Loading color scheme

Come compiere l'opera di Dio

Come compiere l'opera di Dio

by D. Paradiso
Visite: 224

14 aprile 2022
Lettura: Giovanni 6

Gesù aveva tanti seguaci, ma molti di questi erano motivati da un’attenzione ben diversa. Come credenti siamo alla ricerca della conoscenza della volontà di Dio. Cosa vuole Dio da noi? Tutta la vita è un’occasione per fare la volontà di Dio. Siamo salvati perché compiamo le opere che Dio ha preparato per noi (Efesini). Sapere quali sono queste opere ci coinvolge nella nostra vita. Gesù si trova a Capernaum e molte persone avevano goduto del beneficio della moltiplicazione dei pani.

(Giovanni 6:28) Essi dunque gli dissero: «Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?» Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Come si fa a dire che l’opera di Dio è credere in Cristo Gesù? In questo brano vi è il contrasto è tra la nostra volontà e la volontà di Dio.

(Giovanni 6:26) Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati.

Gesù aveva soddisfatto un bisogno materiale della gente, ma poi chiesero come avessero potuto avere il cibo.

(Giovanni 6:46-48) Perché nessuno ha visto il Padre, se non colui che è da Dio; egli ha visto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna. Io sono il pane della vita.

La domanda critica che troviamo al verso 60 è la seguente: Perciò molti dei suoi discepoli, dopo aver udito, dissero: «Questo parlare è duro; chi può ascoltarlo?»

Quando noi ci convertiamo e lasciamo il nostro passato e ci avviciniamo alle cose di Dio, in primis vediamo l’amore di Dio, l’opera di Cristo, la salvezza ch’egli ci offre, e la vita eterna. Questa è la visione che abbiamo della conversione, ma come noi pensiamo di raggiungere quegli obiettivi? La salvezza è per grazia e non per opere, ma le opere sono necessarie perché sono state innanzi preparate per noi. Abbiamo una vita cristiana da vivere per raggiungere quel grado di santificazione che Dio ci richiedere. Poi c’è la visione della vita Eterna.

Nicodemo fece questa domanda a Gesù: cosa devo fare per ereditare la vita eterna? Anche in questo caso, come nel verso 28, ritroviamo il verbo “fare”. Essere impegnato nel fare, per l’Israelita consisteva nell’avere davanti una legge che lo impegnava in tante cose per avvicinarsi a Dio per essere nella condizione di essere visitato da Dio.

Gesù risponde a Nicodemo: “devi nascere di nuovo!”. Un bambino non ha fatto nulla per essere concepito e non è nato di sua volontà. Nicodemo non poteva scegliere di entrare nel regno di Dio. Il suo fare era solo uno sforzo umano che la legge gli aveva insegnato. Allo stesso modo la nostra salvezza non è stato il frutto della nostra opera, del nostro impegno e della nostra volontà, e ciò che Gesù propone è che la vita eterna è conoscere e credere in Cristo. Non è un “fare”, ma soltanto nascere di nuovo e vivere in un modo completamente diverso.

(Giovanni 6:63) È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.

Potete “fare”, ma ciò non vi servirà a niente. Questo per un giudeo era una cosa grave perché il giudeo era orgoglioso del tempio, della legge e dell’ubbidienza alla legge. Gesù sta demolendo ciò che era l’oggetto dell’orgoglio di queste persone. Ragion per cui il messaggio era duro da ascoltare (v. 60).

Anche all’apostolo Paolo il Signore gli disse… ”ti è duro recalcitrare”,  ovvero il dover abbandonare l’idea di una santità acquisita per abbracciare la fede in un uomo che avete crocifisso e che non avete accettato?

È duro rinunciare alla nostra capacità o alla nostra visione di vedere la nostra vita spirituale… di rinunciare al “come noi la vediamo” ed accettare ciò che Dio vuole.

(Giovanni 6:44) Nessuno può venire a me se il Padre che mi ha mandato non lo attira;

L’”attira” non è una “calamita” o la scelta del Padre, ma dobbiamo capere che l’essere attratti è un’azione che facciamo nei confronti di Dio nell’accettare ciò che Dio ci propone. Non possiamo conoscere Dio né attraverso la legge e né attraverso le opere perché Dio si è manifestato mediante Cristo. Noi vediamo la potenza di Dio e sappiamo qual è la sua volontà, ma dobbiamo mettere come punto iniziale la conoscenza e la ricerca della volontà di Dio. Non dimentichiamo che siamo sempre dei peccatori convertiti, ma ciò che Dio ha cambiato è di metterci in condizioni di mettere a frutto le condizioni che Egli ci mette davanti. Basta una piccola fede per fare grandi opere. La capacità di capire che Dio è dev’essere al centro e al di sopra di ogni pensiero. I nostri sforzi per conciliare Dio e noi non ci servono, ma ciò che è fondamentale è che lo Spirito e la Parola si rivela in noi.

Viviamo in tempi in cui abbiamo estremamente bisogno di considerare che l’unica parola che veramente conta è quella di Dio.

(Giovanni 6:68) Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna;

Nonostante queste parole, Pietro mostrò la sua debolezza. La nostra debolezza è sempre presente. Quale posizione occupa Dio nella tua vita? Il nostro modo di vedere dev’essere pienamente influenzato dallo Spirito Santo e guidato dall’opera di Dio. Non consideriamo le nostre capacità, ma l’opera che Dio compie in noi. Abbandoniamo le nostre qualità presunte.

AdD utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

  I accept cookies from this site.
EU Cookie Directive Module Information