La famiglia nel pensiero di Dio (II parte)
- by A. Belli
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31 ottobre 2021
Lettura: testi vari
Il quarto peccato è l'ipocrisia. Ci sono tanti esempi di uomini nella Bibbia che mostrano una bella faccia, ma poi si rivelano per quelli che sono (Dema, Imeneo, etc.).
(Romani 12:9) L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene.
(Giacomo 3:17) La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia.
(I Pietro 2:1) Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell'ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza
Come deve vivere un figlio di Dio in questo mondo? Con amore sincero e trasparente che va vissuto come prima cosa all’interno della famiglia. Un amore che non sia ipocrita e ci permette di abborrire il male. Non possiamo amare Dio e il peccato: uno esclude l’altro. La bibbia non ci parla solo del Dio che ama, ma anche del Dio che odia. Il significato di odio per Dio è la manifestazione della sua santità e non è in contraddizione con il Suo amore. L’ipocrisia è talmente sottile che addirittura Pietro ne fu vittima perché, per timore dei giudei, si comportò da ipocrita.
…io non so più chi ho a fianco. In quella famiglia c’è ipocrisia. L’ipocrisia viene fuori dopo anni di matrimonio. L’ipocrita si sa nascondere molto bene. Dobbiamo sbarazzarci e buttare nell’immondizia ogni cattiveria, frode, ipocrisia, invidia e maldicenza.
La prima problematica del peccato dell’ipocrisia è il pericolo derivante dai peccati nascosti. I peccati possono nascondersi molto bene nell’ipocrisia. Solo Dio sa quello che ho nel cuore, e solo Dio valuterà il mio servizio nella sua perfezione. Dio conosce i cuori, ma dai frutti possiamo capire tante cose. Un ipocrita, come stile di vita, non si può nascondere per sempre.
La seconda problematica derivante dall’ipocrisia è il senso di potenza.
La terza problematica derivante dall’ipocrisia è la seduzione e la corruzione del cuore.
Il quinto peccato è la pigrizia.
(Proverbi 15:19) La via del pigro è come una siepe di spine, ma il sentiero degli uomini retti è piano.
(Proverbi 6:9) Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato? Quando ti sveglierai dal tuo sonno?
(II Pietro 1:8) Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo.
La pigrizia è una via difficile e piena di spine. Le spine sono provocate dalla nostra carnalità e dobbiamo stare attenti quando parliamo di prova. La prova è un fattore esterno (lutto, o un attacco del prossimo), ma se sto passando una situazione per una scelta sbagliata di marito, di moglie o di figlio, è un altro discorso, e la conseguenza si paga in famiglia e nella chiesa. Acan prese l’interdetto e 36 Ebrei ci rimisero la vita.
La pigrizia spirituale mi porta a dormire spiritualmente. Fino a quando dormirai? Svegliati perché più andrai avanti così e più saranno dolori.
Il peccato di Davide, quando il suo esercito era in guerra e lui passeggiava sul terrazzo, fu proprio quello della pigrizia. Da Davide dobbiamo imparare il suo esempio di ravvedimento. Per il suo peccato Davide seppellì quattro figli.
Problematiche famigliari legate alla pigrizia sono la trascuratezza nell'educazione spirituale verso i figli, la trascuratezza sulla cura spirituale di coppia (letture bibliche insieme, tempo di preghiera), la trascuratezza nel servizio per il Signore nella chiesa locale.
Dio ci fa la diagnosi, ma ci da anche la soluzione. Qual è la vostra ambizione per i vostri figli? Quanto ci stiamo dedicando come genitori perché i nostri figli siano dei servi di Dio? Quanto della Parola di Dio che leggi rimane scolpita nel tuo cuore? Quanto siamo stolti nel provare invidia verso persone che ci superano spiritualmente?
Tanto sono fatto così. È la frase fatta per giustificare i peccati che creano delle situazioni pericolose.
La prima soluzione è perseguire il cammino dell'umiliazione. La benedizione di Dio non si ha con i sotterfugi (esempio di Giacobbe = ingannatore), ma dobbiamo riconoscere chi veramente siamo e solo da lì parte la cura del Signore.
(I Re 21:29) Hai visto come Acab si è umiliato davanti a me? Poiché egli si è umiliato davanti a me, io non farò venire la sciagura mentre egli è ancora vivo; ma manderò la sciagura sulla sua casa, durante la vita di suo figlio.
(II Cronache 7:14) se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese.
(II Cronache 34:27) Poiché il tuo cuore è stato toccato, poiché ti sei umiliato davanti a Dio, udendo le sue parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, poiché ti sei umiliato davanti a me e ti sei stracciate le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato, dice il SIGNORE.
(Giacomo 4:10) Umiliatevi davanti al Signore, ed egli v'innalzerà.
(I Pietro 5:6) Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi innalzi a suo tempo;
In tutti questi brani leggiamo la misericordia di Dio. Il primo passo per ottenerla è inginocchiarsi e riconoscersi come peccatori. Non ci sono giustificazioni per i nostri peccati davanti a Dio, quindi i peccati si devono riconoscere. La cura pastorale parte da chi vuole essere curato
Dio esaudisce gli umili. Il re Manasse si umiliò e Dio lo perdonò immediatamente.
Non è sufficiente riconoscersi colpevoli, ma bisogna ravvedersi.
(II Corinzi 7:9) ora mi rallegro, non perché siete stati rattristati, ma perché questa tristezza vi ha portati al ravvedimento; poiché siete stati rattristati secondo Dio, in modo che non aveste a ricevere alcun danno da noi.
(Apocalisse 2:5) Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima; altrimenti verrò presto da te e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi.
(Geremia 35:15) ho continuato a mandarvi ogni mattina tutti i miei servitori, i profeti, per dirvi: 'Convertitevi ciascuno dalla sua via malvagia; cambiate comportamento; non andate dietro ad altri dèi per servirli, e abiterete nel paese che ho dato a voi e ai vostri padri', ma voi non avete prestato orecchio, e non mi avete ubbidito.
La tristezza di Dio ci porta al ravvedimento. A volte necessitiamo di parole dure. Un credente può passare dei momenti di carnalità, ma non per sempre. La chiesa di Corinti aveva problemi, era divisa e tollerava diversi peccati, ma poi piangono, chiedono perdono a Dio e si sono ravveduti perché erano dei nati di nuovo, dei figli di Dio. La tristezza ha portato al ravvedimento. Senza ravvedimento non si ripristina la comunione con Dio.
La chiesa di Efeso in apocalisse aveva perso il primo amore, ovvero Gesù non era più al primo posto. Dio è esigente, e pretende che Lui è il chiodo fisso nel nostro cuore. Dio dev’essere al primo posto. Dio parla affinché ci ravvediamo. Senza la comunione con Dio non andiamo a nessuna parte.
Nella parabola del figlio prodigo non è il padre che va alla ricerca del figlio, ma lo aspetta a casa. Questa parabola è stata scritta per i credenti.
(Luca 15:19) non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi.
Dio mai ci dirà “tu non sei più mio figlio”. Anche se non posso meritare il perdono di Dio, Egli mi perdonerà lo stesso. Torniamo sui sentieri antichi. Dio ci parla affinché ci ravvediamo.
Molto spesso si riscontra da parte della famiglia che ha effettivo bisogno di cura pastorale, una chiusura insensata perché presi da vergogna per i problemi che devono affrontare. Bisogna invece chiedere immediatamente le preghiere da parte della Chiesa.