L'ora di Dio
- by AR
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06 febbraio 2020
Lettura: I Giovanni 2:12-20
È un testo dell’apostolo Giovanni che probabilmente scrive alla chiesa di Efeso. È singolare di quanti richiami ci siano nella Bibbia a questa chiesa, ma oggi, la città di Efeso è solo un accozzaglia di rovine.
In questo testo c’è tutta la passione di Giovanni verso una chiesa che ama. È come se Giovanni, ormai in tarda età, volesse lasciare una sorta di testamento. Soffermiamoci su questa affermazione: ragazzi è l’ultima ora! Un passo ricco d’incoraggiamento e di realismo. L’intento di Giovanni è quello di arginare e di aiutare i credenti a non cadere nelle trappole. In questo contesto, Giovanni fa questa affermazione: nell’orologio di Dio, è scoccata un ora che si chiama ultima! Un cronometro con il conto alla rovescia che segna il tempo in cui Gesù tornerà e porrà fine a questa epoca. Siamo negli ultimi tempi. Un grande uomo di Dio ebbe ad affermare questo: “io sono risoluto a non fare nulla che non farei nell’ultima ora della mia vita”.
Se stessimo nell’ultima ora, di cosa ci preoccuperemmo? In primo piano verrebbero solo le cose che contano. Dobbiamo innanzitutto (nell’ora che non ve l’aspettate, senza preavviso) considerare tre cose:
Chi sei? I cristiani non sono superstiziosi e anche per noi c’è un conto alla rovescia perchè Dio conosce il giorno della nostra nascita e il giorno della nostra partenza. Il tempo che conta è quello che resta, e non quello che è trascorso. Giovanni si rivolge a tre tipi di cristiani: Bambini (figliuoli) (v. 12) Figlioli, vi scrivo perché i vostri peccati sono perdonati in virtù del suo nome. Giovani (v. 14b) Giovani, vi ho scritto perché siete forti, e la parola di Dio rimane in voi, e avete vinto il maligno. Padri (v. 13) Padri, vi scrivo perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Qui non si parla di età anagrafica, ma di età spirituale. Ognuno di noi ha un età anagrafica, ma il credente ha anche un età spirituale che è iniziata con la nuova nascita. La prima esperienza di essere Cristiani è il perdono di Dio. Questo è il senso di Giovanni nel rivolgersi a dei bambini. Crescendo si diventa giovani! I giovani hanno a che fare con la forza. Quando si è giovani spiritualmente, vuol dire che si è superata la fase dell’essere bambini, ovvero quella di aver sperimentato il perdono di Dio, per giungere alla nuova fase di essere spiritualmente forti! La parola di Dio rimane in voi! Essere giovani, Cristianamente parlando, vuol dire che la parola di Dio fa parte della tua stessa persona e, per questo motivo, sei forte. La parola di Dio è come una spada che ci fa vincere le battaglie spirituali. Se la parola di Dio dimora in noi, allora siamo forti (Giovanni 15:7). Crescendo si diventa padri e si arriva alla maturità di aver conosciuto Colui che è fin dal principio! È una conoscenza non solo personale, ma di stretta relaziona con Cristo. Posso essere quindi un bambino, un giovane, un padre… …o non essere niente nella fede, ma siamo nell’ultima ora.
Cosa stai facendo nell'ultima ora? (vv. 15-16) Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui. Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. Gesù ha detto che il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Mentre il cielo e la terra si preparano ad andarsene, tu che cosa stai facendo? Come impieghiamo il nostro tempo? Il mondo passa con la sua concupiscenza. Si parla di un pensiero, di una cultura, della superbia della vita… …di questo modello contro Dio. Non amate il mondo significa non amare la cultura che è contro Dio! Chi fa la volontà di Dio, rimane in Eterno (v.17). Siamo in questo mondo, ma non dobbiamo appartenergli.
Cosa hai? (20) Quanto a voi, avete ricevuto l'unzione dal Santo e tutti avete conoscenza. Cosa vuol dire? Tutti gli Ebrei comprendevano bene la parola unzione. L’unzione ha a che fare con un rito importantissimo dell’antico testamento. C’era una ricetta per un olio profumato che poteva essere utilizzato solo in circostanze particolari (l’unzione del sacerdote, di un re, di un profeta). L’olio è una figura della presenza dello Spirito Santo. Abbiamo ricevuto l’unzione dello Spirito Santo con la conversione. Non dobbiamo avere paura che nell’ultima ora ci sono tanti anticristi o dell’opera malvagia di satana, perché abbiamo lo Spirito Santo che ci fa conoscere ogni cosa. Il dono che Dio ci ha fatto è la guida dello Spirito. Avere questo dono di Dio è conoscere ogni cosa, avere uno spirito di forza, di amore e di autocontrollo. Conoscere ogni cosa non significa essere infallibili, ma avere nel nostro cuore e nella nostra vita una guida che ci da’ conoscenza in ogni cosa. Non rinunciamo a questa eredità (Giovanni 16:13) …quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire.
Dio ci avvisa di ciò che sta per succedere, non perché siamo uomini speciali o super spirituali, ma perché abbiamo lo Spirito Santo. Se non vogliamo essere confusi, lasciamo che lo Spirito Santo ci guidi in ogni cosa per non cadere nelle trappole del maligno. È l’ultima ora. Gesù disse: “Nell’ora che pensate, io tornerò”.