Non siamo soli
- by LDL
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02 settembre 2021
Lettura: testi vari
Nonostante le conquiste scientifiche, l’uomo non si sente al sicuro: ha paura della morte, del futuro e non ha una meta... ma si è evoluto. Dio, per i credenti, ha dei progetti meravigliosi. Una speranza vera di gioia di pace che va oltre la morte.
(Geremia 29:11) Poiché io conosco i pensieri che ho per voi, dice l'Eterno, pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza
(Matteo 28:20) Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente.
Dio, sin dalla genesi ha affermato che è buono che l’uomo non sia solo per non essere preda dello scoraggiamento.
I discepoli sulla strada di Emmaus si sentivano soli (Luca 24:13-27).
Elia espresse il desiderio di morire affermando di non valere più dei suoi padri (I Re 19:3-4).
Se ci sentiamo soli, Gesù vuole porre fine alla nostra solitudine e al nostro scoraggiamento.
(Giovanni 5:2-7) …L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno…
Se sei in difficoltà, nella malattia, Dio vuole porre fine alla tua solitudine.
(Marco 5:25-34) ... Ma Gesù le disse: Figliola, la tua fede ti ha salvata; va' in pace e sii guarita dal tuo male.
Negli evangeli troviamo anche una donna che aveva speso tutto i propri bene con i medici, e da ciò non ebbe alcun giovamento. Gesù mise fine alla malattia e alla sua solitudine. La donna ha agito con piena e totale fiducia in Dio.
Anche l’apostolo Paolo sperimentò dei momenti di solitudine (II Timoteo 4:16-17), ma altresì afferma che Dio lo ha assistito. Paolo non si è interessato di ciò che accadeva intorno a lui, ma era consapevole che Dio non lo aveva abbandonato.
Quando siamo nelle difficoltà, spesso rimaniamo soli e il diavolo cerca di schiacciarci invitandoci a gettare la spugna e mollare tutto. Possiamo sperimentare anche delle brutte situazioni nella nostra famiglia. Bisogna lottare perché la vita è una lotta. A volte è come essere in un ring in cui ci sentiamo messi alle corde, ma Dio che è il nostro allenatore, ci dice di resistere. Non dobbiamo cedere alle tentazioni, ma ricordarci che Dio è con noi.
Gesù stesso ha sperimentato la solitudine nel Getsemani. In quel momento sentiva tutti i peccati dell’umanità. Gesù restò in comunione ferma con il Padre. Ancora un po' e sentiremo suonare la tromba. Il credente nato di nuovo non sarà mai solo.
(Giovanni 14:1-2) Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi;
La solitudine a volte può essere buona quando l’uomo si trova di fronte al messaggio di salvezza. La parola di Dio dev’essere ascoltata, compresa ed accolta in un modo intimo e personale.
È buona quando il credente vuole conoscere di più Dio. Ogni credente è chiamato a rinvigorirsi in preghiera a Dio personalmente.
(Efesini 4:16) Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore.
La solitudine, per un credente, è fondamentale per la preghiera (Matteo 6:6; 14:23), ma se la solitudine della preghiera diventa un momento superficiale e affrettato, cessa ogni alito di vita perché la preghiera e il respiro dell’anima.
La solitudine in santa quiete è un bene anche quando siamo insieme agli altri per esaminarci ed individuare quegli aspetti della nostra vita che devono ancora morire per risorgere in novità di vita (I Corinzi 11:28).
Gesù può simpatizzare con l’uomo che si sente solo (Marco 15:34) per ch’Egli rimase solo sulla croce. Anche il Padre stesso lo abbandonò perché su Cristo gravava tutto il peccato dell’umanità. È per il sacrificio di Cristo che l’uomo non sarebbe rimasto più solo. Egli non ci ha lasciato orfani. Ancora un po’… un altro sforzo.
(Giovanni 14:26) ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto
Con questo brano termina la solitudine dell’uomo. Possiamo sentirci soli, ma nei fatti non lo siamo perché siamo figli di Dio. È qualcosa di straordinario. Non siamo soli.