Prodigarsi per il prossimo
- by FDG
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02 gennaio 2022
Lettura: Galati 6:6-10
(Galati 6:6-10) Chi viene istruito nella parola faccia parte di tutti i suoi beni a chi lo istruisce. Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà. Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna. Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo. Così dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede.
La chiesa primitiva era caratterizzata dalla comunione (Atti): erano perseveranti nello stare insieme, nell’ascoltare l’insegnamento, nel rompere il pane, vendevano le proprietà e i beni distribuendoli a chi ne aveva bisogno. Dobbiamo vivere per piacere e onorare Dio, infatti Paolo afferma che viviamo e moriamo per Cristo.
Tre concetti importati. Il primo lo troviamo al verso 6… Chi viene istruito nella parola faccia parte di tutti i suoi beni a chi lo istruisce. Dobbiamo sostenere a chi lavora a tempo pieno per Dio. Questo è un principio generale: sostenere tutti coloro che lavorano per Dio.
Il secondo concetto lo troviamo al verso 7: Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà. Paolo invoca la legge “causa-effetto”. Nessuno può beffarsi di Dio. Senza semina non c’è raccolto. Stranamente ci sono dei credenti che pensano di raccogliere senza seminare. Il credente dev’essere attivo e disponibile per Dio.
(II Corinzi 6:9) Ora dico questo: chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina abbondantemente mieterà altresì abbondantemente.
(II Corinzi 9:8-13) Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinché, avendo sempre in ogni cosa tutto quel che vi è necessario, abbondiate per ogni opera buona; come sta scritto: «Egli ha profuso, egli ha dato ai poveri, la sua giustizia dura in eterno». Colui che fornisce al seminatore la semenza e il pane da mangiare, fornirà e moltiplicherà la semenza vostra e accrescerà i frutti della vostra giustizia. Così, arricchiti in ogni cosa, potrete esercitare una larga generosità, la quale produrrà rendimento di grazie a Dio per mezzo di noi. Perché l'adempimento di questo servizio sacro non solo supplisce ai bisogni dei santi ma più ancora produce abbondanza di ringraziamenti a Dio; perché la prova pratica fornita da questa sovvenzione li porta a glorificare Dio per l'ubbidienza con cui professate il vangelo di Cristo e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti.
La seconda considerazione: se non sosteniamo l’opera di Dio, non c’è progressione. Dobbiamo essere pronti ad investire materialmente nel vangelo, ma ciò richiede molta saggezza. Quando facciamo le offerte per l’opera di Dio, non ci compete giudicare a chi le prenderà in carico.
La terza considerazione: ciò che seminiamo determina il raccolto …Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna.
Dobbiamo diffondere le virtù Cristiane per avere dei risultati concreti. Dobbiamo spandere il vangelo, ma non solo a parole, ma a fatti. Se agiamo carnalmente, verrà un momento in cui raccoglieremo solo amarezza e delusione. Nessuno può sfuggire alla legge “causa-effetto”. Non ci si può beffarsi di Dio.
Quarto concetto: l’incoraggiamento a fare il bene. Chi è condotto dallo spirito, ha la prospettiva di mietere a suo tempo. Dobbiamo essere santi e incrollabili nell’opera di Dio, ma ciò richiede una fede pura. Non dobbiamo essere credenti passivi, ma che si prodigano nell’annuncio del vangelo. Abbiamo l’opportunità di fare del bene a tutti, ma soprattutto ai nostri fratelli in fede.
(Salmo 126:5) Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia.
Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo.