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Tre linee guida per il credente

Tre linee guida per il credente

by AM
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23 settembre 2021
Lettura: I Re 19:1-13

Elia aveva ucciso i profeti di Baal e viene minacciato di morte da Izebel. Elia fugge e si addormenta sotto una ginestra.

(I Re 19: 5-8) Poi si coricò, e si addormentò sotto la ginestra. Allora un angelo lo toccò, e gli disse: «Àlzati e mangia». Egli guardò, e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre calde, e una brocca d'acqua. Egli mangiò e bevve, poi si coricò di nuovo. L'angelo del SIGNORE tornò una seconda volta, lo toccò, e disse: «Àlzati e mangia, perché il cammino è troppo lungo per te». Egli si alzò, mangiò e bevve; e per la forza che quel cibo gli aveva dato, camminò quaranta giorni e quaranta notti fino a Oreb, il monte di Dio.

Dio, in questa circostanza, non sta giudicando Elia, ma gli sta vicino mostrando empatia. Empatico significa calarsi nel dolore altrui. Anche noi come figli di Dio dobbiamo essere tali.

(Romani 12:5) Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono.

Che fa qui Elia? Dio sapeva cosa faceva Elia lì? Dio sa che Elia aveva bisogno di essere ascoltato. Dio conosce anche i pensieri più profondi del nostro cuore. Dio vuole trasformare i nostri punti deboli in punti di forza. Saper ascoltare è anche una qualità che i figli di Dio devono possedere.

(Giacomo 1:19) Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira;

Un'altra considerazione la troviamo al verso 13.

(I Re 19:13) Quando Elia lo udì, si coprì la faccia con il mantello, andò fuori, e si fermò all'ingresso della spelonca; e una voce giunse fino a lui, e disse: «Che fai qui, Elia?»

La voce di Dio nella versione Diodati è tradotta con un dolce sussurrare. Giobbe descrive la voce di Dio come un tuono. In questo caso la voce di Dio è un dolce sussurrare. Dio conosceva il momento di Elia che era scoraggiato ed aveva paura. Anche questa è una qualità che i figli di Dio devono avere: parlare con dolcezza.

Queste sono le linee guida: empatizzare, saper ascoltare e parlare con dolcezza. C’è un momento per ciascuna di queste cose.

(I Re 19: 11) Dio gli disse: «Va' fuori e fermati sul monte, davanti al SIGNORE». E il SIGNORE passò. Un vento forte, impetuoso, schiantava i monti e spezzava le rocce davanti al SIGNORE, ma il SIGNORE non era nel vento. E, dopo il vento, un terremoto; ma il SIGNORE non era nel terremoto.

Possiamo trovarci di fronte ad un vento forte o un terremoto che ha spazzato tutte le nostre sicurezze. Dio ci ricorda che sarà sempre con noi. Dinanzi a Dio abbiamo un valore inestimabile. Davanti a Dio abbiamo un grandissimo valore.

(Isaia 43:1-5) Ma ora così parla il SIGNORE, il tuo Creatore, o Giacobbe, colui che ti ha formato, o Israele! Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà, perché io sono il SIGNORE, il tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore; io ho dato l'Egitto come tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. Perché tu sei prezioso ai miei occhi, sei stimato e io ti amo, io do degli uomini al tuo posto, e dei popoli in cambio della tua vita. Non temere, perché io sono con te; io ricondurrò la tua discendenza da oriente, e ti raccoglierò da occidente.

 

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