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Fiori

by FDG
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02 ottobre 2022
Lettura: testi vari

“I figli di Dio sono come fiori in un giardino irrorati dalla rugiada che è la Parola di Dio e la brezza dello Spirito Santo”. Per comprendere questa frase dobbiamo scoprire cosa rappresentano queste figure di cui abbiamo parlato: Il giardino è la chiesa locale, i fiori sono i credenti, la brezza è lo Spirito di Dio per il nostro bene comune e per il servizio gli uni verso gli altri.

(II Corinzi 2:14) Ma grazie siano rese a Dio, che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza.

I figli di Dio dovrebbero essere come fiori che spandono il profumo di Cristo. Come figli di Dio dobbiamo esprimere anche la bellezza di Cristo nella nostra vita. Spesso ci lamentiamo che la chiesa locale non progredisce e siamo sempre pronti ad incolpare gli altri, ma invece dovremmo esaminarci con sincerità quello che la nostra vita offre o propone al mondo. Tutto dipende dalla nostra vita. Chiediamoci: quelli di fuori, cosa vedono in noi? Dei fiori rigogliosi o appassiti? Spandiamo un profumo o un cattivo odore?

La chiesa come giardino di Dio dovrebbe avere un aspetto ordinato e gradevole che onori e glorifichi Dio. Fiori sparsi in un giardino danno l’idea di disordine. Le erbacce possono soffocare il giardino. Questo accade quando trascuriamo il nostro Dio e la vitalità del rapporto con il padrone del giardino. Se il giardino non è curato, si producono erbacce.

Tante volte ci sentiamo belli, ma assolutamente incapaci di comunicare una vita che non abbiamo. Se non frequentiamo le riunioni, ci priviamo delle benedizioni di Dio. Siamo chiamati attraverso l’amore a compiere l’opera per il bene del prossimo. Amore è donare sé stessi per amarci. Per arrivare a questo obiettivo, significa crescere nella grazia e nella conoscenza per avere una maggiore maturità spirituale. Il desiderio di crescere e di camminare con Dio dev’essere accompagnato dalla meditazione, dalla lettura e della conoscenza della Parola di Dio.

(Giosuè 1:8) Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.

(Giacomo 1:23-25) Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com'era. Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato, ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare.

La parola di Dio non va letta in modo superficiale. Il cammino Cristiano ha come obiettivo una sola direzione: il progresso verso il cielo. Tante volte siamo talmente concentrati su quello che siamo, che non vediamo ciò che potremmo essere in Cristo.

Dobbiamo essere uniti per andare d’accordo. Tutti dobbiamo essere umili affinché possiamo fare qualcosa di utile per Cristo. Pieni di affezione, di rispetto verso coloro che ci circondano nel giardino di Dio affinché non ci priviamo delle benedizioni che Dio ci concede. Siamo chiamati ad essere fiori nella chiesa locale. Che possa la brezza fresca dello Spirito Santo irrorarci spesso attraverso la rugiada della Parola di Dio e collocarci nel posto giusto dove ha deciso di metterci nel giardino. Il giardino dev’esser ordinato, per la crescita nella grazia e conoscenza di Cristo.

(Efesini 5:1-2) Siate dunque imitatori di Dio, come figli amati; e camminate nell'amore come anche Cristo ci ha amati e ha dato sé stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.

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