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Fai una pausa e pensa

Fai una pausa e pensa

by GP
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18 aprile 2021
Lettura: Salmo 46

Quante volte durante il giorno ti fermi e fai una pausa per pensare a quello che stai vivendo nel tuo quotidiano? Personalmente, io lo trovo molto difficile, ho sempre la tendenza a pensare a quello che farò nel prossimo futuro senza prestare attenzione al presente.

Viviamo in una cultura in cui fermarsi non è visto come qualcosa di molto importante, la società insegna che bisogna andare sempre di fretta e non bisogna perder tempo. Prendersi del tempo e fare una pausa è diventato qualcosa che si riserva quasi esclusivamente al periodo di vacanza dopo un anno di lavoro ed anche allora siamo troppo impegnati a fare qualcos’altro.

A volte Dio permette che accada un evento difficile o drammatico e questa pausa ci viene imposta e si totalmente è impreparati ad una tale circostanza.

La domanda che devo pormi è: Come devo reagire di fronte all’inaspettato? Il Salmo 46 è un invito a vedere ogni cosa nella giusta prospettiva:

Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà. Perciò non temiamo se la terra è sconvolta, se i monti si smuovono in mezzo al mare, se le sue acque rumoreggiano, schiumano e si gonfiano, facendo tremare i monti. [Selah]

C’è un fiume i cui ruscelli rallegrano la città di Dio, il luogo santo della dimora dell’Altissimo. Dio si trova in essa: non potrà vacillare. Dio la soccorrerà al primo chiarore del mattino. Le nazioni rumoreggiano, i regni vacillano; egli fa udire la sua voce, la terra si scioglie. Il Signore degli eserciti è con noi, il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. [Selah]

Venite, guardate le opere del Signore, egli fa sulla terra cose stupende. Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra; rompe gli archi, spezza le lance, brucia i carri da guerra. «Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio. Io sarò glorificato fra le nazioni, sarò glorificato sulla terra». Il Signore degli eserciti è con noi; il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. [Selah]

Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà. Perciò non temiamo se la terra è sconvolta, se i monti si smuovono in mezzo al mare, se le sue acque rumoreggiano, schiumano e si gonfiano, facendo tremare i monti. [Selah]

Quando vivi una situazione difficile e/o dolorosa devi pregare e correre con tutte la fede possibile che hai verso Dio e non lontano da Lui. Poiché c’è il rischio che ti crei il tuo rifugio in ciò che non è Dio, e quello che posso considerare un riparo sicuro dal dolore presto diventa una prigione.

Quando ho sofferto a causa del tumore in tanti momenti ho cercato rifugio nei medici, nelle loro abilità e nella scienza, questo per un po’ mi ha dato forza e speranza, ma quando ho visto intorno a me persone morire questo rifugio non mi è parso poi più così sicuro e forte ed ho capito che Dio solo può essere l’unico rifugio sicuro e forza nei momenti difficili.

Tutti abbiamo bisogno di un rifugio in cui trovare riparo, pace e forza dalla sofferenza dai problemi e dall’angoscia della vita, ma scegliere nel modo giusto in questi momenti cruciali è fondamentale, Dio non ci impone di ricercare in Lui il nostro rifugio ma ci invita a farlo.

Fai una pausa e pensa: In chi mi rifugio ogni giorno e nei momenti difficili? È Dio il mio unico rifugio e la mia forza, o lo sono il mio lavoro, il mio passatempo, i miei amici o famigliari?

Sii onesto con te stesso, e se ti ritrovi a rispondere positivamente ad una di queste domande, vuol dire che Dio non è Colui verso il quale stai correndo, ma lo è il dio che ti sei creato. Non disperare e scegli oggi ed ogni giorno di ricercare in Dio il tuo rifugio, abbandona il tuo dio e chiedi al Signore di perdonarti per essergli stato infedele, poi corri verso Dio, perché è sempre pronto ad accoglierti e proteggerti.

I versi 2 e 3 descrivono con il paragone di eventi naturali i problemi più grossi, quei problemi che affliggono il cuore talmente tanto, che portano grande dolore. Qual è la tua situazione sconvolgente? La tua paura? Il tuo dolore?

Nella vita ci possono essere prove, grandi situazioni che portano tanto dolore, che scombussolano tutto. Dio, in queste situazioni, è un rifugio sicuro.

C’è un fiume i cui ruscelli rallegrano la città di Dio, il luogo santo della dimora dell’Altissimo.

Dio si trova in essa: non potrà vacillare. Dio la soccorrerà al primo chiarore del mattino. Le nazioni rumoreggiano, i regni vacillano; egli fa udire la sua voce, la terra si scioglie. Il Signore degli eserciti è con noi, il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio.

[Selah]

Nella seconda sezione (vv. 4-7) troviamo una descrizione di chi resta fermo in Dio. Il salmista usa una simbologia molto chiara e molto bella, quella del fiume e della città di Dio. Vicino casa mia c’è un tratto di strada immerso nella natura dove scorre un piccolo ruscello, quando mi sento sopraffatto dalle circostanze o stressato, vado a fare una passeggiata in quei luoghi e riesco a rilassarmi, a pensare in modo più chiaro e parlare con Dio.

Nella descrizione dell’autore chi dimora nella presenza di Dio resta al sicuro, la sua fede non viene minacciata dalle situazioni difficili o dai problemi.

