Non guardare il problema
- by MG
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29 dicembre 2022
Lettura: Luca 24:13-35
C’è bisogno di speranza. Si inizia l’anno con tanti presupposti facciamo dei progetti ma che non vengono attuati, e perdiamo la speranza.
(Luca 24:21) Noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele; invece, con tutto ciò, ecco il terzo giorno da quando sono accadute queste cose.
Questi discepoli che si recavano verso Emmaus, avevano perso la speranza. Nonostante fossero dei seguaci di Cristo, erano delusi. Capita anche a noi di iniziare qualcosa con entusiasmo, ma poi man mano le delusioni aumentano, e invece di restare nella presenza di Dio (fig. Gerusalemme), si torna indietro. La cosa bella è che se anche se ci allontaniamo da Dio, Egli non si allontana mai da noi. Nonostante i discepoli avevano perso la speranza, Gesù continuò a camminare con loro. Gesù fa delle domande, infatti leggiamo
(Luca 24:17;19-20) Egli domandò loro: «Di che discorrete fra di voi lungo il cammino?» Ed essi si fermarono tutti tristi… Egli disse loro: «Quali?» Essi gli risposero: «Il fatto di Gesù Nazareno, che era un profeta potente in opere e in parole davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e i nostri magistrati lo hanno fatto condannare a morte e lo hanno crocifisso.
Invece di essere delusi, dovremmo essere il popolo più gioioso per tutte le promesse che troviamo nella parola di Dio. La speranza che Gesù aveva fatto riguardo alla liberazione, era una promessa spirituale. Dio risponde anche nel suo silenzio, nei modi e nei tempi che non ci aspettiamo. Le sue vie non sono le nostre. Gesù infatti rispose:
(Luca 24:25) Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria?»
Quando i discepoli si avvicinarono verso la città di Emmaus Gesù voleva andare oltre (28). Dio vuole tastare il nostro grado di fede.
(Luca 24:30-31) Quando fu a tavola con loro prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro. Allora i loro occhi furono aperti e lo riconobbero; ma egli scomparve alla loro vista.
Dopo che i discepoli riconobbero Gesù, ritornarono a Gerusalemme. Anche noi dobbiamo tornare al nostro primo amore, a Cristo nella sua semplicità, perché perdiamo di vista i valori morali che Dio desidera da ciascuno di noi. I discepoli non persero tempo in quello stesso momento andarono ad incontrare gli altri discepoli.
(Giobbe 13:5) Ecco, mi uccida pure! Oh, continuerò a sperare. Soltanto, io difenderò in faccia a lui il mio comportamento!
Dio può fare della mia vita quello che vuole, e dobbiamo continuare a sperare perché ciò che Dio fa è per il mio bene.
(Salmo 119:49) Ricordati della parola data al tuo servo, con la quale mi hai fatto sperare.
Un tempo eravamo senza Dio e senza speranza, ma quella parola che abbiamo ricevuto un giorno nel nostro cuore, ci ha fatto sperare e dobbiamo continuare ad avere quella speranza. Tante volte ci focalizziamo sui problemi che acquisiscono per noi un valore grande.
(Lamentazione 3:21-22) Ecco ciò che voglio richiamare alla mente, ciò che mi fa sperare: è una grazia del SIGNORE che non siamo stati completamente distrutti; le sue compassioni infatti non sono esaurite;
Dobbiamo richiamare alla mente ciò che ci fa sperare. A volte non siamo propositivi, non ci cibiamo delle promesse che sono nella parola di Dio la quale ci dice che nel mondo avremo tribolazioni, ma ricordiamoci che Cristo ha vinto il mondo. Abbiamo sperimentato la bontà di Dio? Stiamo cercando il Signore?
(Osea 6:3) Conosciamo il SIGNORE, sforziamoci di conoscerlo! La sua venuta è certa, come quella dell'aurora; egli verrà a noi come la pioggia, come la pioggia di primavera che annaffia la terra».
(Salmo 25:5) Guidami nella tua verità e ammaestrami; poiché tu sei il Dio della mia salvezza; io spero in te ogni giorno.
Il salmista spera sempre nel Signore. La mia vita è nel palmo della mano di Dio ed Egli si prende cura di me.
(Salmo 38:15) In te spero, o SIGNORE; tu risponderai, o Signore, Dio mio!
Dio prima o poi adempie le sue promesse, perché la sua parola è sì e amen. Forse ci sono preghiere che facciamo da anni, ma il salmista sa che Dio risponderà alle sue preghiere.
(Salmo 27:14) Spera nel SIGNORE! Sii forte, il tuo cuore si rinfranchi; sì, spera nel SIGNORE!
In chi speriamo? Nelle nostre capacità? Nel nostro titolo di studio? Nella nostra società?
(Salmo 43:5) Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è il mio salvatore e il mio Dio.
Il Signore è il mio salvatore, anche se vivo una vita di problemi e di difficoltà. So che il mio futuro è di gloria perché regnerò con Dio. Questa è la nostra speranza.
(I Corinzi 13:7) soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
Siamo disposti a sopportare ogni cosa pur seguendo le vie che Dio ci ha tracciato? Non sono comode, ma non dimentichiamo ciò ch’eravamo, ciò che siamo, e ciò che saremo un giorno alla presenza di Dio. Non torniamo indietro, ma camminiamo di valore in valore perché abbiamo la speranza che un giorno incontreremo il Signore e ogni nostra lacrima sarà asciugata.
(I Timoteo 4:9-10) Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata (infatti per questo fatichiamo e combattiamo): abbiamo riposto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il Salvatore di tutti gli uomini, soprattutto dei credenti.
Dio ha uno scopo per ognuno di noi: quello di non farci perdere mai la speranza. Dobbiamo avere lo sguardo fisso su Cristo che è il capo e compitore della nostra fede. Se guardiamo il problema, perderemo la speranza e torneremo indietro.