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Un virus letale

Un virus letale

by FDG
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30 ottobre 2022
Lettura: testi vari

(Luca 17:3-4) State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca, riprendilo; e se si ravvede, perdonalo. Se ha peccato contro di te sette volte al giorno, e sette volte torna da te e ti dice: "Mi pento", perdonalo».

Siamo chiamati a perdonare sempre. Il perdono dev’essere di cuore e non di facciata, altrimenti la nostra vita spirituale diventa sterile. Tante volte non siamo costanti nella preghiera, ma la causa più grande che non ci fa crescere, è la mancanza di perdono. Cristo è l’esempio per eccellenza di perdono. Tante volte abbiamo sentito parlare del perdono, ma abbiamo dimenticato ciò che abbiamo ascoltato. Siamo chiamati a rispondere all’invito di Dio: settanta volte sette.

Tre aspetti importanti da considerare: 1) il perdono è un atto volontario; 2) il perdono ci libera da una vera schiavitù; 3) per perdonare bisogna rimuovere tutti gli ostacoli che lo impediscono. La mancanza di perdono agisce come un virus letale ed è uno scandalo. Cristo è venuto dal cielo per libarci dalle catene del male e del peccato.

(Salmo 68:6) a quelli che sono soli Dio dà una famiglia, libera i prigionieri e dà loro prosperità; solo i ribelli risiedono in terra arida.

Oggi non siamo completamente liberi, perché ci sono altre catene che ci tengono schiavi. Non siamo più schiavi del peccato e della morte, ma imprigionati da diverse catene spirituali: l’incapacità e l’indisponibilità a perdonare. Lasciamo cadere le catene del male e camminiamo in libertà. Maldicenza, invidia e ipocrisia sono sentimenti negativi che dobbiamo bandire. Dio per perdonarmi ha dato la sua vita sulla croce.

(II Corinzi 3:17) Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c'è lo Spirito del Signore c'è libertà.

(Efesini 4:31-32) Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.

(Colossesi 3:8) Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, calunnia; e non vi escano di bocca parole oscene.

Il verbi deporre e togliere ci fanno comprendere che ira, collera, malignità, calunnia sono sentimenti negativi che nella nostra vita, non devono esserci. Sono come erbe infestanti da eliminare perché possono soggiogarci. Siamo chiamati, in un senso forte a sterminare completamente agendo con determinazione e violenza su questi sentimenti negativi.

Ira, avvilirsi, indignazione, malignità, calunnia, parole oscene… sono tutte cose che dobbiamo abbandonare. È come se facessero sviluppare un cancro spirituale nella nostra vita. È l’ora della liberazione. Se abbiamo fatto male a qualcuno, dobbiamo fare due cose: 1) andare a Dio con sincerità e chiedere perdono per il mio peccato; 2) andare dal mio fratello e chiedergli perdono. Il secondo passo è la parte più difficile perché fa male al proprio orgoglio e, nello stesso tempo, ci mette a disagio perché dobbiamo prestare il nostro fianco più debole.

(Salmo 32:3-5)  Finché ho taciuto, le mie ossa si consumavano tra i lamenti che facevo tutto il giorno. Poiché giorno e notte la tua mano si appesantiva su di me, il mio vigore inaridiva come per arsura d'estate. Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità. Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al SIGNORE», e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato

Mettere un pietra sopra, vuol dire ergere una barriera o un muro. Se vogliamo vivere una vera libertà dobbiamo confessare il nostro peccato. È l’unica via e non c’è alternativa. La grazia, la misericordia, la pietà, la compassione di Dio… sono tutte cose che abbiamo conosciuto come credenti. Il peccato va chiamato per nome e se abbiamo un debito rimane sempre tale. (Matteo 18:21-35).

Esercitarsi alla grazia significa andare da Dio, confessare il proprio peccato per essere pronti ad avere misericordia per il nostro prossimo. Dobbiamo perdonare il nostro prossimo liberamente, volontariamente e completamente. Sono chiamato a paerdonare il mio fratello esattamente come Dio ha fatto con me.

Cristo non solo ha ristabilito la comunione con me, ma ci ha presentato a Dio irreprensibili, senza macchia e peccato. Quando si perdona di cuore, si dimostra il vero amore di Dio che è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo.

Ezechia, re di Giuda, era malato e Dio gli disse che aveva poco tempo di vita. Ezechia pregò e Dio ascoltò la sua preghiera e aggiunse altri quindici anni ai suoi anni di vita.

(Isaia 38:17) Ecco, è per la mia pace che io ho avuto grande amarezza;ma tu, nel tuo amore, mi hai liberato dalla fossa della decomposizione, perché ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati.

Dio ci ha perdonato per sempre e definitivamente. Dio non guarda indietro, ma noi a volte lo facciamo. Il perdono è per sempre e non bisogna ritornare sul peccato commesso.

(Salmo 103:10-13) Egli non ci tratta secondo i nostri peccati, e non ci castiga in proporzione alle nostre colpe. Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così è grande la sua bontà verso quelli che lo temono. Come è lontano l'oriente dall'occidente, così ha egli allontanato da noi le nostre colpe. Come un padre è pietoso verso i suoi figli, così è pietoso il SIGNORE verso quelli che lo temono.

(Salmo 19) Siano gradite le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore in tua presenza, o SIGNORE, mia Rocca e mio redentore!

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