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Il Cristianesimo non è una religione

Il Cristianesimo non è una religione

by GR
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29 maggio 2022
Lettura: testi vari

Tanti vivono la vita cristiana come un insieme di regole, ma la bibbia insegna chiaramente che chi segue delle regole, insegue una religione. La vita Cristiana è conoscere sempre di più Cristo.

(Giovanni 14:21) Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui.

La vita cristiana ha un binomio inscindibile costituito dall’amore di Dio e dall’ubbidienza ai suoi comandamenti. Tutti i comandamenti si riassumono nel concetto di amare Dio e quindi ubbidire ai suoi comandamenti. Non abbiamo regole, ma dei principi da seguire. Amare il Signore implica non rubare, non fare adulterio...

(Matteo 6:19-21) Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore.

Dobbiamo farci un tesoro nel cielo. Il primo principio che viene condizionato dalla nostra vita è farsi dei tesori in cielo.

(I Giovanni 2:15-17) Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui. Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

La concupiscenza.  Possiamo godere le cose della terra, ma dobbiamo evitare che tutte queste cose possano sostituire l’amore nei confronti di Dio e nei confronti degli altri. Non dobbiamo amare le cose che sono nel mondo.

(Colossesi 3:1-3) Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.

(Filippesi 3:7-10) Ma ciò che per me era un guadagno, l'ho considerato come un danno, a causa di Cristo. Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede.

Il cristiano deve aspirare alle cose celesti. La spazzatura equivale alla cacca del cane che un uomo raccoglie.

(Matteo 6:24) Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona.

Il più grande comandamento è amare Dio con tutto il cuore

(Marco 12:29-30) Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore. Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua".

Tutto il nostro corpo dev’essere dedicato a Dio.

(Filippesi 1:9-10) E prego che il vostro amore abbondi sempre più in conoscenza e in ogni discernimento, perché possiate apprezzare le cose migliori, affinché siate limpidi e irreprensibili per il giorno di Cristo,

Dobbiamo abbondare in conoscenza e discernimento per apprezzare le cose migliori. Il termine apprezzare riguardava i metalli, ovvero selezionare il metallo migliore in un ammasso. Affinché noi possiamo abbondare in conoscenza e discernimento, per apprezzare e discernere le cose migliori. Non possiamo scegliere tutto, ma solo le cose migliori. Per aspirare alle cose celesti bisogna abbondare in conoscenza e discernimento. Non dobbiamo scegliere solo quello che ci piace, ma che glorifica il nostro Dio.

I principi che devono condizionare la vita e le scelte del credente: rivestirsi dell’amore che è il vincolo della perfezione. Amare Dio vuol dire ubbidire ai suoi comandamenti. L’ubbidienza vale meglio del sacrificio. Tre principi quindi da mettere in pratica: non farsi tesori sulla terra, aspirare alle cose celesti e essere consci del fatto che non possiamo servire a due padroni.

Come credenti siamo chiamati non a seguire le mode, ma la parola di Dio e i suoi principi.

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