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La vita nella chiesa

La vita nella chiesa

by PR
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09 settembre 2021
Lettura: I Corinzi 3:9-17

Come dobbiamo vivere, servire e collaborare nell’opera di Dio? Dio ha un piano per ciascuno di noi. Il mondo pensa di poter vivere a suo piacimento, e anche tanti credenti pensano la stessa cosa.

Dio vuole portare a compimento la sua opera nella nostra vita e nella chiesa. La chiesa non è un organismo superato. Dio ha scelto la chiesa per raggiungere il suo obiettivo: il messaggio della grazia di Dio. Noi, come figli di Dio, abbiamo un importante messaggio e cammino da compiere secondo il modello di vita di Cristo.

L’apostolo Paolo paragona la chiesa ad un edificio in cui tante persone sono coinvolte nella costruzione. Si lavora, ma ci sono anche i frutti nel vedere un ottimo lavoro.

Essere dei collaboratori ci lascia intendere la logica di come essere coinvolti nella vita di chiesa e quindi nell’opera di Dio. Dobbiamo essere collaboratori (deriva dal greco sinergia). La sinergia è l’azione di due o più elementi per produrre qualcosa che singolarmente non riuscirebbero a farla.

Collaboriamo insieme per colui che ci ha assoldato: la persona di Cristo. Paolo aveva il compito di piantare, altri quello di annaffiare… qualsiasi lavoro possiamo fare, quello che fa crescere è solo Dio. Egli è l’autore, e il merito del risultato va solo a Lui.

(I Pietro 2:5) anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo

Nel brano letto possiamo evidenziare tre cose.

(I Corinzi 3:10) Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra

C’è un solo fondamento. È una linea guida da cui non si può uscire. I Corinti avevano sostituito il fondamento di Cristo con la loro sapienza umana. Tante chiese hanno sostituito il vero fondamento che è Cristo. Quello di Parolo è un vero è proprio rimprovero. Tutti i sistemi che possiamo usare nelle nostre vite, devono essere secondo la Parola di Dio. L’apostolo Paolo, pur essendo un esperto architetto nel fondare le chiese, ha posto il fondamento secondo la grazia che gli è stata donata.

Il nostro rapporto di collaborazione. Non dobbiamo lavare in maniera autonoma, ma insieme agli altri. Non è la quantità del servizio che conta ed è inutile collaborare con un sentimento di concorrenza, ma si tratta di vedere se ogni cosa è in armonia con il progetto divino.

Paolo fa due avvertimenti… ciascuno badi a come vi costruisce sopra e… nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù.

Ci sono diversi modi di lavorare nella chiesa.

(I Corinzi 3:12) Ora, se uno costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia…

Possiamo investire in cosa a cui teniamo (oro, argento, pietre di valore) o fare delle cose tanto per fare (legno, fieno e paglia).

Non si può lavorare per Dio fiaccamente. Quale materiale stiamo utilizzando nella chiesa? Dobbiamo chiederci cosa stiamo dando a Dio. Come stiamo collaborando?

Arriverà il punto in cui la costruzione sarà esaminata con il fuoco che proverà l’opera di ciascuno di noi. Come reagiranno i nostri “materiali” che abbiamo investite? L’opera di ciascuno di noi sarà evidente. Dio valorizzerà o brucerà la nostra opera.

Il premio di cui si parla non è la salvezza, ma Paolo fa riferimento al tribunale di Cristo. Non si tratta del fuoco purificante di Dante nella divina commedia, ma di un fuoco che brucerà solo nel momento in cui compariremo davanti al tribunale di Cristo, e riguarderà tutti i credenti. La salvezza dell’anima non avverrà attraverso il fuoco.

(I Corinzi 3:14-15) Se l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.

Il percorso di Cristo inizia con la nuova nascita. L’immagine che vuole dare Paolo è quella di un edificio che brucia perché è stato realizzato con materiali di scarso valore.

(I Corinzi 3:16-17) Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi

Paolo vuole far risvegliare i credenti dal sonno perché essi sono il tempio santo di Dio. Paolo sta dicendo di non contaminare la propria vita con un servizio che non onora di Dio.

Non è il fare il “tante” cose, ma conta la qualità. Tante volte che ci troviamo a fare tante cose, ma bisogna fermarsi.

Dio promette una ricompensa. Non si lavora per niente. Il fondamento di Cristo è fondamentale. Dobbiamo lavorare nella chiesa, senza fare a gara o farsi degli screzi. Dobbiamo spendere la nostra vita in materiali che durano.

 

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