Dio combatte per noi
- by GR
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23 ottobre 2022
Lettura: Esodo 14
L’antico testamento è una parte della bibbia importantissima per i credenti. L’evento che determinò la cacciata degli Israeliti dal paese d’Egitto per ordine del Faraone, fu la decima piaga, in cui Dio fece morire tutti i primogeniti degli Egiziani. Il Faraone era considerato la divinità più importante e credeva di essere al di sopra di ogni cosa. Israele, dopo l’uscita dall’Egitto, si ritrovò nei pressi del mar rosso. Dio dà delle indicazioni ben precise e dice a Mosè:
(Esodo 14:2) Di' ai figli d'Israele che tornino indietro e si accampino davanti a Pi-Achirot, fra Migdol e il mare di fronte a Baal-Sefon. Accampatevi davanti a quel luogo presso il mare.
Sono delle indicazioni ben precise che possono essere anche contrarie al nostro modo di essere e di agire. Infatti il posto adatto da Dio era poco adatto. Quando il Faraone raggiunse gli Israeliti, disse queste parole:
(Esodo 14:3) Il faraone dirà dei figli d'Israele: "Si sono smarriti nel paese; il deserto li tiene rinchiusi". Io indurirò il cuore del faraone ed egli li inseguirà. Ma io sarò glorificato nel faraone e in tutto il suo esercito, e gli Egiziani sapranno che io sono il SIGNORE». Ed essi fecero così.
Il Faraone derise la scelta del posto in cui si era accampato il popolo d’Israele. Anche noi, come credenti, dobbiamo rispettare le indicazioni di Dio, anche se il mondo ci deride.
(Esodo 14:5-9) Quando dissero al re d'Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi servitori mutò sentimento verso il popolo, e quelli dissero: «Che abbiamo fatto rilasciando Israele? Non ci serviranno più!» Allora il faraone fece attaccare il suo carro e prese il popolo con sé. Prese seicento carri scelti, tutti carri d'Egitto, e su tutti c'erano dei capitani. Il SIGNORE indurì il cuore del faraone, re d'Egitto, ed egli inseguì i figli d'Israele che uscivano a testa alta. Gli Egiziani dunque li inseguirono. Tutti i cavalli, i carri del faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito li raggiunsero mentre essi erano accampati presso il mare, vicino a Pi-Achirot, di fronte a Baal-Sefon.
Il nemico ci insegue. Dal momento in cui ci siamo convertiti, siamo stati liberati dalla schiavitù di satana e liberati a nuova vita. Il popolo si era posizionato nel posto che Dio gli aveva indicato. Il popolo d’Israele s’indignò verso Mosè.
(Esodo 14:11) e dissero a Mosè: «Mancavano forse tombe in Egitto, per portarci a morire nel deserto? Che cosa hai fatto, facendoci uscire dall'Egitto? Era appunto questo che ti dicevamo in Egitto: "Lasciaci stare, ché serviamo gli Egiziani!" Poiché era meglio per noi servire gli Egiziani che morire nel deserto».
Il popolo si ricrede su tutto quello che Dio aveva fatto loro. La vita cristiana è un sacrificio santo e accettevole a Dio, e ci sono cristiani che sono perseguitati. Il popolo d’Israele preferiva la vita da schiavi anziché confidare in Dio. A volte l’uomo interiore preferisce tornare al vecchio uomo, perché la vita gli sembra più semplice.
(Esodo 14:13-16) E Mosè disse al popolo: «Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che il SIGNORE compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che avete visti quest'oggi, non li rivedrete mai più. Il SIGNORE combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli». Il SIGNORE disse a Mosè: «Perché gridi a me? Di' ai figli d'Israele che si mettano in marcia. Alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo; e i figli d'Israele entreranno in mezzo al mare sulla terra asciutta.
In virtù del fatto che siamo figli di Dio, non dobbiamo avere paura. Il popolo non doveva prendere alcuna iniziativa e osservare la salvezza che Dio gli stava preparando. Dobbiamo tenere per noi la certezza che Dio combatterà per noi, ma dobbiamo camminare per la fede, per lo spirito e correre verso il premio della meta che ci sta davanti. Dobbiamo camminare e non restare fermi.
(Esodo 14:17-18) Quanto a me, io indurirò il cuore degli Egiziani e anch'essi entreranno dietro di loro; io sarò glorificato nel faraone e in tutto il suo esercito, nei suoi carri e nei suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il SIGNORE, quando sarò glorificato nel faraone, nei suoi carri e nei suoi cavalieri».
Gli egiziani si resero conto che Dio combatteva a favore degli Israeliti. Il Dio della natura si è servito della natura stessa per dividere il mar rosso e far passare il popolo d’Israele. La fine dell’esercito Egiziano la conosciamo: non ne scampò neppure uno. Dio salvò Israele che vide la potenza di Dio.
(Esodo 14: 31) Israele vide la grande potenza con cui il SIGNORE aveva agito contro gli Egiziani. Il popolo perciò ebbe timore del SIGNORE, credette nel SIGNORE e nel suo servo Mosè.
Dio è il nostro liberatore che può liberarci dalle mani di satana e ricordiamoci che Dio combatterà per noi e noi saremo tranquilli.