Una connessione da mantenere
- by GR
-
Visite: 179
08 maggio 2022
Lettura: Tito
Paolo definisce Tito come mio figlio legittimo secondo la fede comune (koinos), compagno (koinõnos) e collaboratore.
(Atti 2:44) Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune;
(Giuda 3) Carissimi, avendo un gran desiderio di scrivervi della nostra comune salvezza, mi sono trovato costretto a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre.
(Capitolo 1:5-9) Lo scopo della lettera è di mettere ordine (gr. epi-di-orthoõ - ristabilire la struttura dell’osso), ovvero ristabilire ciò che era “difettoso” e costituire degli anziani secondo le istruzioni che Paolo diede a Tito. Lo Spirito Santo costituisce gli anziani e i vescovi.
(Atti 20:28) Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue.
Gli anziani dovevano essere costituiti in ogni città. Il loro scopo era di esortare secondo la sana dottrina e convincere quelli che contraddicevano. Come credenti dobbiamo esortare ed essere attaccati alla sana dottrina per perseverare. Devo impegnarmi a curare la mia vita spirituale per prevenire determinate complicazioni.
(Capitolo 1:1-10) Si parla dei falsi profeti. Chi sono? Ribelli (gr. anupotaktos - insubordinati), ciarloni (gr. mataiologos - parlare a vuoto), seduttori delle menti (gr. phrenapates - fascino seduttore, ingannatore cfr. Galati 6:3), professano di conoscere Dio (gr. homologeo: dire la stessa cosa, confessare - cfr. Romani 10:9), rinnegano con i fatti (gr.arneomai - fatti).
I falsi dottori nella loro condotta negavano Dio disonorandolo e non mostrando fedeltà a lui. Quando c’è conflitto tra il parlare e la condotta, ciò che rivela chi siamo, è il nostro comportamento. I falsi profeti insegnavano cose errate e sconvolgevano intere famiglie. Siamo chiamati ad essere sani nella fede e chi non lo dimostra, dove essere ripreso (Matteo 15:1-9).
La coerenza è un aspetto fondamentale nella vita cristiana. I falsi profeti sono persone sia corrotte interiormente in quanto professano di conoscere Dio, e sia esteriormente in quanto rinnegano Dio con i fatti: sono abominevoli, ribelli e sono incapaci di compiere qualsiasi opera buona.
(Capitolo 2:1-10) Tito doveva esporre le cose conformi alla sana dottrina che è l’elemento caratterizzante di ogni credente all’interno della chiesa. La sana dottrina produce una salute spirituale ed è il miglior antidoto contro l’errore. La falsa dottrina è spiritualmente dannosa. Siamo chiamati ad avere una sana dottrina perché evita la corruzione dalle false dottrine. Dobbiamo attuare una prevenzione spirituale per evitare di essere ingannati dalla falsa dottrina.
(Capitolo 2:11-15) Troviamo la prima verità centrale: Cristo è la grazia di Dio incarnata (la grazia salvifica di Dio, la Deità di Cristo e la sua seconda venuta e l’espiazione vicaria di Cristo). Il significato del termine grazia assume diversi significati nel nuovo testamento: dono (Efesini 2:18), Gesù Cristo (Tito 2:18), capacità spirituale (I Corinzi 12:1), Spirito Santo (I Tessalonicesi 4:8). Le caratteristiche della grazia sono quindi la salvezza (gr. soterios - liberazione dalla condanna e schiavitù del peccato), è per tutti gli uomini (gr. antropois - ogni essere umano può essere salvato), si è manifestata (gr. epefaneia - avvento 1 Tessalonicesi 4 - manifestazione evidente della presenza di Cristo).
(Tito 2:11-12) Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo.
La grazia ci libera dalla condanna alla perdizione eterna, è la vita di Dio nella nostra vita per mezzo dello Spirito Santo e ci permette di servire Dio attraverso i suoi doni. L’opera della grazia è di demolire tutto ciò che riguarda la vecchia vita (morale e spirituale).
(Luca 9:23) Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua.
Prima di costruire, lo Spirito Santo vuole demolire tutto ciò che riguarda la vecchia vita. Dio vuole compiere in noi un’opera di totale rifacimento per compiere ogni cosa nella nostra vita solo se noi lo permettiamo e rinunciare alle passioni mondane (crudeltà, malvagità, desideri della carne).
(I Tessalonicesi 1:9-10) perché essi stessi raccontano quale sia stata la nostra venuta fra voi, e come vi siete convertiti dagl'idoli a Dio per servire il Dio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il Figlio suo che egli ha risuscitato dai morti; cioè Gesù, che ci libera dall'ira imminente.
L’opera di “ricostruzione” della grazia è lo scopo della nostra vita terrena per vivere in modo “temperato”, attraverso la modifica del nostro carattere, giustamente (retto nei doveri morali, civili e spirituali) e in modo santo (atteggiamento di rispetto e timore verso Dio).
Lo scopo della grazia è che Egli ha dato sé stesso per riscattarci da ogni peccato e ogni iniquità. Dio si è purificato un popolo che gli appartenga e sia zelate nelle buone opere.
(Capitolo 3:1-3) Siamo chiamati ad essere sottomessi alle autorità. La sottomissione all’ Autorità della Scrittura genera una sottomissione ai governanti quale parte della testimonianza cristiana (Cfr. Ro 13:1-7; 1P 2:12-17).
(Capitolo 3:4) Seconda verità centrale: Cristo, la bontà e l’amore di Dio incarnati (cfr. Efesini 2:4-6).
(Capitolo 3:7) Il concetto principale della lettera è che siamo giustificati dalla sua grazia affinché diventassimo in speranza eredi della vita eterna. Il frutto principale della grazia è l’essere giustificati in speranza.
(Capitolo 3:8-11) Conclusioni. I credenti devono avere cura di dedicarsi a buone opere e ammonire i falsi dottori. Fare buone opere non è qualcosa di scontato perché comporta sacrificio.
(Tito 3:8) Certa è quest'affermazione, e voglio che tu insista con forza su queste cose, perché quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di dedicarsi a opere buone. Queste cose sono buone e utili agli uomini.
“Abbiamo cura” (gr. fhrontizõ - significa considerare, meditare accuratamente su una questione).
(Tito 3:14) Imparino anche i nostri a dedicarsi a opere buone per provvedere alle necessità, affinché non stiano senza portare frutto.
“Imparino” (gr. mathano - imparare con l’uso e la pratica, acquisire l’abitudine).
“Dedicarsi” (gr. proistemi - attendere - cfr. At 2:42).
(Tito 3:9-11) Ma quanto alle questioni stolte, alle genealogie, alle contese e alle dispute intorno alla legge, evitale, perché sono inutili e vane. Ammonisci l'uomo settario una volta e anche due; poi evitalo; sapendo che un tal uomo è traviato e pecca, condannandosi da sé.
“Evitare l’uomo settario” (gr. “eretico” cioè che provoca divisioni - cfr. Matteo 18:15-17, Romani 16:17-18; 2 Tessalonicesi 3:14-15).
Come cristiani dobbiamo considerare seriamente il compimento delle nostre responsabilità; deve essere mantenuta la connessione tra credere in Dio e le buone opere.
Capitolo 3:12-15. Raccomandazione finale: portare frutto. Le buone opere sono un fondamento per una testimonianza efficace (3:8; 1:13-16; 2:5,8,10,12,14).