Dio soccorre il giusto al momento giusto. Dio permette che il giusto sia provato, ma anche che sia liberato, e come dopo la notte giunge sicuramente il mattino, così Dio sicuramente libererà coloro che confidano in Lui.

Nel versetto 7 ognuno di noi ci si può identificare perché è quello che stiamo vivendo nella situazione attuale. Tra guerre, pandemie, ed instabilità politiche tutto sembra a soqquadro ma Dio resta in controllo in queste situazioni ed al momento giusto al solo suono della sua voce tutto questo finirà.

La parola di Dio dice in Isaia 55:8-11:

(Isaia 55:8-11) Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie», dice il Signore. «Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri. Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata.

Dio resta in controllo degli eventi e dei tempi, a noi non è dato di capire ogni cosa, ma sappiamo che per mezzo della sua parola il Signore porta sempre a compimento quello per cui Lui l’ha mandata. Noi siamo chiamati a credere che Dio può sciogliere la situazione più difficile e disperata e quando fa udire la sua voce tutto si risolve.

Perché come è scritto al verso 7, il Signore degli eserciti è con noi, il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio, questo verso è così importante che viene citato nuovamente al verso 11. E la nostra certezza è che il Signore è con noi, anche se le circostanze sono difficili e senza speranza, sappiamo che possiamo contare sul Dio che è stato il rifugio di Giacobbe nel momento delle difficoltà e del pericolo, e che è anche il nostro Dio.

Se il salmista fa questa affermazione per ben due volte nel capitolo è perché vuole sottolineare chi è Colui che combatte per noi, come è stato un aiuto ed un rifugio per il popolo d’Israele quando ha dovuto attraversare il deserto, lo è anche per noi in modo perenne, di generazione in generazione e per tutti quelli che vanno a Lui.

Fai una pausa e pensa: La mia fede è salda in Dio quando la prova o il panico hanno il sopravvento? Credo che Dio mi soccorrerà al momento opportuno? Se la risposta a queste domande è negativa, è il momento di fermarti, pregare e credere che Dio può fare ben oltre di quello che immaginiamo o pensiamo, chiedi perdono a Dio per la tua attitudine infedele e prega di aumentare la tua fede e passa del tempo con Dio.

Venite, guardate le opere del Signore, egli fa sulla terra cose stupende. Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra; rompe gli archi, spezza le lance, brucia i carri da guerra. «Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio. Io sarò glorificato fra le nazioni, sarò glorificato sulla terra». Il Signore degli eserciti è con noi; il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. [Selah]

Quando affrontiamo delle difficoltà è facile restare concentrati su quello che ci accade. Siamo presi dallo sconforto ed abbiamo l’animo abbattuto, ma perché accade questo? Perché stiamo fissando lo sguardo solo su noi stessi.

Dio ci comanda più e più volte nella Bibbia cosa dobbiamo e possiamo fare per avere pace nonostante le svariate prove. Come ci ricorda il verso 8 dobbiamo guardare alle opere del Signore, quindi spostare lo sguardo da noi stessi a Dio, meditare sulle cose stupende che Egli fa sulla terra. Dobbiamo scegliere a cosa pensare. Dio è capace di far finire le guerre, e questo lo abbiamo visto tante volte, è in grado di fermare qualsiasi minaccia anche la più grande e tremenda.

Quindi se Dio è in grado di fare tutto questo solo una cosa ci resta da fare, come dice anche al verso 10: Fermarci e riconoscere chi è Dio, e riconoscere Dio significa molto di più di aver creduto che egli è Dio. Riconoscere chi è Dio significa avere una relazione intima con Lui, coltivare un rapporto di amicizia e di conoscenza, in modo costante.

Pensa alle relazioni che per te sono importanti, sai bene che queste per poter rimanere vive hanno bisogno di essere alimentate da un interesse ed uno sforzo costante, ci vuole impegno per mantenere un rapporto vivo, ci vuole spirito di sacrificio ed abnegazione.

Se questo è vero per le nostre relazioni umane, non lo diamo altrettanto scontato con Dio, infatti, troppo spesso gli dedichiamo soltanto una piccola parte della nostra giornata, una preghiera fugace, una lettura della Bibbia frettolosa e poi via a lavoro ed ai nostri piani. Questo accade perché non abbiamo capito quanto cruciale sia il tempo che investiamo nel conoscere non solo il carattere di Dio e la sua sovranità, ma anche la sua autorità sugli eventi.

Dio ci sta dicendo: <<hai dei problemi, dei dubbi, stai soffrendo? Vieni da me, fidati di me, passa del tempo e parla con me, perché voglio che tu sappia che ogni cosa di cui hai bisogno è dipendere da me, allora troverai pace perché comprenderai che io mi prendo cura di te>>.

Quindi fermati e riconosci che Dio, il nostro Dio è il Dio del cielo e della terra e che sarà glorificato fra le nazioni e sulla terra. Il Signore degli eserciti è per noi, combatte per noi, è il nostro Dio nel quale possiamo trovare rifugio. Siamo al sicuro nelle Sue mani e possiamo stare tranquilli.

Fai una pausa e pensa: Su cosa si concentrano i miei pensieri, sui miei problemi o su quello che Dio fa? Sono determinato a conoscere intimamente Dio?

Per favore sii onesto con te stesso, ed anche se queste domande mettono allo scoperto le tue mancanze, non abbatterti, non disperare, ma mettiti in movimento, vai a Dio in preghiera con un cuore desideroso di conoscerlo intimamente e vedrai e scoprirai che Dio è per te.

 

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