Un grande pericolo
- by FDG
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06 giugno 2021
Lettura: Galati 1:6-10
In questo testo vediamo lo stupore dell’apostolo Paolo riguardo ai credenti di Galati.
(Galati 1:6) Mi meraviglio che così presto voi passiate, da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo.
Nonostante l’evangelo che Paolo aveva annunziato alle chiese della Galazia, per mancanza di vigilanza e di fermezza, esse passarono ad un altro vangelo. I credenti infatti, senza aver riflettuto, hanno proceduto con celerità ad un cambiamento negativo.
La loro fede genuina fu cambiata. Per costruire infatti bisogna faticare, ma per demolire basta un attimo. I galati hanno demolito in poco tempo il loro fondamento della fede cristiana. Dalla fede basata sulla grazia, ad un altro evangelo, ovvero ad una dottrina umana.
È possibile rifiutare la grazia di Cristo? Si perché questo comporta l’essere sottomessi completamente alla persona di Cristo Gesù, a differenza della dottrina umana che inganna e delude l’uomo. Oggi ce ne sono tanti di altri “evangeli” (della prosperità, della vibrazione, della potenza, dei miracoli, etc.). Siamo invitati al discernimento e capire qual è il vero evangelo.
(Galati 1:7) Ché poi non c'è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo
I credenti avevano ricevuto dei suggerimenti esterni provenienti da satana. Quando ci si allontana dalla genuinità del vangelo, è perché si è pronti ad ascoltare ciò che altri dicono, facendosi coinvolgere, invece di ricercare la verità nella Parola di Dio.
Dobbiamo stare attenti a coloro che vogliono sovvertire l’evangelo di Cristo e che sono propagatori di dottrine che travisano le scritture. Questa è opera di satana.
(Atti 15:1) Alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli, dicendo: «Se voi non siete circoncisi secondo il rito di Mosè, non potete essere salvati».
Non c’è spazio all’ingenuità o all’ignoranza biblica. L’origine del vangelo viene in modo assoluto da Dio.
(Galati 1:11-12) Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunciato non è opera d'uomo; perché io stesso non l'ho ricevuto né l'ho imparato da un uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo.
L’origine del vangelo è da Dio e siamo chiamati ad ubbidire a Dio e ciò che la Sua Parola afferma, come sola e somma autorità.
(Galati 1:8) Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema.
Dobbiamo stare fermi per due motivi. Il primo è che la parola di Dio è stata scritta da Dio tramite uomini guidati dallo Spirito Santo. Sappiamo che benché l’apostolo Pietro abbia scritto due lettere, c’è stato un momento in cui l’apostolo Paolo lo dovette riprendere. Questo ci dimostra che lo stesso apostolo Pietro non aveva alcuna autorità.
(Galati 1:14) …mi distinguevo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri.
Il secondo motivo è di stare attenti alle rivelazioni degli angeli, i quali non possono darci alcuna garanzia intorno alla salvezza. L’apostolo paolo, per enfatizzare il pericolo di essere sovvertiti da false dottrine, lo afferma per due volte.
(Galati 1:9) Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema.
L’anatema significa letteralmente maledetto. L’illustrazione la troviamo in quei giudei che volevano uccidere l’apostolo Paolo.
(Atti 23:14) Si presentarono ai capi dei sacerdoti e agli anziani, e dissero: «Abbiamo fatto voto, scagliando l'anatema contro noi stessi, di non mangiare nulla finché non abbiamo ucciso Paolo.
L’anatema è una condanna forte che prevede la distruzione fisica. Tutto ciò che mette in ombra gloriosa di Cristo non merita alcuna attenuante. Dobbiamo stare fermi nella verità del vangelo.
L’apostolo Paolo ricercava il favore di Dio o quello degli uomini? Paolo stesso dirà:
(Galati 1:12) perché io stesso non l'ho ricevuto né l'ho imparato da un uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo.
O si riconosce l’indispensabilità della grazia o si è fuori strada. L’apostolo Paolo sulla strada di Damasco ha fatto la sua scelta: o restare fariseo o diventare un servo di Cristo.
Cosa vuoi che io faccia? Paolo comprese che in quel momento non potevano esserci più ambiguità nella sia vita e aveva compreso la lezione che gli era stata data da Cristo stesso.
Non si possono servire due padroni. Questo ci insegna che se volgiamo servire Cristo, non dobbiamo più piacere agli uomini. Paolo era un grande predicatore e sapeva benissimo che questo veniva da Dio e non da lui.