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Finché morte non vi separi (II parte)

Finché morte non vi separi (II parte)

by FDG
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13 settembre 2020
Lettura: testi vari

(I parte)

Sul tema del matrimonio, del divorzio e delle nuove nozze, nel mondo evangelico si sono assunte quattro posizioni differenti. La prima posizione vieta il divorzio e di conseguenza anche le nuove nozze. La seconda posizione ammette il divorzio, ma vieta le nuove nozze. La terza posizione ritiene possibile il divorzio e le nuove nozze in caso di adulterio o diserzione (quando si è abbandonati dal proprio coniuge), infine, la quarta posizione, ritiene che il divorzio e le nuove nozze siano possibili in varie circostanze.

Abbiamo esaminato alcuni testi biblici definiti “chiari” attraverso i quali si possono interpretare i testi “oscuri”, ovvero di difficile interpretazione. Questo tipo di approccio mette in luce l’inesistenza di contraddizioni nella Parola di Dio, perché essa è totalmente coerente.

Abbiamo già detto che il fondamento costitutivo del matrimonio lo troviamo nel libro della Genesi (1: 26-31 e 2:24). Nel primo brano vediamo che Dio crea l’uomo e la donna, due forme diverse e distinte sessualmente. Nell’altro verso vi è l’istituzione del matrimonio.

(Genesi 2:24) Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne.

In questo verso ci sono tre elementi che fanno parte del matrimonio:

1) L'uomo lascerà suo padre e sua madre. Questo significa che il matrimonio determina la rottura totale con le famiglie di origine per creare un nuovo nucleo familiare. La rottura precede l’unione coniugale che fa parte della realtà sociale in cui l’autorità civile ne è responsabile ed ha la sua sorveglianza.

2) si unirà a sua moglie. È l’unione pubblica degli sposi in un patto. Il matrimonio è quindi un patto in cui marito e moglie s’impegnano l’uno verso l’altro per condurre una vita in comune.

(Malachia 2:14) Eppure dite: «Perché?» Perché il SIGNORE è testimone fra te e la moglie della tua giovinezza, verso la quale agisci slealmente, sebbene essa sia la tua compagna, la moglie alla quale sei legato da un patto.

3) e saranno una stessa carne. Si tratta dell’unione sessuale tra il marito e sua moglie. La finalità sessuale è all’interno dell’unione matrimoniale.

(Domanda) Se la finalità sessuale non si trova all’intero di questa unità, il matrimonio può considerarsi invalido?

L’unione pubblica degli sposi, di fatto già costituisce un patto. Il punto 1) e il punto 2) sono le condizioni del matrimonio, ma il fatto che diventeranno una stessa carne (punto 3), è una conseguenza. Quindi le prime due sono le condizioni, e la terza è la conseguenza. Se non vi è la conseguenza questo non vuole dire che vengono meno le condizioni.

Ribadisco che ogni chiesa locale ha un’autorità a sé stante, e gli anziani hanno una responsabilità nei confronti di Dio sui temi dottrinali che vengono insegnati nella loro realtà di chiesa locale. Ogni cosa va vista sempre alla luce della Parola di Dio.

Una verità inconfutabile deve portarci alla convinzione. La legge matrimoniale è stata stabilita nel giardino dell’Eden all’interno del patto Edenico, prima della caduta nel peccato, ed è una legge universale. La legge matrimoniale è per tutti i discendenti di Adamo ed Eva, e si applica ed impegna tutti gli uomini e le donne.

Il modello matrimoniale nella creazione è perfetto.

(Matteo 19:4-7) Ed egli rispose loro: «Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina e che disse: "Perciò l'uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne"? Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l'uomo non lo separi».

Il matrimonio è eterosessuale e, biblicamente parlando, non ci sono altri tipi di matrimonio. Inoltre il matrimonio è monogamico ed è prescritto per la convivenza stabile tra uomo e donna. La famiglia è una norma divina ed è la cellula fondamentale della scrittura. Il matrimonio è un’unione indissolubile e non un’associazione o una società.

(Domanda) Questi principi sul matrimonio sono invariabili oppure hanno, secondo le dichiarate intenzioni di Dio, subito qualche mutamento durante il tragitto storico della bibbia?

La risposta è affermativa. Al progetto iniziale di Dio sul matrimonio è seguita la corruzione. L’ingresso del peccato ha provocato la corruzione e la depravazione dell’uomo in tutti i sensi (spirituale, morale e sociale). Ogni sfera che vediamo dell’esistenza è turbata dalla presenza del peccato.

Il peccato ha attaccato e deviato completamente l’uomo in relazione la progetto di Dio.

(Genesi 3:12-13) L'uomo rispose: «La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell'albero, e io ne ho mangiato». Dio il SIGNORE disse alla donna: «Perché hai fatto questo?» La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato».

La prima conseguenza del peccato è stato il principio di deresponsabilizzazione, ovvero il fatto di scaricarsi le colpe l’uno sull’altro. In questo brano Eva peccò e poi indusse anche Adamo a mangiare il frutto dell’albero proibito. Quando il Signore chiamò Adamo, Adamo diede la colpa ad Eva e la stessa cosa fece Eva. Da questo momento in poi, la famiglia di Adamo ed Eva subì un turbamento continuo, divenendo il campo fertile in cui Satana lavora e crea scompiglio.

(Genesi 4:19) Lamec prese due mogli: il nome dell'una era Ada e il nome dell'altra Zilla.

La seconda conseguenza è stata la poligamia. Qualcuno pensa che la poligamia sia un fatto prettamente culturale, ma il matrimonio stabilito da Dio è monogamico.

(Genesi 38:15) Come Giuda la vide, la prese per una prostituta, perché ella aveva il viso coperto.

