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L'aiuto sicuro

L'aiuto sicuro

by Davide Martella
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26 settembre 2021
Lettura: Salmo 121

Dio compie la sua opera per la Sua gloria e la crescita della Sua testimonianza. Il salmo si divide in due parti: la prima è una richiesta di aiuto (vv. 1, 2), nella seconda parte troviamo un’attestazione che Dio è sempre presente nel suo popolo (vv. 3-8). Troviamo tre simbologie che rappresentano la protezione di Dio. Una simbologia fisiologica (vv.3-4): non sonnecchierà, una temporale: giorno e notte, e infine quella spaziale: entrare e uscire.

(Salmo 121:1-2) Io alzo gli occhi ai monti: da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto viene dall'Eterno, che ha fatto i cieli e la terra.

Chiunque affronta un viaggio è consapevole delle insidie che potrà affrontare. Il salmista si chiede “da dove mi verrà l’aiuto?”. Perché i monti?

La montagna può dare un’idea di grandezza o di vicinanza al cielo, ma qui il salmista, parafrasando, si chiede: “è forse dalle montagne che verrà l’aiuto”?

(Geremia 2:23) «Come puoi dire: "Non mi son contaminata, non sono andata dietro ai Baal"? Guarda la strada da te percorsa nella valle, riconosci ciò che hai fatto, dromedaria veloce, che corre senza freno nelle sue vie

(II Cronache 21:11) Anche Jehoram fece degli alti luoghi sui monti di Giuda, spinse gli abitanti di Gerusalemme alla prostituzione e sviò Giuda.

Il salmista esprime la sua apprensione che ogni credente può avere nell’affrontare il viaggio della vita, l’ansia di affrontare delle malattie, o delle problematiche di questa esistenza.

(Salmo 121: 3) Egli non permetterà che il tuo piede vacilli, colui che ti protegge non sonnecchierà.

Dio non permetterà che il tuo piede vacilli. Dio cammina con te. La domanda del primo verso la possiamo definire retorica. Il salmista si pone la domanda, ma la risposta già ce l’ha: “l’aiuto viene da Dio”.

(Osea 4:13) Sacrificano sulle cime dei monti, bruciano incenso sui colli, sotto la quercia, il pioppo e il terebinto, perché la loro ombra è piacevole. Perciò le vostre figlie si prostituiscono e le vostre nuore commettono adulterio.

Nella bibbia negli alti luoghi veniva offerto il culto a deità straniere. Satana ti offre una gallina, ma da te vuole una mucca, al prezzo di restare schiavi. Invece la ricerca del salmista giunge alla sorgente sicura di aiuto che è il Creatore che ha fatto i cieli e la terra.

Il salmista non si sente circondato e abbracciato dalla presenza di Dio? A chi ci rivolgiamo per cercare l’aiuto di Dio? Verso quali monti vogliamo lo sguardo? Al monte del denaro? Al monte del piacere? Al monte delle promesse che gli uomini fanno?

La risposta che ha il salmista viene rinforzata e avvalorata dalla professione di piena fiducia in Dio, di Colui che ha fatto il cielo e la terra, ed ha il potere di inserirsi nella mia situazione umana e darmi l’aiuto. L’incontenibile che si lascia contenere (T. d’Aquino).

Oggi l’uomo non sa più a chi chiedere aiuto. L’aiuto non viene dai monti, ma da Dio. Il creatore di tutte le cose, il Dio del cielo e della terra non si sente troppo importante per mettersi accanto a chi lo invoca di accompagnarlo come fosse una guardia del corpo o una sentinella vigile e attenta.

Su Dio posso contare. Dio mi accompagna con attenzione costante e non cede alla fatica. Non si appisola nemmeno un istante. Nessuna forza sovraumana e nessuna situazione spaziale (uscire o entrare) potrà essere vincente nella tua vita perché Dio cammina con te.

Nel salmo si passa dalla prima persona singolare alla seconda. Il salmista ha trovato tutto in Dio ed è certo in modo assoluto che Egli lo sarà anche per te. Confida in Dio ed egli sarà anche per te un aiuto. L’esperienza Cristiana non è una prerogativa personale, ma di incitare anche gli altri all’amore e al servizio.

(Romani 12:2) E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.

Dio non ci lascia soli. Questa è una garanzia ed una certezza, perché Dio si prende cura di me e mi rimane accanto.

I monti della paura, la notte del dolore, le tenebre del male, non potranno mai farci nulla. L’apostolo Paolo afferma che nessun male potrà separarci dall’amore di Dio.

Gli addii sono per coloro che amano con le parole, ma chi ama col cuore, non si separa mai. Dio ha messo il suo amore in noi, e neanche la morte può separarci da questo dono.

(Giacomo 5:8) Siate pazienti anche voi; rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

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