Il giogo non è pesante
- by Donato Santamaria
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08 agosto 2021
Lettura: Matteo 11:28-30
Quante volte non si riesce a respirare. Tante volte non dipende dalla mancanza di ossigeno, ma da un peso che abbiamo sul nostro cuore e sul corpo. Gesù rivolge un appello universale che a tutti:
(Matteo 11:28-30) Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».
A chi è rivolto questo appello? A tuti coloro che si sentono affaticati e oppressi. Ovvero a chi ha un peso sulle spalle che non gli consente di alzarsi (Luca 11).
Quali sono questi pesi che non ci fanno respirare? È quando siamo oppressi dal peccato. È la condizione di chi vive nel peccato, e anche come figli di Dio possiamo vivere una situazione di peccato. O una mancanza di pace. Possono esserci periodi nella vita in cu può succederci di tutto e ci chiediamo perché? Questo ci opprime (Giobbe 3:26). O quando vogliamo prendere delle scorciatoie che vogliono portarci lontano da Dio (Matteo 6:33).
C’è una risposta alle nostre difficoltà.
Cose offre Gesù? Egli dice: Io vi darò riposo. Il riposo di Cristo consiste nel mettere in pratica ciò che Egli ci dice di fare. È un riposo che è la risposta al fatto di essere affaticati e oppressi. Il riposo è il fatto che il nostro peccato non sarà più ricordato. Ancora oggi, a chi è lontano da Cristo, è data la possibilità di entrare in questo riposo (Romani 8:1). È come sentire le parole di un giudice che ci assolve da una condanna.
(I Pietro 1:8) Benché non l'abbiate visto, voi lo amate; credendo in lui, benché ora non lo vediate, voi esultate di gioia ineffabile e gloriosa.
(Galati 5:22) Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo
Oltre all’amore c’è la pace, la gioia, la pace…
Che cosa si aspetta il Signore Gesù?
Venite a me. È necessario andare dal Signore Gesù! È il primo passo. In questo momento sta parlando il Gesù mansueto e umile di cuore che fa questo invito “venite a me”.
Il secondo passo è prendere il gioco. Il gioco non è pesante e ci permette di camminare in una certa direzione. A volte camminare con gli altri ci sembra pesante.
Il terzo passo è imparare da Gesù. Dobbiamo prendere questo gioco.
(Luca 6:46) Perché mi chiamate: "Signore, Signore!" e non fate quello che dico?
A volte siamo ottusi e orgogliosi e ciò ci impedisce di alzarci ed andare al Signore Gesù. Se ci manca il fiato, andiamo a Cristo. Lui ci darà di respirare bene. Il gioco non è pesante!
(I Giovanni 5:3) Perché questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Ricordiamoci che Gesù è sempre lo stesso e possiamo andare da lui e scaricare i nostri pesi.
(Filippesi 4:13) Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.
Siamo partiti da quelli che non riuscivano a respirare bene, e l’apostolo Paolo afferma che può fare ogni cosa in Gesù. La promessa è di trovare riposo alle anime nostre. Ci fidiamo che Gesù è fedele?
(Ebrei 12:1-2) Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio.
Deponiamo ogni peso. Chi corre, corre senza peso. Corriamo con perseveranza la gara, fissando lo sguardo su di lui.