La fede vittoriosa
- by GR
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13 giugno 2021
Lettura: Daniele 3
La storia di questo brano la conosciamo bene, anche se potrebbe far deridere qualcuno. Troviamo confermata la potenza e l’aiuto che Dio dona ai suoi figliuoli. Ogni opera di Dio è per la Sua gloria.
(Daniele 3: 14-15) Nabucodonosor disse loro: «Sadrac, Mesac, Abed-Nego, è vero che non adorate i miei dèi e non vi inchinate davanti alla statua d'oro che io ho fatto erigere? Ora, appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di strumenti, siate pronti a inchinarvi per adorare la statua che io ho fatta; ma se non la adorerete, sarete immediatamente gettati in una fornace ardente; e quale Dio potrà liberarvi dalla mia mano?»
Sadrac, Mesac e Abed-Nego non si conformarono all’ordine del re Nabucodonosor.
(Daniele 1:7) il capo degli eunuchi diede loro altri nomi: a Daniele pose nome Baltazzar; ad Anania, Sadrac; a Misael, Mesac e ad Azaria Abed-Nego.
Il nome originale di questi figli dell’Iddio vivente e vero, venne mutato e il re Nabucodonosor assegnò loro un nome diverso: Anania (amato dal Signore) divenne Sadrac (illuminato dal dio sole), Misael (chi è come Dio?) a Mesac (chi è come una divinità?), Azaria (il Signore è il mio aiuto) a Abed-Nego (servo di nego).
Sadrac, Mesac e Abed-nego erano tre giovani che servivano Dio e che andarono contro l’ordine del re straniero. Essi sapevano, come Giudei, che dovevano adorare l’unico solo è vero Dio. Infatti non si lasciarono intimorire dall’ordine del re e dichiarando di non voler vivere secondo i canoni di un re straniero. Non si scompongono davanti alle accuse del popolo. Sono persone sicure perché erano a conoscevano le storie del popolo d’Israele e avevano quindi compreso la potenza di Dio. Erano persone salde e pazienti, e sono state perché liberate dall’intervento diretto di Dio.
(Daniele 3:16-17) Sadrac, Mesac e Abed-Nego risposero al re: «O Nabucodonosor, noi non abbiamo bisogno di darti risposta su questo punto. Ma il nostro Dio, che noi serviamo, ha il potere di salvarci e ci libererà dal fuoco della fornace ardente e dalla tua mano, o re.
Nabucodonosor, quando si avvicino all’imbocco della fornace, vide quattro persone anziché tre. In mezzo ai tre amici di Daniele vi era l’angelo del Signore che le ha liberate.
(Daniele 3:25) «Eppure», disse ancora il re, «io vedo quattro uomini, sciolti, che camminano in mezzo al fuoco, senza avere sofferto nessun danno; e l'aspetto del quarto è simile a quello di un figlio degli dèi».
Il risultato è che attraverso questo prova, Dio ha tratto la sua gloria, dimostrando a Nabucodonosor che Egli è l’unico vero Dio, che ama i suoi figli, e li libera dall’avversità, e nel momento della difficoltà va loro in aiuto.
Dobbiamo servire Dio con dedizione, timore e fedeltà. Un servitore fedele non teme le sfide del mondo. Dio premia la nostra fedeltà rendendoci vittoriosi.
Nabucodonosor voleva cambiare la vera identità dei, ma l’identità dei figli di Dio non può essere cambiata, perché ci è stata data da Dio. Siamo figli di Dio per la sua grazia e non per i nostri meriti. Dio ci ha amati, Dio è potente ed Egli è il nostro aiuto.
Anania, Misael e Azaria non si sono piegati agli ordini di Nabucodonosor dimostrando di avere fede e pazienza, e il risultato di questo fu la loro vittoria.
Anche noi dobbiamo avere sempre fiducia in Dio, essere pazienti ed essere certi che Dio ci libererà da ogni insidia. Guai chi si mette contro Dio. Dio è potente ed Egli è il nostro aiuto.