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Oltre le apparenze

Oltre le apparenze

by AR
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25 luglio 2021
Lettura: Luca 17:22-32

C’è un personaggio dell’antico testamento, che Gesù prende, per specificare che tipo di generazione ci sarà quando manifesterà il suo ritorno. Che tipo di società ci sarà quando Gesù apparirà come un lampo? Noè è un personaggio antidiluviano, mentre Lot segue il diluvio. Ai tempi di Lot, la società era concentrata tutta sul godimento e sul commercio (28): si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si costruiva. Ai tempi di Noè c’era anche il matrimonio (si prendeva moglie, si andava a marito), ai tempi di Lot, Gesù non enfatizza questo particolare.

Gesù dice “come ai giorni di Lot”, e sottolinea di ricordarci anche della moglie di Lot (32).

Lot è un personaggio molto interessante perché ci presenta quello che possiamo imparare dalla sua vita per trarre dalle sue esperienze degli insegnamenti e degli avvertimenti.

Lot era il nipote di Abramo. Suo padre, Aran, morì giovane e quindi Tera, suo nonno, lo prese in casa sua. Poi venne adottato da Abramo. Lot era quindi membro di una famiglia molto importante che viveva nella città di Ur dei Caldei (Irak) che era una città ai tempi molto progredita e idolatra.

Da quella società idolatra, Dio chiama fuori la famiglia di Tera (Genesi 11:31) per andare nella terra di Canaan. Qui c’è da fare una precisione: l’obiettivo della famiglia di Tera era di andare nella terra di Canaan, ma poi in effetti si recarono a Caran (attuale Harran). Tera, rimase e morì a Caran. Alla morte di Tera Dio chiama Abramo e gli disse:

(Genesi 12:1-3) «Va' via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va' nel paese che io ti mostrerò; io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione. Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra».

Abramo partì senza sapere dove doveva andare e con Lui partì anche Lot (Genesi 12:4). Abramo porta con se Lot in tutte le sue avventure di fede. Da quella che potremmo definire una disgrazia di Lot per aver perso il proprio padre in età giovane, nasce l’opportunità di stare con Abramo, l’uomo che è chiamato amico di Dio, di stare in una famiglia dove c’è la fede nel vero Dio, e di godere della benedizione di Dio che stava sopra la famiglia di Abramo.

Lot rappresenta tutti quelli che hanno il privilegio di crescere in una famiglia di credenti e delle benedizioni nella quale si trovano. Lot godeva di questa benedizione, ma in realtà non l’apprezzava.

Abramo, quando si reca a Canaan viene benedetto materialmente (bestiame, argento e oro) e anche Lot viene benedetto alla stessa maniera. Le mandrie di animali divengono talmente numerose che le risorse che c’erano per nutrire tutto questo bestiame era insufficiente. Quindi i pastori di Lot cominciarono a litigare con quelli di Abramo (Genesi 13:5-7)

A questo punto, Abramo disse a Lot:

(Genesi 13:8-9) «Ti prego, non ci sia discordia tra me e te, né tra i miei pastori e i tuoi pastori, perché siamo fratelli! Tutto il paese non sta forse davanti a te? Ti prego, sepàrati da me! Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra».

Abramo previene il problema. È disposto a rinunciare a tutti i suoi diritti (era lui il capostipide) e subire anche qualche danno. Qui iniziano le scelte di Lot.

(Genesi 13:10-13) Lot alzò gli occhi e vide l'intera pianura del Giordano. Prima che il SIGNORE avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta irrigata fino a Soar, come il giardino del SIGNORE, come il paese d'Egitto. Lot scelse per sé tutta la pianura del Giordano e partì andando verso oriente. Così si separarono l'uno dall'altro. Abramo si stabilì nel paese di Canaan, Lot abitò nelle città della pianura e andò piantando le sue tende fino a Sodoma. Gli abitanti di Sodoma erano perversi e grandi peccatori contro il SIGNORE.

Lot aveva di fronte a se una vista meravigliosa, ma qui vi erano gli abitanti di Sodoma che erano i campioni della perversione.

(Proverbi 16:25) C'è una via che all'uomo sembra diritta, ma finisce con il condurre alla morte.

A Lot sembrava una scelta giusta, ma non si rivelò tale questa scelta. Lot era considerato un uomo giusto, ma che fa delle scelte sbagliate. Non è sufficiente essere giusti, ma dobbiamo imparare a fare anche le scelte giuste.

La prima scelta che fa Lot è in base alle apparenze. In realtà Lot avrebbe potuto dire ad Abramo di restare con lui, trovare un accordo e rinunciare a qualche pecora. Avrebbe potuto farlo? Chi gliele avrebbe impedito? Lot non è interessato a restare con Abramo, ma pensa che al di fuori della famiglia di Abramo trova un'altra benedizione e che fosse stato meglio. Sceglie una prosperità apparente senza considerare che in quella direzione c’era la malvagità conosciuta di quella popolazione.

