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La correzione di Dio

La correzione di Dio

by FDG
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07 marzo 2021
Lettura: Ebrei 12:7-11

A nessuno piace la correzione. Anche ai piccoli non piace la correzione inflitta dai propri genitori. I credenti che sono nati da Dio, perché hanno ricevuto Cristo nel proprio cuore e come tali hanno ricevuto il diritto di essere figli di Dio, ricevono da Dio la sua correzione. Dio vuole che la vita di ciascun credente sia esemplare e assolutamente disciplinata per renderlo partecipe, attraverso la correzione, della Sua santità.

(Ebrei 12:8) Ma se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli.

Dio, con la correzione, vuole incrementare la Sua grazia che ci consente di diventare sempre di più a Sua immagine e somiglianza. Le afflizioni, le sofferenze e le correzioni portano frutto.

(Ebrei 12:11) È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recare gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.

Non siamo del mondo, e Dio corregge quelli che non sono del mondo. Giobbe non voleva accettare la correzione di Dio, ma in quella esperienza doveva riflettere sul perché Dio gli aveva mandato quella prova e cosa Dio voleva insegnargli. Anche noi, invece di affliggerci, dobbiamo assecondare la correzione di Dio perché siamo suoi collaboratori.

(Lamentazioni 3:33) poiché non è volentieri che egli umilia e affligge i figli dell'uomo.

Dio non vuole affliggerci, ma se c’è bisogno lo fa. Il genitore che ama il proprio figlio, lo corregge. Contrariamente, se non c’è disciplina, ne conseguirà un danno.

La correzione di Dio è una prova del Suo amore e quindi non dobbiamo disprezzarla. Quando Dio ci sta correggendo, dobbiamo chiedergli cosa vuole insegnarci. La correzione produce un frutto di pace e di giustizia in quelli che sono addestrati per mezzo della correzione. L’addestramento richiede un allenatore, e l’allenatore è Dio.

Come reagiamo quando Dio ci corregge? Possiamo accettarla con rassegnazione o autocommiserazione, o adirandoci, o con gratinane sapendo che Dio ci corregge per il nostro bene.

Una vita disciplinata richiede che accettiamo la correzione per avere un cammino in santificazione e degno della vocazione in Cristo Gesù e quindi essere pienamente nella volontà di Dio.

Dobbiamo seguire sempre Cristo e attingere le forze per accettare la correzione di Dio con allegrezza. La correzione è la prova dell’amore che Dio nutre per ciascuno di noi. La correzione biblica nutre, fortifica e aumenta la nostra fede. La fede ha bisogno di essere provata.

(I Pietro 1:6-7) Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell'oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.

Il crogiuolo è un recipiente utilizzato per separare l’oro dalle scorie e, allo stesso modo, le prove della fede devono essere un argomento di completa allegrezza.

Asaf (Salmo 73) osservava la prosperità degli empi e si domandava perché invano ha purificato il proprio cuore per vivere nell’afflizione. Dio non ci lascia mai nel labirinto del dubbio, e infatti Asaf riconoscerà il bene derivante dalla sua afflizione diventando un uomo migliore e maturo.

 

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