocriti. Dio, nella Sua santità può giudicare ed è l’unico che può giudicare gli uomini. (Salmo 94:1) Dio delle vendette, o SIGNORE, Dio delle vendette, mòstrati nel tuo fulgore!
Davide si rifiutò di vendicarsi di Saul e come credenti ricordiamoci che dobbiamo stare calmi, riflettere e mettere in preghiera il “colpo basso”, perché Dio agirà.