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Un regalo da condividere

Un regalo da condividere

by TP
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02 gennaio 2020
Lettura: testi vari

Quando di riceve un regalo ci si sente apprezzati ed amati, ma si fa presto a dimenticarlo.

(Matteo 7:11) Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!

Dio ci ha donato il suo Figlio a moire sulla croce (Romani 8:32- II Corinzi 8:9), ed è un regalo che dobbiamo diffondere.

Perché Dio ci ha fatto questo regalo? (I Timoteo 1:5 – Rm 6:23) Perché su ciascun uomo c’è il debito della morte. Il peccato ci separa da Dio, ma solo per la Sua misericordia ch’Egli ci ha ristabilito con il dono che ci ha fatto in Cristo (I Giovanni 4:9) …in questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo.

Il regalo che Dio ci ha fatto non perderà mai il suo valore e durerà per sempre. Ciò dovrebbe far vibrare il nostro cuore se pensiamo al fatto che il nostro debito l’avremmo dovuto pagare con la morte.

(Giovanni 3:16) è il verso più conosciuto della bibbia perché è l’espressione più semplice e più potente dell’amore di Dio per l’umanit;

(Luca 15:7) Questo dono ricevuto, è la buona notizia da condividere con tutti e non tenerla solo per noi. Dobbiamo far conoscere il dono di Dio a quante più persone possibili;

(Luca 1:1-4) La parala di Dio è stata tramandata attraverso testimoni e fatti storici;

(Luca 2:15) I pastori, nella loro umiltà, furono i primi a ricevere la notizia della nascita e sono stati i primi a riferire ciò che fu loro detto;

(Luca 2:18) Luca, un personaggio greco che ebbe il privilegio di narrare i fatti di Gesù.

Tanti vogliono farci credere che le cattive notizie vengono divulgate più facilmente, ma se riceviamo l’offerta di un lavoro e la prospettiva di un futuro migliore, sicuramente la si vuole condividere, ma questo non succede se dobbiamo parlare di Dio. Tante volte abbiamo la possibilità di parlare di Dio, ma non lo facciamo. Questo dev’essere l’obiettivo di quest’anno: parlare di Gesù a tutti coloro che Dio ci mette davanti. Luca utilizza i nomi di imperatori (Augusto, Tiberio e Claudio), il ministerio di Giovanni Battista, nomi degni di nota del mondo giudaico e romano (Pilato, Cesare, etc) per attestare confermare ciò che viene narrato nel suo vangelo omonimo.

Ricordiamoci che siamo stati chiamati a condividere il messaggio di salvezza, un messaggio regale che non possiamo tenerci per noi. Siamo testimoni della potenza di Cristo e dobbiamo condividere e divulgare questa notizia con la stessa gioia di coloro che ci hanno preceduto. (Luca 24:44-49) Gesù prima di lasciare i suoi ha detto: …io mando voi. Noi siamo i testimoni del dono di Cristo e il comandamento di Gesù è che lo diamo anche agli altri.

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