Questa scelta condizionerà tutta la sua vita. Sodoma rappresenta quando di peggio c’è su questa terra o, parafrasando, rappresenta il mondo inteso come sistema che è contro Dio.

Lot lascia Abramo e comincia un cammino inverso piantando le sue tende fino a Sodoma per poi, tappa dopo tappa, alla fine ci compra anche una casa a Sodoma. Lot, uscito da Ur dei Caldei, in un cammino di fede con Abramo, si separa e si ritrova dentro Sodoma. Dobbiamo stare attenti. Il primo inganno del diavolo è proprio questo: farci fare delle scelte basandosi sulle apparenze.

La scelta di Lot è imprudente e presuntuosa perché pur avendo fatto un esperienza con Dio pensa di mantenersi puro anche in mezzo ai sodomiti. Lot si è sopravvalutato.

Lot con questa sua scelta perde la serenità e la pace. (II Pietro 2:7) …e se salvò il giusto Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati.

Lot con questa sua scelta perde la liberà perché diventa schiavo (Genesi 14). Avvenne che alcuni re si mossero in guerra contro altri re (tra cui quello di Sodoma) e vinsero… (v 11-12) …I vincitori presero tutte le ricchezze di Sodoma e di Gomorra, tutti i loro viveri e se ne andarono. Andandosene presero anche Lot, figlio del fratello di Abramo, con i suoi beni: Lot abitava infatti a Sodoma.

Abramo venne informato, armò i suoi servi (v.16) …Recuperò così tutti i beni e ricondusse pure Lot suo fratello, con i suoi beni, e anche le donne e il popolo.

Lot avevo perso tutto, la sua libertà, ma Abramo lo libera e lo riporta a casa. A Lot non è mancata l’occasione giusta per ritornare con Abramo. Questa brutta avventura è servita a convertire Lot dal suo sviamento? Lot torna a Sodoma.

Dio da delle opportunità ai “vari” Lot.

Qualche anno dopo, a Sodoma, Dio manda degli angeli per giudicarla (Genesi 18:20). In Genesi 18 troviamo l’intercessione che fa Abramo in favore di Sodoma… Farai dunque perire il giusto insieme con l'empio? Forse ci sono cinquanta giusti nella città; davvero farai perire anche quelli? Non perdonerai a quel luogo per amore dei cinquanta giusti che vi sono?

Cinquanta giusti non c’erano. Neanche 45, neanche 40, neanche 30, neanche 20, neanche 10. Questi angeli, in forma umana, come Lot li vede arrivare, si preoccupa subito di accoglierli in casa propria per proteggerli dagli scellerati che vivevano in quella città. Tutta la popolazione di Sodoma circonda la casa di Lot e lo chiamarono dicendo:

(Genesi 19:5) «Dove sono quegli uomini che sono venuti da te questa notte? Falli uscire, perché vogliamo abusare di loro».

Comincia una trattativa tra Lot e gli abitanti di Sodoma. Lot voleva dare le sue proprie figlie, che non avevano conosciuto uomo, come oggetto di abuso, ma gli uomini che erano in casa ospiti di Lot, colpirono la città di cecità, e poi lo invitarono ad uscire da quel luogo (insieme ai generi, figli e figlie) perché di lì a poco avrebbero distrutto quella città.

(Genesi 19:15) Quando l'alba cominciò ad apparire, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: «Àlzati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, perché tu non perisca nel castigo di questa città». Ma egli indugiava; e quegli uomini presero per la mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perché il SIGNORE lo voleva risparmiare; lo portarono via, e lo misero fuori della città.

Questo ci colpisce. Lot pur essendo un uomo giusto, non riesce a staccarsi da quel posto. Notiamo quanta presa può fare sul cuore di un credente il posto sbagliato.

(Genesi 19:17) Dopo averli fatti uscire, uno di quegli uomini disse: «Metti la tua vita al sicuro: non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; cerca scampo sul monte, altrimenti perirai!»

Gli angeli lo presero con la forza per salvargli la vita. Lot uscì da Sodoma solo con il vestito che aveva addosso.

Oggi al posto di Sodoma c’è la depressione del mar morto. 700 m sotto il livello del mare in cui non c’è alcuna forma di vita.

Lot aveva perso tutto. Uscì da Sodoma solo con il vestito che indossava e si ritrovò ad abitare in una caverna con le sole due figlie che poi gli fecero perdere anche la sua dignità. Lot perde tutto perché ha lasciato la casa del padre pensando di fare la scelta giusta.

Dio ci vuole nella sua grazia e nella sua benedizione, ma dobbiamo stare attenti a fare le scelte giuste.

Ricordatevi della moglie di Lot. Lot rimane come un esempio: di prendere la giusta decisione, di apprezzare la grazia di Dio, di non fare scelte avventate e di chiedere a Dio di guidarci nelle nostre scelte e di farci vedere al di là delle apparenze.

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