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Conoscere il nemico (I parte)

Conoscere il nemico (I parte)

by SP
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17 giugno 2021
Lettura: Genesi 3:1-19

Ogni esercito che si rispetti, per espletare al meglio le proprie funzioni e condurre a termine con successo le sue missioni, deve conoscere bene il proprio nemico. Come esercito del cielo e fedeli soldati di Cristo, dobbiamo conoscere bene i nostri nemici che come sappiamo sono principalmente tre: la carne, Satana e il mondo.

Sono tutti e tre temibili avversari, ma dobbiamo ammettere che uno di loro può stimolare la nostra carne e tiene sotto controllo il mondo, ovvero Satana.

(II Corinzi 2:11) affinché non siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo le sue macchinazioni.

L’apostolo Paolo ci ricorda di non ignorare le macchinazioni di Satana. Egli agisce nei modi più disparati, ma dobbiamo ammettere che l’arma più devastante utilizzata è l’attacco psicologico. Essa da sempre ha creato problemi ai più grandi uomini di Dio della storia biblica.

Tre situazioni in particolare hanno destato la mia attenzione e su quelle rifletteremo. Leggiamo i seguenti brani: Genesi 3:1-19; 2, Samuele 24:1-9 con il suo parallelo di I Cronache 21:1 e Matteo 4:1-11 con il suo parallelo Luca 4:1-13.

Nel testo di Genesi 3:1-19, Satana si presenta sotto forma di serpente. Questo significa che spesso il diavolo si presenta sotto mentite spoglie, non palesemente. Dobbiamo fare molta attenzione e discernere tutto ciò che si presenta nella nostra vita senza essere superficiali.

(I Tessalonicesi 5:21) esaminate ogni cosa e ritenete il bene.

Satana è astuto. L’astuzia in sé non è una caratteristica negativa, ma se viene posta al servizio del male diventa devastante. Come credenti, Dio ci invita a sviluppare accorgimento e non malizia come ci ricorda il libro dei Proverbi al capitolo primo.

Satana intrattiene un dialogo con la donna. Potremmo pensare che il primo errore che la donna compie in questo caso è intrattenere questo dialogo. Non possiamo pensare di poter sconfiggere un nemico più forte di noi, dobbiamo evitarlo a prescindere, però, in tal caso, la donna intrattiene il dialogo a motivo della sua innocenza, quindi non avrebbe potuto evitare questa situazione.

Questo significa che Eva non ha potuto evitare la tentazione, ma oggi potremmo evitarla, dato che conosciamo la differenza tra il bene e il male? Non vi è alcuna garanzia nella Bibbia per poter evitare totalmente la tentazione, anche se è scritto

(I Corinzi 10:13) Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.

Qualcuno ha detto: “Non possiamo impedire agli uccelli di volare sul nostro capo, ma possiamo impedir loro di costruirsi il nido”. Certamente la preghiera è un’arma potente che potrebbe impedire l’ingresso alla tentazione, Gesù infatti, invitò i discepoli a pregare per non entrare in tentazione (Luca 22:40).

Altra cosa importante: non dobbiamo cercare di combattere nella tentazione, ma occorre fuggire. (vedi esempio di Giuseppe con Potifar). Un uomo di Dio disse: “Qual è la soluzione migliore per un gladiatore di sconfiggere una tigre o un leone nell’arena? Sicuramente trovarsi all’esterno di essa”.

Satana solleva un dubbio nella donna, creandogli un disagio. Nel momento che qualcuno solleva un dubbio dentro di noi, le nostre certezze in merito a ciò che crediamo iniziano a vacillare. Satana face una domanda alla donna che la indusse a credere che loro non erano completamente liberi. La risposta della donna denota che il dubbio insinuato dal diavolo comincia a far breccia, infatti essa evidenzia solo la parte negativa dell’ordine di Dio.

Satana nega quello che Dio aveva detto con una menzogna, mette Dio in cattiva luce e dipinge una nuova “verità” più allettante. Satana offre alla donna un quadro apparentemente più completo: era vero che avrebbero ottenuto la conoscenza del bene e del male, ma non era assolutamente vero che mangiando il frutto non sarebbero morti e sarebbero diventati come Dio.

Dio sapeva che quella conoscenza avrebbe portato guai nella loro vita: morte, vergogna, paura, dolore, separazione, fatica, sudore, disperazione.

Concludendo possiamo affermare che Satana attacca l’opera di Dio, e per il ruolo che Dio aveva dato all’uomo nella sua opera, l’attacco di satana doveva convergere sull’uomo, producendo in tal modo caos e morte.

Satana tende ad evidenziare il malessere dell’uomo, ad accendere i suoi istinti e a dipingere Dio per quello che non è in modo tale da mettere l’uomo contro di Lui. Inoltre, egli è bugiardo, spietato, astuto e malvagio e non ha alcun interesse per gli uomini, anzi odia tutto ciò che Dio ha creato.

Le soluzioni per vincere questo tipo di tentazione sono: riconoscere la tentazione, fuggire la tentazione e non combatterla, avere chiari i principi divini nella mente e nel cuore, avere chiara la natura di Dio e infine avere comunione con Dio.

Il lavoro maggiore da fare è nella nostra mente. Occorre impedire che Satana giunga al punto da stimolare i nostri istinti e portarci a credere alle sue menzogne.

 

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