22 luglio 2021
Lettura: II Corinzi 12:7-9

Un missionario diretto in Indonesia per predicare il vangelo, si trovò a parlare con uno stregone. Lo stregone lo invitò a battersi con lui, ma il missionario di sedette di fronte allo stregone affermando che sarebbe stato Dio a combattere per lui. E fu così. E in quel momento predicò il vangelo.

È un esempio che ci riporta alla chiesa primitiva in cui credenti parlavano del vangelo, e Gesù dava potenza a questi discepoli. La potenza di Dio continua ad essere il mezzo per portare gloria a Dio.

Il problema di oggi è legato probabilmente alla cultura in cui viviamo. Il mondo ci dice che possiamo raggiungere qualunque obiettivo. Non ci sarebbe niente di male, ma il pericolo di questo modo di pensare è credere che tutto ciò che facciamo è per la nostra forza. La Parola di Dio afferma che la potenza si dimostra nella debolezza. L’evangelo c’invita a morire a noi stessi perché Dio ci pone di fronte alla nostra incapacità.

(Giovanni 15:5) Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla.

Per un credente è sbagliato affermare che tutte le sue vittorie siano per merito suo. Il vangelo ha dei valori contrastanti con quelli del mondo perché ci obbliga a tenere in grande considerazione Dio. Dio invita l’uomo a mostrare la propria incapacità nel senso di avere un sentimento umile. Intanto Dio mostra il suo aiuto donandoci ciò di cui abbiamo bisogno.

(II Corinzi 7:9) ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.

Quando Dio disse a Giosuè di attaccare la città di Gerico, gli presenta il suo piano di battaglia che troviamo dettagliato in Giosuè capitolo sei: Suonare di fronte a delle mura per farle crollare!!! Dio stava preparando un piano per far si che Israele avesse la consapevolezza che ciò che Dio realizzava era per merito suo. Un popolo sbalordito nel vedere la potenza di Dio all’opera.

Anche nel libro degli Atti vediamo la potenza di Dio.

(Atti 1:14) Tutti questi perseveravano concordi nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui.

Siamo una bella chiesa e abbiamo tanti doni e talenti. Non ha importanza quante risorse possiamo avere come chiesa, ma al di fuori della potenza dello Spirito Santo, non potremo fare niente. Dobbiamo ricerca tutti questa potenza: spogliarci dell’io personale.

Nel XIX secolo, Georg Müller e sua moglie fondarono a Bristol un orfanotrofio, che per molti bambini provenienti da famiglie indigenti divenne l'unica possibilità di sopravvivenza. Gli ospiti della struttura aumentavano di giorno in giorno. Senza alcun sussidio statale, bisognava nutrire, istruire e dare una formazione professionale a duemila orfani: un compito impossibile da assolvere con le sole forze umane. Ma Georg Müller riponeva la sua fiducia in Dio. In un’occasione, il suo orfanotrofio aveva esaurito il cibo per più di 1.000 orfani, la disperazione aveva raggiunto tutti i funzionari, ma Müller disse: Non chiedo nulla all'uomo, la mia alleanza è con Dio. Entrò nella sua stanza e pregò al Padre degli orfani, Signore sta finendo il pane nel nome di Gesù Amen, pochi minuti dopo, diversi carri con il pane di fermarono vicino alla porta dell'orfanotrofio e l'uomo che guidava il carro disse: signor Müller siamo andati a consegnare questi pani alla famiglia reale al castello, ma hanno detto che i pani erano troppo cotti, e per non buttarli abbiamo deciso di donarli all'orfanotrofio. Ma Müller disse: Non sono i pani che hanno superato il limite di cottura, ma Dio che ha risposto alla nostra preghiera e ha avuto pietà di noi ".

Muller fu un uomo determinato per far sì che tutto ciò che fece era per l’esaltazione della gloria di Dio.

Non accontentiamoci di una vita piatta. Dio è onnipotente e quindi usiamo la Sua potenza. Dobbiamo chiedere giorno e notte, dinanzi al Padre, di illuminarci e darci la saggezza per cogliere l’opportunità di usare la sua potenza.

Siamo stati riscattati per un proposito più grande: rendere gloria a Dio anziché a noi stessi.