La terza conseguenza è stata la prostituzione.

(Romani 1:18-32) Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.

Altre conseguenze del peccato sono state l’adulterio, la fornicazione, la sodomia, l’omosessualità, violenze sessuali, perversioni e il divorzio. Questa è corruzione.

Il progetto di Dio sul matrimonio è stato attaccato in un modo violento. Nella società secolarizzata in cui viviamo, definita post moderna e post cristiana, tutti hanno abbandonato i valori assoluti. Si assiste ad attacco violento e continuo alla Parola di Dio (Israele, il giorno del riposo, il matrimonio).

(I Timoteo 4:1-3) Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni, sviati dall'ipocrisia di uomini bugiardi, segnati da un marchio nella propria coscienza. Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie.

(II Timoteo 4:1-3) i Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza. Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie.

…le proprie voglie. È come andare alla ricerca di un maestro che insegni che il divorzio sia possibile biblicamente, ma questo è un distogliere le proprie orecchie dalla verità.

Le istituzioni umane che ammettono il divorzio non sono consone alla Parola di Dio. Dobbiamo restare sulla retta via e asserire che il divorzio non è contemplato assolutamente nel progetto originale del matrimonio istituito da Dio.

Dio, nella sua Parola, non avalla mai la pratica del divorzio. Il divorzio, piuttosto, deriva da chi afferma di “non sentirsi bene col proprio coniuge” per cui decide di divorziare e risposarsi. il divorzio appartiene ad una patologia del matrimonio. Gesù afferma:

(Matteo 19:8) Gesù disse loro: «Fu per la durezza dei vostri cuori che Mosè vi permise di mandare via le vostre mogli; ma da principio non era così.

Mosè permise di mandare via le proprie mogli, e non Dio. Con questo testo vi è il tentativo di consentire il divorzio biblicamente, ma non è così. L’antico testamento si chiude con il libro di Malachia e qui troviamo un’affermazione perentoria di Dio sul divorzio:

(Malachia 2:16) «Poiché io odio il ripudio», dice il SIGNORE, Dio d'Israele; «chi ripudia copre di violenza la sua veste», dice il SIGNORE degli eserciti. Badate dunque al vostro spirito e non siate sleali.

Nella corruzione nel mondo l’intenzione originale di Dio rimane sempre la stessa.

Non bisogna nascondere che in tante chiese Cristiane vi è la permissività al divorzio, e vi è anche un aumento aberrante di persone divorziate che frequentano quelle comunità. Questo significa che se una chiesa ammette il divorzio, allora presto diventerà una chiesa frequentata da tantissimi divorziati e risposati, perché ognuno troverà la scusa per divorziare e quindi risposarsi.

Le affermazioni sul matrimonio che troviamo in Genesi sono ribadite nel nuovo testamento. Il principio d’indissolubilità del matrimonio lega, come una tela tessuta, tutte le affermazioni dichiarate da Dio sul matrimonio.

(Matteo 19:5) "Perciò l'uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne"?

(Marco 10:7-8) Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne. Così non sono più due, ma una sola carne

(Efesini 5:31) Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola.

Il termine “unire” deriva dalla radice greca che ha origine nella parola “colla”. Il matrimonio quindi è un’unione assolutamente inalterabile (l’esempio di due fogli che vengono incollati l’uno con l’altro, e se si provano a separare, alcune parti di un foglio rimarranno attaccate all’altro e viceversa). Quando si disunisce il matrimonio, non si fa altro che lacerare il principio divino che Dio ha istituito nella creazione.

Il principio di indissolubilità del matrimonio viene illustrato in due verità meravigliose e rassicuranti che troviamo nella Parola di Dio

(I Corinzi 6:15-) Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo per farne membra di una prostituta? No di certo! Non sapete che chi si unisce alla prostituta è un corpo solo con lei? «Poiché», Dio dice, «i due diventeranno una sola carne». Ma chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui. Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l'uomo commetta, è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo.

(Efesini 5:30-33) poiché siamo membra del suo corpo. Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa. Ma d'altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama se stesso; e altresì la moglie rispetti il marito.

Notiamo che il matrimonio è l’immagine terrena di Cristo e la Chiesa. Come credenti siamo uniti a Cristo, è così è l’unione matrimoniale, un’unione indissolubile e infrangibile.

Ci sono diversi passi neotestamentari che in modo semplice esplicitano il principio dell’unione e dell’incollamento e di conseguenza del principio della creazione del matrimonio.

(Romani 7:2) Infatti la donna sposata è legata per legge al marito mentre egli vive; ma se il marito muore, è sciolta dalla legge che la lega al marito.

(Matteo 5:32) Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio.

Affermare che il matrimonio è indissolubile e che l’adulterio lo può sciogliere, è una contraddizione biblica. Quindi se si crede che l’adulterio possa sciogliere il matrimonio, allora non si può credere al principio d’indissolubilità del matrimonio.

(I Corinzi 7:10-12) Ai coniugi poi ordino, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito (e se si fosse separata, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito); e che il marito non mandi via la moglie. Ma agli altri dico io, non il Signore: se un fratello ha una moglie non credente ed ella acconsente ad abitare con lui, non la mandi via;

In questo brano, l’apostolo Paolo, riferendosi a problematiche che possono esserci in un matrimonio non risolvibili, afferma che possono separarsi. In questo testo si parla di separazione, e né di divorzio e né di nuove nozze.

L’unica cosa che può sciogliere il matrimonio è la morte di uno dei due coniugi.

Infine, se si pensa che il matrimonio non rientri nelle dottrine della Parola di Dio, allora si dovrà cancellare il seguente versetto:

(II Timoteo 3:16-17) Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

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