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Che fai tu?

Che fai tu?

by EC
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20 febbraio 2022
Lettura: I Re 19:9-18

Pochi capitoli nella bibbia per raccontare un periodo di 33 anni di ministerio del profeta Elia. Il re Acab fece tutto ciò che è male agli occhi del Signore insieme alla moglie Izebel. Il popolo d’Israele era diventato idolatra. Questo portò ad una siccità nel paese di tre anni. Elia si reca a Sarepta dove incontra la vedova con il figlio.

Successivamente Elia sfida i profeti di Baal sul monte Carmelo. In questa circostanza vengono uccisi 450 profeti di Baal. Izebel minacciò di morte Elia, il quale fu costretto a scappare. Così Elia si ritrova nel deserto, e desiderò di morire. Dio lo rifocilla e lo porta al monte Oreb in un cammino di 40 giorni.

(I Re 19:9) Lassù entrò in una spelonca, e vi passò la notte. E gli fu rivolta la parola del SIGNORE, in questi termini: «Che fai qui, Elia?»

La notte è il tempo dei consigli. “Che fai qui Elia?”.

La stessa domanda viene fatta in tempi diversi. Questa domanda non è solo una richiesta d’informazioni, ma indica un nome. È una domanda rivolta a ciascuno di noi. È una domanda personale. Chi sei veramente? Dove sei? Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a fare questo?

(I Re 19:10) Egli rispose: «Io sono stato mosso da una grande gelosia per il SIGNORE, per il Dio degli eserciti, perché i figli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari, e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita.

La risposta di Elia è sentirsi solo, paura, scoraggiamento. Elia scaricava la colpa sugli altri.

(Genesi 3:9-13) Dio il SIGNORE chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?» Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto». Dio disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell'albero, che ti avevo comandato di non mangiare?» L'uomo rispose: «La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell'albero, e io ne ho mangiato». Dio il SIGNORE disse alla donna: «Perché hai fatto questo?» La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato».

Anche Adamo scaricò la colpa su Eva che a sua volta scaricò la colpa sul serpente.

(Giovanni 21:15-17) Quand'ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore.

Pietro mi ami tu? Qual è il tuo compito e il tuo mandato? Anche noi, in qualità di figli di Dio, eredi e coeredi di Cristo… Dio ci vuole ricordare che ci ama, Egli è fedele e si prende cura di noi.

Qual è la nostra risposta alla domanda “che fai tu qui?”

(I Samuele 3:9-10) Ed Eli disse a Samuele: «Va' a coricarti; e, se sarai chiamato ancora, dirai: "Parla, SIGNORE, poiché il tuo servo ascolta"». Samuele andò dunque a coricarsi al suo posto. Il SIGNORE venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!» E Samuele rispose: «Parla, poiché il tuo servo ascolta».

(Isaia 6:9) Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò? E chi andrà per noi?» Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»

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